Autostima a terra

Grazie a chi leggerà....provo a elencare quà sotto i sintomi in cui mi riconosco. Sono sempre stato così da quando ero molto giovane.

- Fisicamente sono magro e ho un dorso curvo. Odio il mio corpo, in particolare dal collo in giù, mi fa schifo e mi vedo brutto la maggior parte del tempo
- Il mio umore è di solito mediamente depresso, con sbalzi frequenti e veloci sia in positivo che in negativo, tuttavia la situazione tende sempre ad assestarsi su quella che chiamerei una leggera o media depressione
- Non ho mai avuto una ragazza
- Non ho amici (almeno nel senso stretto del termine)
- Ho un'autostima bassa in generale, ma anche questo punto è soggetto a sbalzi soprattutto negativi, a partire dal quel valore
- Ansia sociale generalizzata, con particolare riguardo per le donne
- Studio con molta difficoltà
- Ho la sensazione di non piacere agli altri, di essere indesiderato o un problema

La situazione è statica o cronica da molto tempo, da quando facevo le scuole medie. Non ho mai preso farmaci, ho fatto solo un paio di psicoterapie di cui una ad indirizzo cognitivo-comportamentale (4 mesi) che tuttavia non hanno cambiato la situazione. Vorrei chiedervi se dei farmaci possono dare un contributo significativo alla situazione, magari una svolta... e quindi se è il caso di rivolgermi ad uno psichiatra. Grazie!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

sta meditando la soluzione adatta alla sua situazione.

Faccia al più presto una visita psichiatrica.

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Dr. Gabriele Tonelli Psichiatra, Psicoterapeuta, Perfezionato in medicine non convenzionali, Neuropsichiatra infantile 326 11
Gentile Utente i farmaci hanno un'efficacia di tipo sintomatico ed una di tipo biochinimo. La prima si riferisce agli effetti che la molecola (serotonina, noradrenalina, dopamina, glutatione) su cui i farmaci esercitano la propria azione ha nell'organo cervello; l'altra alle modificazioni ormonali, antiinfiammatorie, che gli antidepressivi esercitano. Le prime azioni sono funzionali a ridurre la sintomatologia ansiosa, i sintomi somatici, le alterazioni del sonno dell'appetito ecc. Le seconde a migliorare la "salute" della cellula nervosa, quindi la sua "plasticità". In funzione di questo l'associazione tra un trattamento farmacologico ed una psicoterapia si traduce molto spesso in una strategia più vantaggiosa di una psicoterapia da sola.

cordiali saluti

Dott. Gabriele Tonelli
Psicoterapeuta,Master in Psicopatologia e Scienze Forensi,Segr.Redazione PsychiatryOnline It,Medico di Categoria. C.T.U.