Per quanto tempo dovrò continuare ad assumere farmaci?

Buon giorno,sono una donna che da un paio di anni dopo problemi di depressione sono in cura da uno psichiatra,prendo fevarin da 100mg due volte al dì,prima prendevo fevarin due pasticche e mezza al dì più depakin500 due pasticche al dì,per mia volontà ho tolto il depakin lentamente,poi avevo provato a toglire mezza al mattino di fevarin,ma dopo una quindicina di giorni l'ho riassunto perchè non stavo bene,quindi ora suumo solo fevarin due pasticche al giorno.Ho dei colloqui con il medico bimestrali e sinceramente non ci vado nemmeno molto volentieri perchè invece di parlare dei miei problemi mi chiede come mi trovo con i farmaci e mi ha detto che l'unica persona che può decidere di sospendere il trattamento sono io qundo me la sentirò,il punto è che io ho un malessere alteranato a momenti in cui stò meglio quindi non so come comportarmi la mi paura è di ricadere in una forte depressionema allo stesso tempo non voglio dipendere da farmaci,infatti io all'inizio non volevo farmi aiutare proprio per questo motivo essere dipendente da farmaci,io caratterialmente sono molto amsiosa e ho paura sempre che accada qualcosa di brutto, non riesco mai a lasciarmi andare alla felicità perchè ho il terrore che duri poco e sia seguita da qualche brutto evento anche di morte la cosa cdi cui ho più paura ma non per me ma per gli altri,tutto questo è stato scatenato da vari episodi di liti con mio fratello il quale è il maggior responsabile della mia situazione,e di alcune morti improvvise di persone vicine.Io vorrei vivere serenamente ma non ci riesco la notte faccio brutti sogni,non hamo stare in compagnia anzi mi sento a disagio e la mia paura è sempre quella di non essere all'altezza della situazione,ho paura del futuro e non amo le feste,cioè mi piace il natale ma mi mette ansia per quello che potrebbe accadere quindi non moi godo nulla a volte vorrei dormire e svegliarmi tra qualche anno per vedere come sono andate le cose,ma la notte dormo male e faccio sempre ricorrenti sogni faticosi e brutti.Il mio problema più grosso è quello di voler tenere tutto sotto controllo ma so già che non si può,quindi come faccio a sapere quando sarò pronta per sospendere la cura?Scusate per la mia lunga lettera ma vrei bisogno di qualcuno che mi ascolti no che mi dia solo psicofarmaci
Cordiali saluti e Buon Natale a tutti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

il suo trattamento, con la presenza di uno stabilizzatore, potrebbe non essere propriamente un trattamento contro la depressione.

Accerterei prima di tutto la diagnosi, alla quale corrisponde una prognosi e quindi anche una certa durata di trattamento.
Ci sono patologie che richiedono trattamenti per qualche tempo e poi la sospensione, ve ne sono altri che invece richiedono l'assunzione continua di un trattamento farmacologico.

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dopo
Utente
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La ringrazio moltissimo per la Sua disponibilità,la mia perplessità infatti è se io soffro di depressione o di attacchi d'ansia,il fatto della mia continua preoccupazione per tutto e il mio poco stabile umore dovrebbe far pensare credo all'ansia,ma il fatto è che la mia poca voglia spesso di vivere sia collegato a una depressione,ultimamente come può verificare nel mio profilo non sono stata molto bene di salute e purtroppo ne risento anche ora può aver provocato un disagio maggiore,il problema è se il mio psichiatra capisce veramente il mio stato d'animo,non mi chiede esempio come reagisco a fatti che mi danno molta preoccupazione ma mi suggerisce piuttosto di prendere goccie per tranquillizzarmi,se ne ho bisogno a detta di lui,io non le prendo perchè non voglio assumere a vita medicine sopratutto se mi viene proposta a scelta mia.Le faccio un esempio di quello che mi accade quando magari attraverso una telefonata o magari sentendo l'ambulanza vicino casa o semplicemente se sento urlare qualcuno che letica,mi cominciano a tremare le gambe,mi vengono formicolii in tutto il corpo il cuore mi batte a 1000 l'ora e non riesco più a seguire discorsi di altra gente,perdo del tutto la sensibilità sensoriale cioè sono li ma non ci sono.Mio marito dice che ora sto meglio ma il mio sguardo e espressione del viso è molto segnata come se fossi sempre seria e arrabbiata,infatti l'ho notato anche io prima non ero così.
Mi scusi di nuovo per la lunga lettera spero di non averla annoiata
Cordiali saluti e grazie di nuovo
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Utente
Utente
Buon giorno vorrei se possibile un ultimo consiglio,è possibile che la cura che stò facendo da tempo cioè Fevarin 100mg due pasticche al dì mi provochino smania la sera ai piedi quando sono a letto con continui movimenti e fregamenti dei piedi fino a quando non dormo?ultimamente prendo sonno difficilmente e mi sveglio di continuo,faccio atica a riaddormentarmi per pensieri continui di cose che potrebbero accadere,con un continuo strusciamento dei piedi,e un nodo alla gola persistente,cosa potrei fare?
Cordiali saluti e grazie per le Vostre risposte e altre eventuali.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

