Risultato pet

Salve vorrei spiegare un po’ la situazione di mia madre, circa due mesi fa ha accusato problemi respiratori, tosse persistente e dolori al torace.
Finita in pronto soccorso ci hanno consugliato una broncoscopia per sospetto neoplasia, il risultato è stato negativo alla quale poi abbiamo ripetuto la broncoscopia presso un altro chirurgo toracico... adesso il sospetto è di una malattia polmonare ma si devono ripetere altri esami di biopsia... nel frattempo abbiamo appena ricevuto i risultati della pet potreste chiarirmi il risultato questo è quanto è scritto:
Sono state ricostruite sezioni tomografiche di 4, 25mm di spessore riorientate secondo un piano coronale e un piano saggittale.
L’indagine pet documenta accumuli di radiofarmaco di verosimile pertinenza linfonodale in sede carenale (SUVmax 5, 4; SUVmedio 1, 8) esteso lungo il bronco principale di sinistra e la diramazione lombare superiore omolaterale.
Si associano accumuli con analoghe caratteristiche metaboliche in sede ilo-mediastinica, sinistra alla finestra aorto-polmonare, paratracheale, lungo i vasi epiaortici sino alla regione sottoclaveare sinistra.
Concomitano plurimi accumuli del radiofarmaco a livello di micronidulazione e addensamenti disomogenei pleuro-polmonari ubiquitamente distribuite bilateralmente.

Limitatamente sl potere risolutivo della metodica (circa 5mm) non si documentano altre anomalie di distribuzione del tracciante nei restanti segmenti corporei esaminati.

Conclusioni: studio PET Suggestivo per malattia ad elevato metabolismo glucidico nelle sedi descritte.
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Dr. Raimondo Gullo Pneumologo 107 3
Salve la PET descritta evidenzia una malattia ad elevata attivita' metabolica che potrebbe fare pensare ad una malattia linfoproliferativa come un linfoma per cui e' utile sottoporsi ad una TAC Torace estesa anche all' addome superiore ed inferiore con mezzo di contrasto dopo avere escuso eventuale allergia al mezzo di contrasto iodato ed integrata da una serie di esami ematochimici di routine e ad uno studio delle sottopopolazioni linfocitarie

Dr. raimondo gullo