Supporto psichiatrico e sessuale
Gentili dottori,
sono un uomo di 32 anni, fidanzato da oltre 10 anni con la stessa donna.
La mia vita sessuale e in generale psicologica è da sempre difficile.
Vivo la mia adolescenza nella convinzione di essere omosessuale, cosa che ho sempre tenuto nascosto e che ho sempre avuto enormi difficoltà ad accettare, senza però avere mai alcun contatto fisico né con donne, né con uomini.
All'età di 22 anni incontro una ragazza di cui mi innamoro perdutamente e alla quale, però, spiego la mia situazione.
Mi convinco che forse non sono omosessuale, ma sono bisessuale, e così intraprendo una relazione con lei.
Negli anni abbiamo pochi rapporti intimi che, comunque, vanno poco bene (difficoltà di erezione, rapporti non completi, ecc.
), ma non ce ne facciamo mai un problema, dedicandoci quasi esclusivamente all'aspetto emotivo e sentimentale, trascurando quello sessuale.
Nell'ultimo periodo, però, decidiamo di aumentare i rapporti e che, comunque, il solo aspetto sentimentale non ci basta e così proviamo ad avere un'attività sessuale più intensa.
Nel primo periodo le cose funzionano in modo accettabile (sebbene non manchino i problemi), poi la situazione diventa via via più difficile e riuscire ad avere l'attività sessuale, da parte mia, diventa sempre più difficile, al punto che l'attrazione fisica arriva quasi a svanire.
Provo persino sostanze naturali (ovviamente legali) come la maca per tentare di aumentare la libido, ma con scarso successo.
Alla fine la storia va in crisi e finiamo in una lunga pausa.
Nel frattempo, comunque, pur rimanendo sempre fedele alla compagna, rimango fisicamente e sessualmente attratto dagli uomini.
Aggiungo che ad accompagnare tutta la mia vita c'è un altro problema (ed è il motivo per cui ho scelto la sezione psichiatria e non sessuologia) relativo alla mia salute psichica.
Sin da ragazzino, pur avendo sempre vissuto in maniera relativamente "normale", ho sempre provato quella sensazione di "non essere normale", di non essere una persona come le altre, a volte in modo negativo, a volte in modo positivo.
Il problema negli ultimi anni è andato a crescere, al punto che negli ultimi 4 o 5 anni provo improvvisi momenti di disagio, di dissociazione dalla realtà e quel perenne dubbio che forse nulla esiste, nulla è reale, ma è solo una illusione.
A volte ho difficoltà a dedicarmi anche alle più semplici cose (pulizia del mio corpo e della casa) proprio a causa dei miei pensieri negativi.
Ho pensato di utilizzare utili medicinali come il viagra o simili per il discorso sessuale, mentre per quello mentale non ho idea di cosa fare.
Cosa mi consigliate?
Quanto è grave la situazione?
Grazie in anticipo.
sono un uomo di 32 anni, fidanzato da oltre 10 anni con la stessa donna.
La mia vita sessuale e in generale psicologica è da sempre difficile.
Vivo la mia adolescenza nella convinzione di essere omosessuale, cosa che ho sempre tenuto nascosto e che ho sempre avuto enormi difficoltà ad accettare, senza però avere mai alcun contatto fisico né con donne, né con uomini.
All'età di 22 anni incontro una ragazza di cui mi innamoro perdutamente e alla quale, però, spiego la mia situazione.
Mi convinco che forse non sono omosessuale, ma sono bisessuale, e così intraprendo una relazione con lei.
Negli anni abbiamo pochi rapporti intimi che, comunque, vanno poco bene (difficoltà di erezione, rapporti non completi, ecc.
), ma non ce ne facciamo mai un problema, dedicandoci quasi esclusivamente all'aspetto emotivo e sentimentale, trascurando quello sessuale.
Nell'ultimo periodo, però, decidiamo di aumentare i rapporti e che, comunque, il solo aspetto sentimentale non ci basta e così proviamo ad avere un'attività sessuale più intensa.
Nel primo periodo le cose funzionano in modo accettabile (sebbene non manchino i problemi), poi la situazione diventa via via più difficile e riuscire ad avere l'attività sessuale, da parte mia, diventa sempre più difficile, al punto che l'attrazione fisica arriva quasi a svanire.
Provo persino sostanze naturali (ovviamente legali) come la maca per tentare di aumentare la libido, ma con scarso successo.
Alla fine la storia va in crisi e finiamo in una lunga pausa.
Nel frattempo, comunque, pur rimanendo sempre fedele alla compagna, rimango fisicamente e sessualmente attratto dagli uomini.
Aggiungo che ad accompagnare tutta la mia vita c'è un altro problema (ed è il motivo per cui ho scelto la sezione psichiatria e non sessuologia) relativo alla mia salute psichica.
Sin da ragazzino, pur avendo sempre vissuto in maniera relativamente "normale", ho sempre provato quella sensazione di "non essere normale", di non essere una persona come le altre, a volte in modo negativo, a volte in modo positivo.
Il problema negli ultimi anni è andato a crescere, al punto che negli ultimi 4 o 5 anni provo improvvisi momenti di disagio, di dissociazione dalla realtà e quel perenne dubbio che forse nulla esiste, nulla è reale, ma è solo una illusione.
A volte ho difficoltà a dedicarmi anche alle più semplici cose (pulizia del mio corpo e della casa) proprio a causa dei miei pensieri negativi.
Ho pensato di utilizzare utili medicinali come il viagra o simili per il discorso sessuale, mentre per quello mentale non ho idea di cosa fare.
Cosa mi consigliate?
Quanto è grave la situazione?
Grazie in anticipo.
Nel frattempo ha avuto occasione di farsi visitare da un andrologo per capire se non ci sia una questione ormonale ed anche funzionale?
https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Utente
No, non so mai andato. Mi capita, però, di masturbarmi e non ho alcun problema a farlo, né di erezione e né di eieculazione. Se avessi problemi ormonali / funzionali, non penso che riuscirei.
Ipotizzare cose mettendosi alla prova mentre si fanno pratiche autoerotiche non esclude una condizione funzionale che può presentarsi al momento della penetrazione, incluse anche condizioni di ansia o particolari problematiche emotive che possono essere approfondite da un sessuologo.
Non necessariamente alcuni comportamenti sessuali debbano presuppore la possibilità di un orientamento verso un altro.
L'orientamento sessuale è uno schema mentale, non altro.
Non necessariamente alcuni comportamenti sessuali debbano presuppore la possibilità di un orientamento verso un altro.
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https://wa.me/390698234174
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Utente
La ringrazio dottore. Riguardo invece l'aspetto psichiatrico, cosa dovrei fare?
Oltre a un sessuologo, dovrei consultare anche uno psichiatra?
Oltre a un sessuologo, dovrei consultare anche uno psichiatra?
Intanto va capita la questione sul versante che le ho indicato e poi si potrà valutare il resto.
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Utente
Va bene, grazie dottor Ruggiero. Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 386 visite dal 03/06/2025.
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