dovrebbe riparlare con il suo curante.
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Utente
Utente
Lo farò grazie,speravo in un consiglio più vivo,capisco che da lì è difficile cogliere il problema cmq grazie
Cordiali saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Gentile utente,

Si sta ponendo una serie di domande paradossali. Innanzitutto i farmaci non producono dipendenza nel senso che sembra intendere lei. I disturbi decidono se ne abbiamo o meno bisogno e per quanto, in base a cosa i farmaci possono fare sul disturbo, cioè tenerlo in equilibrio o estinguerlo.
La composizione della cura è quella di un disturbo dell'umore non semplicemente depressivo, questo dovrebbe chiarirlo con il suo curante.
Se modifica la cura in maniera autogestita semplicemente confonde le acque, significa che non ha fiducia nel medico e pretende poi di poter capire e interpretare le cose sulla base di suoi preconcetti. Oltretutto dubita che il medico non la stia ad ascoltare. Il lavoro di un medico è quello di ascoltare per poter operare, non di ascoltare a vuoto o per simpatia umana. Un medico può essere rassicurante, disponibile a tempo perso e assecondare i suoi sfoghi, ma non è questo che deve fare nel suo ruolo fondamentalmente, è quello di valutare e applicare soluzioni per i problemi che lei riferisce, non di applicare le soluzioni che lei indica perché la convincono di più.
In particolare dare "solo farmaci" è una cosa che non ha niente di strano limitativo, è che chi ha problemi inerenti la sfera psichica di solito non vede il problema come un problema medico e si aspetta qualcosa di indefinito che però chissà perché è poco dignitoso che consista nel dar solo farmaci. Questo non è un ragionamento in realtà compiuto.
Riparta dalla discussione della diagnosi e delle sue implicazioni con chi la cura.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Forse ha ragione Lei,dovrei parlare con il mio medico più spesso magari non una volta ogni 2 o 3 mesi,forse riuscirei ad uscire o provare ad uscire dal mio problema,forse dovrei fidarmi di più di lui.Peccato che all'inizio avevo un medico donna con la quale riuscivo a parlare meglio,forse è colpa mia,vado poco volentieri dal mio medico e forse per questo ho poca fiducia,forse dovrei parlarle più apertamente invece di fingere di stare meglio come a volte fingo di stare io,dico fingo perchè anche se un miglioramento c'è stato io non stò ancora bene,forse non riuscirò mai a essere serena come vorrei,forse sono io che chiedo l'impossibile,sperando magari di addormentarmi per qualche giorno e svegliarmi spensierata,ma è una illusione mia che possa accadere anche perchè noi tutti cmq vada dobbiamo vivere e riuscire ad affrontare tutti i problemi che il vivere quatidiano ci da,magari pensando a chi stà peggio anche se a volte non serve perchè qundo ti senti giù niente e nulla ti aiuta a affrontare la vita.Io a volte penso che la depressione sia la più brutta malattia che esista perchè ti fa morire piano come un male che non riesci a comandare che non ti fa reagire e vedere le bellezze della vita.Lo sa la mia fortuna quale è?ho una bambina stupenda alla qula mi dedico anima e corpo e un marito che sopporta i miei sbalzi d'umore solo perchè mi ama,quindi è per questo che continuerò a vivere e combattere per la mia felicità
Cordiali saluti e grazie di nuovo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Al posto di recarsi dal medico per sentire quello che lui ha da dirLe (lui o lei, direi che non è un problema importante), preferisce coltivare i suoi ragionamenti sul problema, che poi alla fine si riducono, con tutto rispetto, alle solite due o tre riflessioni che si possono fare da soli. E purtroppo molte persone sono convinte che siano ragionamenti utili per prendere la decisione migliore.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

continuare a rimuginare comunque non le e' utile perche' non porta alla soluzione del suo problema.

Se riuscisse ad affidarsi realmente ad uno specialista potrebbe cercare di ridurre i sintomi che sono maggiormente disfunzionali.

Poi, potra' ridiscutere il tempo di assunzione dei farmaci di cui ha bisogno.
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dopo
Utente
Utente
Grazie cercherò di seguire i Vostri consigli
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