Comportamenti anomali

Buongiorno,sono una madre di una bimba di 22 mesi,gravidanza a termine,parto naturale con epidurale,apgar 9/10,bimba a detta di tutti solare,molto affettuosa,troppo direi,contatto visivo sempre presente,come il contatto fisico,sorriso stampato in faccia,il problema è che non parla,ha cominciato a lallare a 5 mesi,e tanto,poi blocco e da qualche giorno sembra sforzarsi di parlare senza risultato (dice solo ma ma pa pa)o fa discorsi incomprensibili..raramente indica col dito ciò che le interessa,ad esempio il biberon se ci arriva lo prende da sola,altrimenti mi guarda o mi dirige verso l oggetto o piange.si diverte e ride quando vede i bimbi,o cartoni animati che le piacciono,cerca il contatto, accarezza o abbraccia le persone,al parco è un tornado,corre,su e giù sull altalena,le piacciono molto le giostrine e le casette dei bambini,interagisce bene con gli estranei,scherza e sorride,(un pò capricciosa)le vuole tutte vinte,se qualcuno la prende per mano,va tranquillamente,quando non vede sua mamma e papà per qualche ora,al ritorno gioisce(non sempre)si gira quando la chiamo(tranne se impegnata),capisce abbastanza,se le chiedo di portarmi qualcosa,lo fa,ci imita (ad esempio,fa finta di pulire i vetri o spolverare o mettersi la crema solare o parlare al telefono)con i giochi si stufa parecchio devo dire,ultimamente (non lo faceva più)mette dinuovo le cose in bocca o le mani (i denti non li ha tutti),ultimamente è un pò aggressiva con noi,mai verso se stessa,contesto familiare molto sereno,io e il padre ci amiamo tanto,in casa c è un clima di grande affetto,unica pecca viviamo in città,non abbiamo neanche un parente,con amici ci si vede poco per via del lavoro(orari che non coincidono),non frequenta il nido(cosa che voglio faccia al più presto)la mattina la passa con il papà,il pomeriggio con me..ne ho parlato con il pediatra, mi ha detto di non preoccuparmi eccessivamente,e se voglio stare più tranquilla senza fretta prenotare una visita otorinolarigoiatrica e neuropsichiatrica infantile..l idea mi demoralizza,in questi giorni sono depressa e penso al peggio,visto che in famiglia ho un caso di autismo..potrebbe trattarsi dello stesso fantasma??La prego,mi risponda,so che è difficile fare una diagnosi on line..ma cosa devo aspettarmi??La ringrazio infinitamente e le porgo i miei più sinceri saluti
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
Non e' chiaro quali siano i comportamenti che lei ritiene anomali. Il fatto che il pediatra abbia minimizzato dovrebbe tranquillizzarla. Poiché in tema di bambini e' meglio una visita inutile in più che una necessaria in meno, potrà successivamente rivolgersi agli specialisti che le sono stati indicati.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile dottore,la ringrazio per la sua celere risposta,i comportamenti che ritengo anomali,sono il non parlare,l indicare poco con il dito,il fatto che mi prenda la mano e mi diriga verso gli oggetti che le interessano e il fatto che a volte sia troppo vivace e troppo espansiva.e ultimamente anche il fatto che non vuole la sostituzione di un biberon che deve essere sempre quello o sempre lo stesso ciuccio..ho un presentimento..Grazie infinite
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
lasci perdere i presentimenti, e approfondisca come indicato dal pediatra.
Cordiali saluti
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile signora, la descrizione che lei fa di sua figlia è assolutamente normale per l'età che ha, e ci sono molti bambini che iniziano a parlare solo a due anni o dopo, senza per questo avere alcuna malattia o problema. E' probabile che lei, mamma, sia rimasta vittima del diffuso terrore dello 'Spettro' autistico, un fantasma, come dice lei, che toglie i sonni a molti genitori in questo periodo, perchè viene molto pubblicizzato dovunque. Si goda sua figlia, senza badare ai fantasmi, e dia retta al suo pediatra.
Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentilissimo Dr Benedetti,Le sono grata per aver preso in considerazione la mia preoccupazione,i tempi visita sono molto lunghi qui in provincia di Milano,il pediatra mi ha detto di non aver fretta,più passano i giorni però e più non riesco a tranquillizzarmi..mio marito,infatti,dice che facciamo bene a chiedere un consulto,(lui è molto sereno,devo dire)ma di non stare lì a controllare qualsiasi cosa faccia la bimba,oppure andare in panico se per un secondo la vedo in punta di piedi o se alle mie continue richieste di indicarmi qualcosa non lo fa...a proposito di questo,vorrei rivolgerle un quesito:ai bimbi,è necessario,insegnare l indicare con il dito??io,sinceramente prima di leggere notizie sull autismo non ci avevo mai pensato e non ho mai sin dai primi mesi fatto vedere come si fa..l altro giorno le ho indicato la luce e la casa dove abitiamo e lei ora alle mie richieste dov è la luce o casa di Miriam indica correttamente,ma per sue esigenze non lo fa,anche se ha una mimica e un modo di porsi tal da farsi capire..è possibile che siano i pochi stimoli?non frequentando asilo o amichetti?al parco si avvicina agli altri bimbi e mi guarda sorridendo quando li tocca o le dicono di non prendere i loro giochi..a volte però soprattutto in casa sembra annoiata..sfoglia libricini,scarabocchia la lavagnetta,lancia e tira la palla,con le chiavi cerca tutte le serrature possibili,guarda un cartone animato che la fa impazzire di gioia e mi guarda come se volesse condividere tale gioia,infatti io le sorrido sempre,poi dopo un pò si stufa e corre per casa o sale e scende dal divano..a volte mi prende la mano e mi dirige verso la porta..quando le dico andiamo a letto ,lei mi prende la mano e insieme ci dirigiamo in camera,non vuole dormire nel suo letto,ma con noi,durante la notte se per caso cerchiamo di spostarla,appena si sente sollevata piange..comunque documentandomi su internet,pur sapendo che è sbagliato,leggo che l autismo è un fenomeno molto diffuso negli ultimi anni e soprattutto genetico..e la prima cosa che deve allarmare i genitori è appunto l assenza di linguaggio e che se uno dei genitori sente qualcosa che non va,normalmente ha una giusta intuizione...sono preoccupata,in questi giorni,svolgo le mie faccende come un automa,in silenzio a volte piango e non vedo l ora che arrivi sera per andare a dormire...Grazie,in anticipo.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Credo proprio che lei, come altre mamme, sia caduta nella trappola delle notizie sull'autismo, e che invece che la sua bambina lei ora veda quasi solo le sue paure. La psicosi dell'autismo purtroppo non accenna a finire, ma le notizie come quelle che lei riferisce sono assolutamente non attendibili. Fino a prova contraria la vostra bimba sembra senza particolari problemi, a parte un comune ritardo di linguaggio, ma senza gli aspetti di isolamento, evitamento e ricerca di autoipnotizzazione che caratterizza i bambini veramente con autismo. Il parlare, l'indicare, il comunicare, ecc non sono cose che si insegnano, ma che i bambini imparano spontaneamente, da sè. Non hanno bisogno di stimoli particolari, semmai di non essere ostacolati. Il rischio è che in questo momento l'ansia degli adulti e forse la loro urgenza di insegnare e avere risposte sia il vero ostacolo. E la psicosi dell'autismo rischia di danneggiare bambini e famiglie.
Cerchi di tranquillizzarsi e giustamente, come mi sembra faccia suo marito, guardi la bambina 'intera' come persona, e non le sue 'prestazioni'.
Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
GENTILE DR BENEDETTI CERCHERO' DI SEGUIRE IL SUO CONSIGLIO,ALMENO FINO AL CONSULTO CON IL NEUROPSICHIATRA,E GUARDERO' MIA FIGLIA INTERA E NON ATTRAVERSO IL VELO DELLE MIE PAURE..NON RIESCO A CAPIRE,PERO' COME MAI VI E' UNA PSICOSI DELL AUTISMO E UN DIFFUSO TERRORE DELLO SPETTRO AUTISTICO?DAL MOMENTO CHE STATISTICAMENTE LEGGO SIA POCO DIFFUSO,MA NEGLI ULTIMI ANNI MOLTO PIù IN ESPANSIONE RISPETTO A PRIMA...ADDIRITTURA FENOMENO DIRETTAMENTE PROPORZIONALE ALL AUMENTO DI NEONATI VACCINATI CONTRO PAROTITE ROSOLIA MORBILLO..(IO NON VOGLIO PENSARE A QUESTO,SAREBBE SCONCERTANTE)C' è MOLTA CONFUSIONE,ANCHE SUI SINTOMI,IN ALCUNI SITI LA DESCRIZIONE DI COMPORTAMENTI CHE A ME SEMBREREBBERO FISIOLOGICI A VOLTE NASCONDONO IL FANTASMA..,HO LETTO LA STORIA DI UNA MAMMA DI UN BAMBINO CHE SEMBRAVA ASSOLUTAMENTE NORMALE E INVECE GLI AVEVANO DIAGNOSTICATO DISTURBI DA SPETTRO AUTISTICO..A QUESTO PUNTO,PENSO CHE SPESSO "IGNORARE",SIA UNA FORTUNA,MI RIFERISCO AI NOSTRI NONNI O MAMME AD ESEMPIO CHE SOFFRIVANO SOLO SU DATI DI FATTO E NON PER AVER LETTO IN INTERNET DETERMINATE INFORMAZIONI....E POI IN CONCLUSIONE MI DICO:"E ANCHE SE LA TUA PSICOSI FOSSE FONDATA,COSA DOVRESTI FARE?"NULLA,SOLO AMARE TUA FIGLIA...GRAZIE
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Scusi Dr,(ho dimenticato),ma in cosa consiste una visita neuropsichiatrica infantile su un bambina così piccola (22 mesi)che dubito possa collaborare.?...saranno immagino solo domande rivolte ai genitori?o anche in mancanza di collaborazione,comunque si riescono a vedere anomalie nel caso ci fossero.grazie infinite ancora,sinceri saluti.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Le sue considerazioni sull'eccesso di informazioni sono condivisibili. Inoltre oggi anche nel campo medico prevale una scienza-spettacolo che mira solo alla pubblicità e alla propaganda, e gli effetti sono questi, fra gli altri.
