Mancanza di concentrazione

Gentilissimo dott., ringrazio anticipatamente per la riposta.
Sin da piccola (adesso ho 21 anni) ho avuto una scarsa concentrazione. Con lo studio non ho mai avuto problemi, ma mi capita, sempre più spesso negli anni, di deconcentrarmi in altre situazioni.
Ad esempio, se una persona mi sta parlando, dopo un pò non l'ascolto più. Ho fatto anni di danza, e a volte non imparavo le coreografie alla velocità di tutte le altre ragazze perchè mi distraevo mentre l'insegnante parlava. Quando ero con altri bambini, e qualcuno ci spiegava le regole di un gioco, io
poi non sapevo come comportarmi durante il gioco perchè ero l'unica che non era stata a sentire.
Appena posso, mi distraggo, penso ad altro e soprattutto passo molto tempo ad immaginare. Quasi in ogni momento della giornata, immagino di essere in un'altro posto, o che ci sia con me una persona che invece non c'è.
Fisicamente, a volte, sento come di avere costantemente sonno (anche per giorni e giorni) e percepisco la realtà in modo ovattato. Se qualcuno mi sta parlando mi deve ripetere la frase per almeno due volte, e divento più lenta, sia nel ragionare che nel muovermi.
Ovviamente non sono sempre così, però mi capitano sempre più spesso giorni o settimane intere in cui mi sento "nel mondo dei sogni" e non riesco proprio a capire da cosa possa essere dovuto.
Sono una studentessa universitaria, ma non ho una vita particolarmente stressante... Può essere qualcosa di genetico? Anche mio fratello gemello da piccolo presentava i miei stessi problemi.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Bisogna consultare uno specialista per verificare che la facile distraibilita' e gli altri disagi che descrive siano imputabili a una patologia e se occorra un intervento terapeutico.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Lei descrive più che altro una distraibilità da pensieri interni, oppure (forse) un meccanismo di controllo eccessivo sulle informazioni in ingresso che interferisce con il loro assorbimento automatico, cioè senza la parte riflessiva (conversazioni, istruzioni da eseguire etc).
Per verificare questi parametri può se crede farsi valutare da uno specialista psichiatra/neuropsichiatra, innanzitutto con un inquadramento generale.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Ringrazio entrambi per i consigli.