Bronchietasia
sono una donna di 44 anni e da 16 anni soffro di rettocolite ulcerosa poi operata di colectomia totale,a causa di questa patologia sono stata colpita da artrite etereopatica e a causa della salaziopirina ,che mi è stata prescritta per curare la rettocolite, mi è stata riscontrata una cefalea aggressiva.Da qualche mese mi è comparsa una tosse continua accompagnata da mero affanno che mi impedisce di muovermi senza fatica,a seguito indagini di laboratorio nonchè da TAC mi è stato riscontrata una Bronchietasia.Ancora una volta pare che anche questa patologia sia una conseguenza della rettocolite.Nel frattempo da circa un mese son sotto trattamento antibiotico associato alcortisone ma la tosse e l'affanno non accennano a diminuire
POSSO AVERE UN VOSTRO PARERE?.
GRAZIE ANTICIPATAMENTE
POSSO AVERE UN VOSTRO PARERE?.
GRAZIE ANTICIPATAMENTE
[#1]
Gentile utente
Le relazioni tra rettocolite e bronchiectasie non sono ancora ben chiarite.
E' improbabile che una sia conseguenza dell'altra mentre è possibile che le bronchiectasie siano concomitanti alla rettocolite in relazione ad uno stato infiammatorio cronico che riguarda diverse regioni dell'organismo.
L'infiammazione cronica dei bronchi può portare ad un indebolimento della parete dei bronchi (che normalmente è abbastanza rigida)
In tali condizioni i bronchi possono andare incontro a dilatazione e perdita della funzione muco-ciliare (capacità di spostare le secrezioni mucose verso l'esterno).
Le principali conseguenze sono accumulo di catarro con sviluppo di una stato infettivo/infiammatorio che si automantiene.
La terapia è sostanzialmente medica con antibiotici e/o mucolitici da eseguirsi per alcuni periodi.
Solo in casi gravi e selezionati può essere indicato l'intervento chirurgico per eliminare la porzione di polmone oramai distrutta.
Le relazioni tra rettocolite e bronchiectasie non sono ancora ben chiarite.
E' improbabile che una sia conseguenza dell'altra mentre è possibile che le bronchiectasie siano concomitanti alla rettocolite in relazione ad uno stato infiammatorio cronico che riguarda diverse regioni dell'organismo.
L'infiammazione cronica dei bronchi può portare ad un indebolimento della parete dei bronchi (che normalmente è abbastanza rigida)
In tali condizioni i bronchi possono andare incontro a dilatazione e perdita della funzione muco-ciliare (capacità di spostare le secrezioni mucose verso l'esterno).
Le principali conseguenze sono accumulo di catarro con sviluppo di una stato infettivo/infiammatorio che si automantiene.
La terapia è sostanzialmente medica con antibiotici e/o mucolitici da eseguirsi per alcuni periodi.
Solo in casi gravi e selezionati può essere indicato l'intervento chirurgico per eliminare la porzione di polmone oramai distrutta.
Dr. Francesco Inzirillo
- Ospedale "Morelli" - Sondalo
- Istituto Clinico Humanitas - Milano
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 01/03/2009.
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