Da un po di tempo a questa parte, oltre ad addormentarsi tardi, ha dei risvegli improvvisi in mezza

Sono molto preoccupato, dall'atteggiamento verso il sonno di mio figlio che oggi ha 9 anni compiuti.In pratica, gia' da piccolo il bimbo non si addormentava facilmente, riusciva a stare sveglio fino a tarda sera nonostante la mattina lo svegliavo subito x l'asilo e la scuola, ma riusciva a riposare comunque x tutta la notte senza avere risvegli improvvisi.Piu' e' cresciuto, piu' l'ora per addormentarsi si faceva tardi, arrivando fino ad addormentarsi anche verso l'una di notte nonostante andasse a letto verso le 22.Da un po di tempo a questa parte, oltre ad addormentarsi tardi, ha dei risvegli improvvisi in mezza alla notte, e non riuscendo piu' a prendere sonno, viene in camera matrimoniale ci chiede se puo' adagiarsi nel nostro lettone, e appena coricato prende sonno sino a mattina.Da premettere che sono stato sempre di parere sfavorevole pensare a qualche farmaco ,anzi ho preferito sempre parlare con lui in tutta tranquillita' rassicurandolo d'ogni cosa, cercando di scoprire se ci fosse qualcosa che lo preoccupasse o che lo potesse infastidire.Premetto pure che il bimbo e' abbastanza sensibile caratterialmente, molto attento alle sue cose, introverso e timido e che la famiglia costituita da entrambi i genitori e una sorellina di 4 anni conducono una vita abbastanza normale e vivendo la casa e il rapporto coniugale in modo molto sereno. Proprio oggi pero' x la prima volta mi sono rivolto ad un pediatra, il quale m'ha detto di non preoccuparmi, ma di fare solo un po' di sacrificio nell'andare a letto tutti allo stesso orario e quindi abituarlo cosi' , e abbinare a questo metodo un medicinale da erboristeria credo, "Neuroson sciroppo" che dovrebbe essere un estratto di erbe.Mi piacerrebbe sapere se devo andare avanti ancora verso una diagnosi fatta da qualche specialista oppure puo' essere sintomatico x alcuni a questa eta' e con questo carattere cosi'e se questo farmaco di cui sopra e' opportuno smministrarlo.

Anticipatamente ringrazio.

Buon Anno a ttti.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
"...viene in camera matrimoniale ci chiede se puo' adagiarsi nel nostro lettone, e appena coricato prende sonno sino a mattina."

Queste parole indicano che non è un problema di 'sonno', ma di qualcosa che disturba il bambino al momento di dormire per conto suo, da solo e che viene 'curata' dallo stare nel lettone, con i genitori ( o un genitore).
In un bambino di nove anni è un po' strano, nel senso che è più tipico di bambini piccoli, che hanno paura nel separarsi dai genitori (l'addormentari è una 'separazione' dalla vita diurna, dalla compagnia degli altri, e può essere ostacolato da paure e insicurezze...).

Ritengo quindi che andrebbe approfondita la situazione per capire cos'è che preoccupa il bambino: non serve chiederglielo, lui non lo sa, ma si può capire o fare delle ipotesi di lavoro dalla descrizione della situazione. Di solito sono 'cattive abitudini' e difficoltà educative da parte degli adulti che ingenerano incertezze e insicurezze. Possono essere anche timori per la salute dei genitori o della sorella, specie se magari oggetto di eccessive gelosie e rivalità. O altre incertezze.
Un elemento di insicurezza si può desumere già dall'altro suo consulto: il bambino può essere preoccupato della salute del padre e della situazione della famiglia, anche se lei la descrive come "abbastanza normale" (paure e difficoltà ci sono anche "nelle miglior famiglie"...).

Non userei farmaci per farlo dormire, cosa che vedo da evitare per tanti motivi, fra cui quello dell' abituarsi ad affrontare i problemi con le pillole, pessima abitudine. E nemmeno costringerei tutta la famiglia a dormire alla stessa ora: il bambino deve abituarsi che bambini e adulti sono diversi e hanno diverse esigenze e bisogni. E anche che i bambini devono obbedire agli adulti, perchè sono questi che "guidano la barca e ne hanno la responsabilità" :è la cosa che permette loro di stare più tranquilli .
Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

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