Danno nervoso da eccessiva masturbazione, è possibile?

Buonasera, ho un problema che mi affligge da 10 anni ormai: non ho più sensibilità al clitoride.
Quando ero più piccola mi masturbavo in modo davvero eccessivo (anche tre volte al giorno) i miei orgasmi all'inizio erano molto intesi, poi pian piano il piacere che provavo è andato a diminuire sempre di più.
Ci tengo a precisare che questa fase di "dipendenza" dalla masturbazione è durata solo 1 anno e non ho mai usato sex toys o simili, dopo che ho percepito una riduzione del piacere ho ridotto anche la frequenza in cui mi masturbavo (anche 1-2 volte al mese), eppure non è cambiato niente, anzi il problema è andato peggiorando.
Dopo ogni orgasmo ho la sensazione che il clitoride scompaia sempre di più, all'inizio la sensazione che avevo è che si fosse come accorciato e rintanato sotto il cappuccio, dopo ogni orgasmo come stavo dicendo ho cominciato a sentirlo sempre di meno e contemporaneamente si è ridotta notevolmente la mia capacità di provare piacere!
Ad oggi che ho 30 anni non lo sento più, mi sento come se il clitoride fosse stato strappato dalla sede in cui si trovava, in realtà è sempre nel suo posto, ma la sensazione è terribile.
Ho consultato diversi ginecologi nel corso degli anni, mi hanno sempre detto che all'esame obiettivo va tutto benissimo e hanno attribuito i miei sintomi ad un problema di carattere più psicologico.
Sono stata anche in terapia per 1 anno da una sessuologa, però mi sono trovata malissimo e non mi sembrava avesse ben compreso il mio problema, ne sono uscita peggio che meglio.
Ho avuto inoltre un brutto episodio depressivo, fortunatamente ho trovato una bravissima psichiatra che mi ha preso in cura e con cui faccio anche psicoterapia da ormai 3 anni, con lei mi trovo bene e ad oggi sono sanissima, non prendo farmaci di alcun tipo, non ho malattie, andrebbe tutto bene se non fosse per il fatto che giusto qualche giorno fa ho avuto un'altra visita ginecologica, lo specialista mi ha detto che secondo lui i sintomi che riferisco sono legati ad un danno nervoso conseguenza del trauma indotto dalla masturbazione eccessiva.
Mi ha detto però che non c'è il rischio che peggiori, l'importante è che non ricominci a masturbarmi ogni giorno come facevo da ragazzina.
Cercando su internet non riesco però a trovare casi simili al mio, volevo sapere 1) intanto se effettivamente fosse possibile che la masturbazione potesse avere effetti collaterali cosi gravi 2) esistono esami per avere una diagnosi di certezza?
Non so, ad esempio un'elettromiografia del pavimento pelvico 3) com'è possibile che il danno vada avanti nonostante mi sia stato detto che è impossibile?
Grazie in anticipo a chi risponderà
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
La questione può avere più basi psicologiche che di altro genere.

Eventualmente va valutata una terapia farmacologica psichiatrica.

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dopo
Attivo dal 2018 al 2024
Ex utente
Buongiorno, grazie per aver risposto, avevo pubblicato il consulto nella sezione "ginecologia" però, non so perché sia stato spostato in psichiatria... in che senso terapia farmacologia? Io sto bene, non sono più depressa e ho già fatto una terapia con un ssri né ho più questa sorta di dipendenza dalla masturbazione. Quindi secondo lei l'ultima diagnosi che mi é stata fatta non può essere possibile?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Il consulto è stato sposato dal collega ginecologo in questa sezione che è apparsa più appropriata.

La questione è che si trattano diversi sintomi con le terapie non la depressione genericamente intesa.

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dopo
Attivo dal 2018 al 2024
Ex utente
Ah, io volevo sentire un parere ginecologico per l'appunto... sono già seguita dalla psichiatra con cui sto facendo psicoterapia, va tutto bene. Non avevo mai sentito parlare di terapie farmacologiche per i sintomi che riferisco, non so di che farmaci stesse parlando nello specifico... più che altro volevo sapere se la diagnosi che mi era stata fatta poteva aver senso o meno e se serviva un esame di secondo livello piu approfondito. In ogni caso la ringrazio per aver risposto, è stato molto gentile, anche se appunto avrei preferito che il mio consulto non venisse spostato in un'altra sezione
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.3k 1.4k 190
Ho ritenuto ascoltare il parere di un Collega specialista, per quanto riguarda l'aspetto ginecologico da esperto di patologia vulvare in questi casi è importante un esame vulvologico per valutare la presenza di ipoalgesia , analgesia o ipoestesia. che genera paura, ansia, panico .
I disturbi vulvari dai più banali ai più gravo hanno un impatto maggiore sulla sfera psichica e sessuale rispetto a disturbi di altre parti del corpo emotivamente meno investite.
SALUTONI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

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