Perforazione del setto nasale: la terapia con prp è efficace? Dove farla?

Buongiorno, ho da alcuni anni una perforazione al setto nasale che l'otorino ha definito "non piccola", abbastanza prossima all'esterno (posso avvertirla con il dito a distanza di circa una falange dalla punta del naso).
Per molti anni ho sofferto di frequenti e abbondanti epistassi, con formazione di occlusioni crostose e coaguli che era possibile rimuovere, nel quotidiano, solo con energiche soffiate di naso se non addirittura "meccanicamente" con le dita, purtroppo.
Circa 4 anni fa le emorragie sono improvvisamente diminuite fino a quasi annullarsi e contemporaneamente ho rilevato la perforazione, vedendo l'espulsione di residui a forma di U, dei quali avvertivo la presenza in una narice ma che poi fuoriuscivano dall'altra.
Non ho problemi né di respirazione né di secchezza.
Ho però molto timore riguardo l'evoluzione della perforazione, temendo che possa ampliarsi e che il sostegno alla struttura del naso possa venire a mancare.
Ho letto di terapie con PRP autologo e volevo sapere da voi cosa ne pensate, se è possibile farle in convenzione con SSN.
Vorrei inoltre sapere, secondo voi, che tipo di decorso possa avere una perforazione simile (mia madre ne ha una simile da decenni).
L'otorino al momento non mi prescrive né terapie né interventi, solo TAC e endoscopia nasale per fotografare la situazione attuale ed escludere altre patologie a carico delle strutture respiratorie a monte.
Grazie infinite per l'aiuto che vorrete darmi.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.3k 1.2k
La tecnica menzionata per la chiusura di una perforazione settale è relativamente nuova e, in molti casi, consente lo scopo voluto. Ovviamente, in Medicina, non viene mai garantito il risultato. Potrebbe rivolgersi ad un reparto Otorino di una Struttura universitaria, qualora ci fosse uno Studio in atto e, quindi, potrebbe essere inserito in questo Studio. Non mi risulta che detto intervento venga normalmente dispensato dal SSN

Dr. Raffaello Brunori