Epilessia, piccolo male

Salve; siamo genitori di un bimbo di 5 anni residiamo nella provincia di Torino e stiamo cercando ulteriori consigli e risposte sulla malattia che gli è stata diagnosticata nell'agosto '06.
Ricapitolando a fine agosto '06 si sono presentate all'improvviso delle assenze della durata di 5-10 sec. in varie fasi della giornata, portato in onspedale è stato sottoposto a degli esami: ECG e risonanza magnetica. Dal primo si è capito che stava soffrendo di una forma epilettica chiamata piccolo male.
Ricoverato sono iniziate le prime cure medicinali con la somministrazione del Depakin, lui pesa 25Kg e siamo arrivati fino alla quantità di 500mg al giorno. Le crisi da circa 25-30 iniziali sono scese solo leggermente e dai primi esami del sangue la quantità di Valproato nel sangue era buona ma l'Ammonio era alto. Si è deciso di provare con un'altro medicinale, lo Zarontin. Inizialmente si è somministrato insieme al Depakin fino alla quantità di 11ml al giorno, anche qui confermato dalla quantità di Etosuccimide nel sangue. Ci è sembrato per quanto riguarda le crisi un netto miglioramento, ci sono state giornate dove le assenze non si notavano, ma il tutto è durato poco. A questo punto si è deciso di eliminare il medicinale che facesse meno effetto e tenere l'altro, quindi abbiamo tolto il Depakin e tenuto lo Zarontin. Si sono fatte varie prove, sulla quantità, sulla somministarzione in più fasi giornaliere oltre che sulle dosi. Il risultato è che attualmente stiamo somministrando solo lo Zarontin 11ml al di e le crisi rimangono a circa 20 al giorno. Il Psichiatra ha indicato la nuova terapia di famaci da provare: il Topamax o Lamictal, ma noi stiamo esitando ad andare avanti nelle prove per la grande paura degli effetti indesiderati che possono provocare all'organismo. Infatti già con questi , alcuni effetti negativi si sono visti figuriamoci con gli altri medicinali che in teoria dovrebbero essere ulteriormente più forti. Ci stiamo chiedendo: ci sono delle cure più sicure invece che prove? Farmaci meno nocivi per quanto rigurda gli effetti indesiderati? Le cure omeopatiche in questo caso funzionano? Esiste la possibilità di esami specifici che riescano ad individuare meglio la probabile causa?
Rimaniamo in attesa di qualche Vs. cordiale risposta, grazie.
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Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 463
Gentile utente,
le consiglio una valutazione con il Prof. Renzo Guerrini (Ospedale Pediatrico Meyer, Firenze), uno dei massimi esperti mondiali in epilettologia infantile.

In merito ai quesiti specifici da Lei posti:
1 e 2. Purtroppo la Medicina è ancora fatta di 'prove', nel senso che non è mai possibile prevedere al 100% l'efficacia o la tollerabilità di nessun farmaco. Questo ovviamente non vuol dire mettere a rischio la salute del paziente, dovendo il medico operare in scienza e coscienza: è vero però che talvolta, pur agendo con la massima prudenza, qualcosa può non funzionare, perchè la 'Scienza Perfetta', checchè se ne dica, ancora (e chi sa se mai) esiste
3. Le cure omeopatiche non servono a niente, in nessuna malattia vera, e non esiste in Letteratura alcun dato scientificamente credibile che ne dimostri l'efficacia. Totalmente sconosciute sono poi le interazioni tra composti omeopatici diversi e tra questi ed i farmaci 'tradizionali'
4. L'epilessia, esclusi alcuni casi specifici (come ad es.° compressioni cerebrali da neoplasie cerebrali benigne o maligne) è una malattia 'idiopatica', ossia di origine ad oggi sostanzialmente sconosciuta. Esiste però il modo di sottotipizzare il tipo specifico di epilessia del quale il bambino è affetto, ed indirizzare perciò al meglio possibile la terapia

Cari saluti ed in bocca al lupo
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

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dopo
Utente
Utente
La rigrazio per La sua risposta, cercheremo di metterci in contatto con il Prof. Indicatoci da Lei. Se posso farLe una domanda:,(modo di sottotipizzare il tipo specifico di epilessia), di quale esame si sta parlando?

Grazie.
Distinti saluti
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

sono sostanzialmente d'accordo con il collega Dr. Presta.
E' necessario introdurre una valida terapia antiepilettica ed una valutazione continua dei sintomi di suo figlio.
Segua i consigli dei medici ai quali decidera' di affidare le cure per suo figlio.
La branca per la valutazione di suo figlio e' la neuropsichiatria infantile e la neurologia. La psichiatria c'entra di meno.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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