Requisiti per accompagnamento con invalidità al 100%
Salve dottore, chiedo per mia sorella, se ha i presupposti per ottenere l'accompagnamento.
E' parzialmente autonoma ma ha bisogno di aiuti di vita quotidiana.
Non ha patente perché non sa guidare, per spostarsi a piedi in paesino piccolo lo sa fare ma se dovesse prendere autobus per recarsi autonomamente in altri posti non sa farlo.
Si veste male ed è trascurata per gli acquisti di vestiario ha bisogno di consigli.
Per la spesa di cibo nel piccolo si gestisce in parte ma ha sempre bisogno di suggerimenti anche di come cucinare e cosa.
Per le pulizie di casa necessita del mio aiuto anche se si arrangia sporadicamente a lavare le stoviglie e pavimento.
Quindi fino a quando abito con lei, l'aiuto io, ma se dovessi andare altrove non saprei come farebbe da sola.
Chiedo ulteriormente se avesse i requisiti per l'accompagnamento e io dovessi assentarmi per qualche settimana per visita al mio paese d'origine c'è rischio di perderlo?
Grazie e cordialità.
E' parzialmente autonoma ma ha bisogno di aiuti di vita quotidiana.
Non ha patente perché non sa guidare, per spostarsi a piedi in paesino piccolo lo sa fare ma se dovesse prendere autobus per recarsi autonomamente in altri posti non sa farlo.
Si veste male ed è trascurata per gli acquisti di vestiario ha bisogno di consigli.
Per la spesa di cibo nel piccolo si gestisce in parte ma ha sempre bisogno di suggerimenti anche di come cucinare e cosa.
Per le pulizie di casa necessita del mio aiuto anche se si arrangia sporadicamente a lavare le stoviglie e pavimento.
Quindi fino a quando abito con lei, l'aiuto io, ma se dovessi andare altrove non saprei come farebbe da sola.
Chiedo ulteriormente se avesse i requisiti per l'accompagnamento e io dovessi assentarmi per qualche settimana per visita al mio paese d'origine c'è rischio di perderlo?
Grazie e cordialità.
Non ho capito perché se Lei si assente cambia il diritto all'accompagnamento...
Comunque, stiamo parlando di quale malattia che dà luogo all'invalidità ?
Comunque, stiamo parlando di quale malattia che dà luogo all'invalidità ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Utente
Mia sorella percepisce solamente la pensione di invalidità, mentre l'indennità di accompagnamento non lo percepisce. Mi riferisco se con l'accompagnamento si ha il dovere di seguire l'invalido in modo costante oppure essendo parzialmente autonoma posso allontanarmi per qualche settimana e poi al mio ritorno adempiere alle accortezze dovute? Grazie.
Spett.le Utente,
il Suo quesito è stato reindirizzato dal Collega Psichiatra alla Medicina Legale; la risposta che riceverà è quindi rivolta agli aspetti medico-legali, e non clinici.
Rispetto a quanto nelle risposte e quesiti precedenti, c'è innanzi tutto da premettere un aspetto:
- l'invalido al 100% per avere diritto all'indennità di accompagnamento deve appartenere ad una delle due fattispecie:
1- Impossibilitato a deambulare senza l'aiuto PERMANENTE di un accompagnatore;
2- Abbisogna di ASSISTENZA CONTINUA,non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (vestirsi e svestirsi, igiene personale e bisogni fisiologici, assunzione di cibo ed acqua, passaggi posturali ed orientamento spazio-temporale).
Pertanto:
- prendere un autobus non è considerato, in Medicina Legale Assistenziale, un atto della vita quotidiana;
- se l'aiuto di cui ha bisogno è limitato ad alcune attività, ciò non rientra nelle citate categorie 1 e 2
- i consigli per il vestiario e la cura della persona non rientrano pure nelle categorie 1 e 2
- se è in grado di uscire di casa per recarsi in un negozio, sicuramente non rientra nelle categorie 1 e 2.
- le pulizie e le faccende domestiche non rientrano nelle categorie 1 e 2.
Da quanto riportato, il caso NON dovrebbe rientrare tra quelli a cui le competenti Commissioni assegnano la concessione dell'indennità di accompagnamento.
Tuttavia tenga presente che la mancata concessione di tale beneficio economico non esonera un familiare dall'assistere un invalido ai sensi dell'art. 591 del Codice Penale, derivandone che in caso di impossibilità a provvedervi personalmente sia opportuno rivolgersi ai Servizi Sociali del Comune di residenza per ottenere l'assistenza necessaria.
Distinti Saluti.
il Suo quesito è stato reindirizzato dal Collega Psichiatra alla Medicina Legale; la risposta che riceverà è quindi rivolta agli aspetti medico-legali, e non clinici.
Rispetto a quanto nelle risposte e quesiti precedenti, c'è innanzi tutto da premettere un aspetto:
- l'invalido al 100% per avere diritto all'indennità di accompagnamento deve appartenere ad una delle due fattispecie:
1- Impossibilitato a deambulare senza l'aiuto PERMANENTE di un accompagnatore;
2- Abbisogna di ASSISTENZA CONTINUA,non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (vestirsi e svestirsi, igiene personale e bisogni fisiologici, assunzione di cibo ed acqua, passaggi posturali ed orientamento spazio-temporale).
Pertanto:
- prendere un autobus non è considerato, in Medicina Legale Assistenziale, un atto della vita quotidiana;
- se l'aiuto di cui ha bisogno è limitato ad alcune attività, ciò non rientra nelle citate categorie 1 e 2
- i consigli per il vestiario e la cura della persona non rientrano pure nelle categorie 1 e 2
- se è in grado di uscire di casa per recarsi in un negozio, sicuramente non rientra nelle categorie 1 e 2.
- le pulizie e le faccende domestiche non rientrano nelle categorie 1 e 2.
Da quanto riportato, il caso NON dovrebbe rientrare tra quelli a cui le competenti Commissioni assegnano la concessione dell'indennità di accompagnamento.
Tuttavia tenga presente che la mancata concessione di tale beneficio economico non esonera un familiare dall'assistere un invalido ai sensi dell'art. 591 del Codice Penale, derivandone che in caso di impossibilità a provvedervi personalmente sia opportuno rivolgersi ai Servizi Sociali del Comune di residenza per ottenere l'assistenza necessaria.
Distinti Saluti.
Nicola Mascotti,M.D.
[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]
Non ho capito sinceramente, parla come fosse soggetta Lei, personalmente, come accompagnatore unico possibile, a controlli per verificare la sua presenza.
Non riferisce la malattia per cui c'è l'invalidità.
Lei intende se viene un controllo, e trovano la persona da sola intenta a compiere una serie di attività ? Eh, in quel caso sa, bisogna vedere se chi viene a controllare trova una situazione congrua con quanto è stato dichiarato, oppure no.
Non riferisce la malattia per cui c'è l'invalidità.
Lei intende se viene un controllo, e trovano la persona da sola intenta a compiere una serie di attività ? Eh, in quel caso sa, bisogna vedere se chi viene a controllare trova una situazione congrua con quanto è stato dichiarato, oppure no.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Ha ricevuto la risposta in merito alle condizioni per ricevere l’invalidità
https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 26/02/2025.
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