Una 'visita puo' essere molte cose, a seconda di chi la fa: io mi limito, in un'ottica clinica, ad osservare il comportamento del bambino, le sue interazioni con i genitori e con me, e le risposte dei genitori. Le garantisco che in una seduta di un'ora si vedono una quantità di cose. Oggi però, nell'ottica ipertecnologica dominante, molto spesso vengono proposte batterie di test e liste di comportamenti e di sintomi sulla base dei quali, in percentuale, viene poi data la risposta. In questo modo le diagnosi di autismo sono aumentate in modo esponenziale, tanto da ar parlare di epidemia.
Al momento però non c'è alcun dato attendibile che confermi l'aumento dei casi, e tanto meno l'influenza di vaccini o altri tosssici o allergie alimentari, ecc, che pur vanno per la maggiore, con le relative terapie.
Il consiglio è di guardare con i propri occhi e pensare con la propria mente...
cordialmente
dr GBenedetti
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Buonasera Dr Benedetti,volevo aggiornarla sulla situazione di mia figlia.
La bimba ha compiuto 2 anni questo mese,Le avevo scritto che fino a un mese e mezzo fa non indicava..poi da un giorno all altro ha cominciato a indicare qualsiasi cosa,adesso a qualsiasi richiesta dov'è??' lei indica o usa il dito per far capire ciò che desidera,prima comunicava benissimo con lo sguardo e comunque continua a farlo,il suo linguaggio è davvero compromesso..dice chiaro solo papà e noto che a volte sembra chiamarlo...da qualche giorno indica o mi porta la palla e dice "a pai"torniamo a casa e dice "a cai"vede il mare e dice "a mae o mai",oggi ha indicato la coca cola e ha detto cacai..e poi si rivolge a noi o in generale alle persone che incontra e le rivolgono domande,facendo discorsi incomprensibili,e parla,parla...e sentirla mi fa piangere il cuore...non ha ancora eseguito visita otorinolaringoiatrica per un errore sull impegnativa,però sono riuscita a fare comunque un colloquio con una neuropsichiatra infantile che ha valutato la bimba nel suo studio,le riporto la relazione :"Non si riscontrano dismorfismi,buona la motricità globale e segmentaria,modesto quadro ipotonico e ipereflessico(termine che non riesco a leggere bene).E' presente instabilità psicomotoria evidente e un ritardo di evoluzione del linguaggio(ha parlato di disturbo espressivo)Non rilevo note autistiche(mi ha detto di togliermelo assolutamente dalla testa appena ha visto la bimba).Ritengo necessaria una valutazione dello sviluppo intellettivo(anche se ha detto che capisce quello che le si dice ed esegue i comandi)e una visita c/o il servizio per i disturbi del linguaggio.Nel frattempo si consiglia inserimento in comunità infantile e trattamento riabilitativo di psicomotricità a versante relazionale..Vorrei fare una precisazione a riguardo,la bimba quando ha fatto la visita praticamente dormiva,abbiamo aspettato infatti la dottoressa per 3 ore in sala d attesa,causa blocco traffico,dopo un ora di mezzi pubblici.."Il modesto quadro ipotonico "è stato definito un pò esagerato dal mio pediatra..infatti io la vedo bene sotto l aspetto motorio,a parte un pò di intabilità quando è stanca e nervosa...la mia domanda è:"ma dalla relazione non è chiara la diagnosi di autismo?secondo me si...anche se la neuropsichiatra dice che mi sono fissata..non capisco più niente...grazie,in anticipo e mi scusi per lo sfogo...cordiali saluti
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
No, signora, la relazione esclude chiaramente l'autismo. Parla di ritardo del linguaggio (sul versante 'espressivo', 'perchè su quello ricettivo, cioè sulla comprensione, sembra a posto), cosa abbastanza comune e non preoccupante. Forse la lunga attesa e la stanchezza giustificano l'"instabilità psicomotoria" che la npi ha rilevato, cioè immagino l'irrequietezza che aveva la bambina, mentre i muscoli e i riflessi (ipotonia e iperriflessia) non significano nulla, a meno che la bambina non abbia difficoltà motorie o non abbia avuto un ritardo nello sviluppo motorio.
