Dubbi sullo schema alimentare nel proseguo dello svezzamento

Salve,
ho una bimba di 9 mesi, altezza 74 cm, peso 8 kg e 300 gr, svezzata dal 6 mese ed allattata con latte materno (tuttora).
Questo e' ul suo schema alimentare attuale:

-ore 6.30-7 latte materno
-ore 9.30 una frutta fresca (mela o pera)
-ore 11.30 pappa con 1 omogeneizzato di carne, 3 cucchiai pastina primi mesi cotta in brodo di verdura, 1 cucchiaio passato di verdura e 1 cucchiaino di parmigliano e olio extrav.
-ore 15.30 circa una frutta fresca + 1 cucchiaino di biscottino granulato
Al rientro dal nido (ore 17) prende poi latte materno intorno alle 19.30 fa la pappa serale, analoga a quella del pranzo ma con 40 gr.di formaggio o 1/2 omogeneizzato di pesce.

Di seguito le mie domande:
1) la quantita' di pastina e' corretta? la bimba ha molto appetito e se ne metto meno sono poi costretta a darle la frutta dopo, per saziarla.

2) siccome sto introducendo il pesce da poco, ogni qualvolta ne provo un nuovo tipo, quanto tempo deve intercorrere (per verificare se ci sono reazioni allergiche) prima di introdurne uno nuovo?

3) altra perplessita' sul latte materno: non so quantificare quanto ne assuma con le poppate, ma sta di fatto che lei prende il mio latte non solo la mattina e il pomeriggio, ma anche 2-3 volte durante la notte. Purtroppo infatti la bimba quanto ha molti risvegli per vari motivi...dentizione, frequenti raffreddori (e immagino anche per la famosa "fase della separazione") e di solito NON si calma se non attaccandola al seno per 5-10 minuti. Quindi la mia perplessita' deriva dal fatto di introdurre cosi' una quota calorica eccessiva per le sue esigenze...

4) ultima domanda: quanti grammi al mese dovrebbe prendere un lattante della sua' eta' (valore minimo e valore massimo)?

Grazie mille in anticipo per la disponibilita' e complimenti per il servizio offerto
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Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Gentile Signora, per rispondere ai suoi quesiti occorrerebbe scrivere molto, rischiando anche di non soddisfarla. Può chiedere al suo Pediatra gli stampati in cui potrà trovare le dosi consigliate, gli alimenti da introdurre in base all'età, le accortezze e le strategie dello svezzamento. Intanto, come orientamento generale, può consultare il sito dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù

http://www.ospedalebambinogesu.it/Portale2008/Default.aspx?IdItem=1504

Voglio solo farle presente ciòche non troverà sul link che le invio: le intolleranze alimentari hanno molte modalità di manifestazione; andiamo dai catarri ricorrenti (eccesso di produzione di muco), a manifestazioni cutanee, respiratorie, gastrointestinali (stipsi o diarrea), ed anche al rallentamento della crescita. Per ogni dubbio in merito occorre quindi consultare direttamente il suo Pediatra, perchè il consulto on line ha molti limiti e potrebbe essere fuorviante.

Per quanto concerne il latte, fino allo svezzamento la dose si calcola in base al peso, prendendo le prime tre cifre del peso espresso in grammi ed aggiungendo il numero fisso 250. Per il peso cha ha dovrebbe assumerne circa un litro..ma naturalmente con lo svezzamento i piccoli tendono a diminuire l'assunzione di latte. Al 6° mese, con l'inizio delo svezzamento, i pasti di latte sono 4-5 e una pappa, poi al settimo mese si passa a 3-4 pasti di latte e due pappe e così via man mano si sostituisce l'alimentazione liquida con quella solida, mantenendo naturalmente il latte che, se non è quello materno (che potrebbe diventare insufficiente), non può essere quello vaccino (allergizzante) ma dev'essere latte formulato e poi di proseguimento, almento fino all'anno di età. Anche questa procedura va però seguita.

Per saper quanto prende di suo latte, può fare la doppia pesata prima e dopo la poppata. Orientativa certo, ma le dirà se al suo latte deve aggiungere anche quello formulato. Non si scoraggi però e non si preoccupi più di tanto, perchè a nove mesi il bisogno di latte è nettamente diminuito dall'introduzione di alimenti! Dovrà cominciare a darle qualcosa di più consistente degli omogeneizzati, ossia cibi tritati finemente che lei possa masticare, perchè anche la masticazione (per quello che è possibile coi pochi dentini che ha..)contribuisce a diminuire il senso di fame, costringendo a non ingoiare velocemente un cibo piuttosto fluido come la pastina primi mesi con l'omogeneizzato. Può anche passare ad una pastina leggermente più "corposa", perchè quelle primi mesi alla fine si risolvono in una pappa piuttosto cremosa che viene velocemente ingoiata. A nove mesi avrà già introdotto i legumi (passati) che non mi sembra lei abbia citato. A parte il loro alto valore biologico, danno un notevole senso di sazietà (lenticchie, ceci, fagioli e infine piselli (solo per questi ultimi occorre vigilare perchè se c'è una particolare carenza enzimatica potrebbero dare problemi). La carne meno allergizzante è quella di agnello, sgrassata e anche per la carne occorre macinarla e darla a pezzettini piccoli/sfrangiati, piuttosto che in forma di omogeneizzato-frullato;

