Arrotolarsi i capelli
Buongiorno
scrivo per chiedere un consiglio in merito a questa situazione di mio figlio (3,7 anni; 98cm; 13,5kg): da un paio di settimane a questa parte ha incominciato a "girarsi" i capelli in prossimità del centro del cranio (non so come si chiama, comunque dove i capelli formano una specie di cerchio dal modo in cui crescono) in modo tale che i capelli vengono via lasciando un "buco" (di circa 1,5 cm di diametro) senza capelli.
Quando lo fa? Quando si sta rilassando, guardando la tele, quando si addormenta oppure, ogni tanto, quando è intento ad osservare qualcosa.
Altre info: addormentandosi ha sempre toccato i capelli di mia moglie; era già successo lo scorso anno, ne avevamo parlato col pediatra e ci aveva detto, intanto, di tagliargli un po' i capelli (era estate) e di vedere se la cosa spariva automaticamente (in effetti così era successo); va all'asilo; mangia di tutto (carne, pesce, frutta, verdura).
A noi sembra un bambino tranquillo anche se a volte meno autonomo di altri bimbi che conosciamo, in alcune situazioni anche di normale gioco: ci chiede spesso "posso andare là" oppure "vieni con me in fondo alla strada" mentre va in bici ecc.
Qui forse siamo noi che gli "stiamo troppo addosso" ma perchè, probabilmente, siamo forse un po' troppo protettivi.
Grazie in anticipo...
scrivo per chiedere un consiglio in merito a questa situazione di mio figlio (3,7 anni; 98cm; 13,5kg): da un paio di settimane a questa parte ha incominciato a "girarsi" i capelli in prossimità del centro del cranio (non so come si chiama, comunque dove i capelli formano una specie di cerchio dal modo in cui crescono) in modo tale che i capelli vengono via lasciando un "buco" (di circa 1,5 cm di diametro) senza capelli.
Quando lo fa? Quando si sta rilassando, guardando la tele, quando si addormenta oppure, ogni tanto, quando è intento ad osservare qualcosa.
Altre info: addormentandosi ha sempre toccato i capelli di mia moglie; era già successo lo scorso anno, ne avevamo parlato col pediatra e ci aveva detto, intanto, di tagliargli un po' i capelli (era estate) e di vedere se la cosa spariva automaticamente (in effetti così era successo); va all'asilo; mangia di tutto (carne, pesce, frutta, verdura).
A noi sembra un bambino tranquillo anche se a volte meno autonomo di altri bimbi che conosciamo, in alcune situazioni anche di normale gioco: ci chiede spesso "posso andare là" oppure "vieni con me in fondo alla strada" mentre va in bici ecc.
Qui forse siamo noi che gli "stiamo troppo addosso" ma perchè, probabilmente, siamo forse un po' troppo protettivi.
Grazie in anticipo...
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Gentile signore,
il movimento che compie suo figlio dell'arrotolarsi i capelli,determinante la caduta dei capelli con insorgenza di un'area di alopecia,viene interpretato come espressione di tic motori che possono insorgere spesso,nella prima e seconda infanzia e consistono in movimenti involontari ed incontrollabili.Questa sintomatologia è spesso transitoria e non richiede alcun trattamento farmacologico.I tic fanno parte spesso di una personalità ansiosa di un bambino poco sicuro nelle sue azioni.Trattansi di bambini ubbidienti e perfezionisti,riflessivi e poco autonomi che traducono la componente ansiosa con movimenti ripetitivi ed incontrollabili.L'intervento dei genitori è fondamentale,consiste nel rassicurare il bambino senza sgridarlo e senza dare risalto al movimento ticcoso.E' fondamentale rassicurare il bambino specie nelle sue scelte ed in alcuni suoi comportamenti.L'approccio deve essere soft ed amichevole,mai duro e costrittivo.Solo in caso di persistenza o di aggravamento del problema va preso in considerazione un approccio psicologico-comportamentale.
cordiali saluti ed auguri
il movimento che compie suo figlio dell'arrotolarsi i capelli,determinante la caduta dei capelli con insorgenza di un'area di alopecia,viene interpretato come espressione di tic motori che possono insorgere spesso,nella prima e seconda infanzia e consistono in movimenti involontari ed incontrollabili.Questa sintomatologia è spesso transitoria e non richiede alcun trattamento farmacologico.I tic fanno parte spesso di una personalità ansiosa di un bambino poco sicuro nelle sue azioni.Trattansi di bambini ubbidienti e perfezionisti,riflessivi e poco autonomi che traducono la componente ansiosa con movimenti ripetitivi ed incontrollabili.L'intervento dei genitori è fondamentale,consiste nel rassicurare il bambino senza sgridarlo e senza dare risalto al movimento ticcoso.E' fondamentale rassicurare il bambino specie nelle sue scelte ed in alcuni suoi comportamenti.L'approccio deve essere soft ed amichevole,mai duro e costrittivo.Solo in caso di persistenza o di aggravamento del problema va preso in considerazione un approccio psicologico-comportamentale.
cordiali saluti ed auguri
Dr. Gaetano Pinto
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.1k visite dal 11/07/2014.
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