Zarelis 225mg e forti acufeni
Da circa 15 anni assumo psicofarmaci.
Nel corso di questi anni ho dovuto modificare o cambiare terapia a causa di ricadute a volte a causa di brusca sospensione (causa gravidanze), e tre volte con terapia in atto.
La diagnosi è sempre stata depressione ansiosa con tratti di disturbo ossessivo.
A luglio di quest'anno, ho avuto appunto la terza ricaduta.
Ho iniziato ad accusare una forte ansia e pensieri ossessivi.
Lo specialista del csm da cui ero seguita, mi modifica la terapia in atto, passando da75mg di venlafaxina rp per due volte al giorno a zarelis225mg a rp da assumere la sera, 2mg di xanax e 15 gocce di tavor la sera.
Gli effetti collaterali sono stati devastanti, maggiore ansia, maggiori pensieri ossessivi, irrequietezza, continuo rimuginio, sensi di colpa ecc.
Dopo circa due settimane ho iniziato ad avere degli acufeni fortissimi soprattutto a sinistra fissi, giorno e notte.
Mi sono rivolta privatamente ad uno psichiatra e, dopo lo studio del mio caso, mi ha diagnosticato ciclotimia.
Anche lui, come me, pensa che la causa dei miei acufeni sia da attribuire allo zarelis 225mg.
Ha avviato un nuovo piano terapeutico con sospensione di tavor gocce, zarelis da spostare al mattino e 2mg di xanax la sera.
Introduzione di lamictal 25mg da aumentare gradualmente ogni settimana.
Mi sono recata in visita presso due otorinolaringoiatra.
Il primo mi ha diagnosticato "caduta dei toni acuti specialmente a sinistra (frequenza 8000hz) con acufeni continui.
Mi ha prescritto un integratore e potenziali acufeni acustici.
Il secondo, dopo una superficiale visita vestibolare (ho eseguito il primo test senza occhiali).
Ad una certa distanza da un monitor, dovevo distinguere il verso di un pallino che appariva per meno di un secondo mentre, contemporaneamente, il medico mi girava velocemente la testa a destra o sinistra.
Essendo miope ed astigmatica non riuscivo a distinguere la direzione e, secondo il mio modesto parere, l'esame è poco attendibile.
Il vestibologo afferma che non è un problema di vista e che il farmaco (zarelis 225) non sia causa degli acufeni.
Quest'ultimo mi rileva "deficit cocleovestibolare neurovascolare a sospetta componente corticale " e calo dei toni acuti.
Mi prescrive Cinazyn gocce e angioflux e consiglia rnm encefalo troncoencefalo con mdc.
Non ho episodi vertiginosi ma lui insiste nel dire che grazie alla venlafaxina, i miei sintomi vestibolari sono stati mascherati fino ad oggi.
Io so solo che da quando ho iniziato lo zarelis 225mg, sono apparsi questi acufeni che tutt'ora da ormai più di un mese sono fissi e invalidanti, soprattutto a sinistra.
Da oggi ho iniziato a diminuire la venlafaxina, passando da zarelis 225mg a efexor 150mg su prescrizione del mio curante.
Vorrei un vostro gentile riscontro riguardo la correlazione zarelis 225mg e acufeni e soprattutto se, nel caso in cui la causa fosse il farmaco, ho speranza che questo disturbo possa regredire riducendo la terapia con venlafaxina come prevede il mio curante.
Purtroppo la correlazione non è chiara, poiché in alcuni casi sono segnalati come effetto collaterale, in altri questi farmaci li riducono. Non essendo nota una terapia di riferimento per gli acufeni (che del resto non sono di un'unica origine) ne sappiamo poco.
Si va a prove e verifiche. Diciamo che è insorto durante la cura a dose piena, e che ha comunque una patologia locale che può comportarli. Che quindi sia un effetto collaterale (iniziato dopo tanto) non saprei, forse riguarda l'evoluzione della situazione otovestibolare. Che poi facendo variazioni sul farmaco psichiatrico si possa avere un impatto sull'acufene può essere.
Dr.Matteo Pacini
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Comunque mi pare che il medico stia gestendo la cosa in maniera comprensibile.
Dr.Matteo Pacini
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Strano che sia riconosciuta tardi una ciclotimia ? No, non è strano.
Dr.Matteo Pacini
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