Spero di esserle stata utile. Auguri e cordiali saluti. Se ha perplessità mi riscriva su questo post, le risponderò appena possibile (sono fuori sede e dispongo raramente di un pc)

Dr. Agnesina Pozzi

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dopo
Utente
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Salve Dottoressa,
innanzitutto grazie mille per la risposta molto esauriente.

Ho fissato a breve una visita di controllo con il pediatra che segue mia figlia, che spero' mi chiarira' tutti i dubbi.
Le dico pero' quali sono le sue opinioni, avendole comunque anticipato i miei maggiori dubbi al telefono:
- secondo lui il catarro della bimba e' solo dovuto alla frequenza del nido (che la espone a infezioni) e non a intolleranza alimentare. Questo nonostante io abbia osservato che la bimba da un paio di settimane evacua di frequente(tre volte al giorno) con feci molli, pastose, di odore pungente.
La crescita e' regolare e quindi io presumo che queste scariche "strane" potrebbero essere dovute al catarro che lei espelle in questo modo ma, anche qui, sono solo mie supposizioni.

- il discorso della qualita'/quantita' del latte materno il mio pediatra non se lo pone, essendo convinto della validita' e volendo arrivare all'anno di vita senza latti formulati per passare poi direttamente al latte vaccino.
Anche qui, pur essendo anche io una strenua sostenitrice dell'allattamento al seno, ho paura di carenze nutrizionali che magari porto avanti per seguire questa linea "purista".

Faro', come lei mi suggerisce, la doppia pesata, per vedere quanto latte assume, anche se cio' non e' possibile per le due poppate (notte e mattina) che sono le piu' "corpose" (la bimba continua a dormire mentre mangia).

- anche la mia preoccupazione per l'introduzione di cibi "allergizzanti" il mio pediatra non la condivide (nonostante io sia un soggetto allergico, alle graminacee) infatti mi ha tranquillamente fatto introdurre il pesce.

Pertanto posso solo aspettare questa visita per chiarificare tutti i miei dubbi, ma se lei nel frattempo vorra' aggiungere le sue considerazioni le saro' molto grata.

Ultima domanda: come si cuociono ed introducono i legumi nell'alimentazione? Sono cibi che producono "aria" nell'intestino, pertanto vorrei sapere se ci sono modalita' specifiche per la loro introduzione nello svezzamento.

Grazie ancora di cuore e cordiali saluti.


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Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Siamo d'accordo con la linea "purista" anche se il suo pediatra si contraddice se di fronte a tanto purismo (condivisibile): vuole passare subito al latte vaccino..siamo d'accordo che il latte formulato sia dispendioso rispetto al vaccino ma se se ne ha la possibilità conviene certamente optare per quello piuttosto che per il vaccino; e se proprio siamo puristi fino in fondo, una volta esaurito il latte materno...niente latte di nessun genere dato che lo svezzamento introduce tutto il necessario pian piano. A nove mesi comunque la barriera inestinale è piuttosto "forte" da reggere introduzione di nuovi alimenti, anche se il pesce lo sposterei all'anno di età visti i precedenti parentali. A nove mesi diminuisce drasticamente il bisogno di latte e comunque tutte le sue componenti possono essere egregiamente sostituiti dallo yogurt (integrale senza additivi cui aggiungere frutta grattugiata e un cucchiaino di miele) o da alcuni cucchiaini di parmigiano grattugiato.. non si angosci quindi più di tanto per il latte, non siamo più ai primissimi mesi critici per il suo bisogno.

E' vero che essere raffreddati è cosa comune nel nido ma se c'è anche una condizione parentale di allergia alle graminacee, teniamo presente che anche la pasta e il pane sono fatti con graminacee (il grano infatti è tale).

In genere si comincia con riso, tapioca, mais e all'ultimo con avena e grano (i più allergizzanti).

I legumi (lenticchie, ceci, fagioli e piselli) possono essere tranquillamente lessati in poca acqua o cotti in pentola a pressione. Poi vanno schiacciati con una forchetta o passati. Frullarli no, perchè molta aria viene incorporata e potrebbe esserci meteorismo. E' vero che i legumi producono aria ma non deve mangiarne una quantità industriale.., bastano due cucchiai o tre, sempre cominciando con piccoli assaggi e andando cauti per sondare il suo gradimento.

Cordialmente

Dr.Agnesina Pozzi