Prozac

Salve, vorrei avere un parere circa un farmaco da psichiatra/medico se possibile.

Cerco di riassumere il mio caso brevemente...ho avuto problemi di ansia/panico e un po' di depressione negli ultimi anni (ma diciamo che era soprattutto ansia, forse parlare di depressione è eccessivo).
Poco più di un anno fa ho iniziato ad andare da una psicoterapeuta, che frequento ancora e con la quale mi trovo bene.
In concomitanza con l'inizio della psicoterapia sono stato due volte da uno psichiatra per un aiuto medico.
Lo psichiatra mi ha fatto prendere il prozac (fluoxetina), 1 pastiglia al giorno di 20mg.
Col tempo ha fatto effetto e diciamo che ora sto molto bene.
Con la psicologa vado avanti ma dallo psichiatra non ci sono più stato, sia perchè come persona non mi è piaciuta per niente e anche perchè ovviamente è un costo in più oltre alle sedute di psicoterapia che porto avanti.
Dato che è da un po' di tempo che che sto benone vorrei provare, con il consenso della psicologa, a diminuire il prozac e magari in futuro arrivare a sospenderlo.
La psicologa che vedo ogni 2 settimane non può darmi consigli sul dosaggio (non è psichiatra) quindi volevo un parere esclusivamente sul medicinale per non dover ricorrere anche ad un altro psichiatra.

Come detto al momento prendo una pastiglia da 20 mg ( da 16 mesi circa, io ho 32 anni)...vorrei provare a diminuire molto gradualmente...magari prendendo per qualche settimana 3/4 di pastiglia...poi se vedo che non ho problemi sempre molto lentamente passare a 1/2 pastiglia...così nel giro di qualche mese se tutto va bene provare a farne a meno. Ma vorrei fare tutto molto con calma dato che ho il timore che diminuendo si ripresentino i sintomi...
Va bene come metodo per arrivare graudalmente a sospendere il farmaco in un futuro non troppo lontano?

Grazie molte in anticipo.
[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

occorre fare chiarezza:

- quale è la diagnosi precisa?
- la psicoteapia non è un'alternativa al trattamento psicofarmacologico di per sè; al contrario potrebbe essere un'ottima integrazione; per far ciò è necessario che la psicologa e lo psichiatra si parlino insieme e si coordinino
- la terapia o i suggerimenti sulla stessa on line non è nè auspicabile nè legale

Pertanto il consiglio è:

si faccia rivalutare da uno psichiatra (eventualmente senta un altro parere), meglio se in coordinazione con lo psicoterapeuta.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie, innanzitutto.

Una diagnosi precisa non mi è mai stata data, se per diagnosi si intende dare un nome di una malattia.
La psicologa ha ritenuto (sintetizzo per brevità) che le mie ansie siano state generate da alcune mie insicurezze/insoddisfazioni/preoccupazioni della crescita e su queste lavoriamo negli incontri.
Lei stessa all'inizio mi consigliò uno psichiatra esclusivamente per avere un "aiuto medico" dal momento che l'ansia era arrivata a crearmi parecchi problemi nella vita di tutti i giorni (andare a lavorare, uscire con gli amici, uscire di casa mi era tutto molto difficile).
Lo psichiatra mi ha così consigliato il prozac/fluoxetina caldeggiando vivamente di continuare la psicoterapia.
Da quel momento, visto anche che il farmaco iniziava a fare effetto ho continuato a vedermi ogni due settimane con la psicologa.
Per questo dati i progressi, quando la psicologa mi darà l'ok, vorrei provare a diminuire il farmaco.
E vorrei sapere le modalità...mi rendo conto che parlare con uno psichiatra sarebbe meglio ma con il precedente non ho avuto a pelle buone sensazioni ed inoltre è molto costoso.
Cercarne un altro a prezzi minori non è facile e inoltre dover riassumere tutto in una seduta ad una persona nuova che non mi conosce non è comunque facile e piacevole, aldilà dei costi.
Per uno psichiatra della asl i tempi sono molto dilatati.

Grazie ancora
[#3]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

certamente la psicologa non può valutare l'opportunità o meno di modificare la terapia in corso.

Diversamente proseguire la psicoterapia può essere importante ma è altrettanto importante una valutazione della terapia psicofarmacologica.