Da quello che dice mi sembra che la bambina dica molte parole, ma pronunciandole ancora in modo incomprensibile. E' una fase che passano tutti i bambini, imparando la lingua che sentono nell'ambiente e che all'inizio imitano e ripetono con molte imperfezioni di pronuncia. Chi la supera più rapidamente, chi meno, ma direi che all'età di 23 o 24 mesi non c'è da allarmarsi. Può essere utile frequentare l'asilo o il nido con bambini della sua età.
Quanto alle indicazioni solito io seguo l'evoluzione dei bambini senza indicare interventi di sorta, perchè di solito progrediscono per conto loro, se non ci sono carenze e ostacoli ambientali, ma ovviamente senta il parere del pediatra.
Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile Dr,La ringrazio ovviamente per la Sua cortese risposta,ho prenotato una visita presso il centro indicatomi dalla npi,anche se il mio timore è che sottopongano la bimba a esami strumentali e analisi varie..,la mia domanda è:"perchè normalmente i bambini cominciano a indicare tra i 12 e i 15 mesi e mia figlia ha cominciato a 23 da un giorno all altro?il pediatra una volta mi ha risposto che probabilmente si tratta di un lieve ritardo dello sviluppo globale,una ipotesi che ho sempre ignorantemente valutato anch'io,e se così fosse potrà mai recuperare?con una adeguata terapia si potranno avere dei buoni risultati o sarà sempre indietro rispetto ai suoi coetanei con la conseguenza di futuri disturbi nell apprendimento?
Sinceramente quando la npi mi ha consegnato la relazione che ho letto dopo...non ho parlato per 2 giorni,mi è sembrata da subito grave la situazione e tuttora dopo aver elaborato il tutto faccio fatica a rasserenarmi,poi guardo mia figlia e noto ogni giorno dei piccoli progressi,nuove paroline dette a metà o il suo parlarmi di continuo anche se non si capisce nulla,il suo indicare per tutto il giorno le cose e nominarle a modo suo,la sua costanza nei giochi(prima con un gioco ci passava al massimo 2 minuti)ora ad esempio con le costruzioni si mette lì e fa torri alte che tutta orgogliosa mi porta a farmi vedere..la sua attenzione quando le faccio vedere qualcosa è molto migliorata dalla visita,ad esempio le piace guardare i disegni che faccio sulla lavagna e sta lì con me per un tempo discreto,prima invece si annoiava molto in casa,.sembra che adesso sappia "più cosa fare"(scusi il gioco di parole) pare aver acquisito una migliore gestione del suo" tempo", e una maggiore concentrazione...non so se sono riuscita a spiegarmi...Grazie infinite ancora,cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
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P.S. perdoni gli errori nella trascrizione ,rileggendo ce ne sono molti...scusi
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile signora, temo che al punto in cui è arrivata io possa dire ben poco ancora. Lei mi sembra un po' caduta in un'ansia incontenibile da un sito internet.
Le consiglierei di condividere le sue preoccupazioni con suo marito e con il pediatra, e sentire il loro parere.
Ma non abbia fretta di fare 'accertamenti', cerchi di pazientare e di resistere: non saranno gli accertamenti clinici a tranquillizzarla, sarà lo sviluppo di sua figlia, verosimilmente, a farlo, se le lascia il tempo.
Ma poi ci saranno altre ansie, per le mamme non è mai finita, ed è bene attrezzarsi per resistere....
Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile Dr Benedetti,Lei dice che non saranno gli accertamenti clinici a tranquillizzarmi,ma è proprio lo sviluppo di mia figlia che mi preoccupa.
Ieri siamo stati dal foniatra il quale ha diagnosticato un ritardo semplice di linguaggio con le seguenti note:"non problemi uditivi,non ritardi motori,buone capacità grafiche(dice che disegna cerchi chiusi come un bambino di 3 anni)non si evidenziano ritardi cognitivi,concordo con intervento di psicomotricità e inserimento in comunità infantile + visita audiometrica.
il tutto si è svolto in una decina di minuti,ha semplicemente osservato la bimba e interagito con lei,parlandomi frettolosamnte di un ritardo semplice di linguaggio borderline..(cioè non è chiaro se recuperabile spontaneamente o con terapia)..cosa significa?ho dimenticato vista "la fretta" di chiedere:"ma è normale la gergolalia della bambina?a 2 anni non è atipico?secondo Lei Dr Benedetti è giusto dire alla bimba che non la si capisce quando fa discorsi incomprensibili?vedo che ci rimane un pò male e se ne va..non so come comportarmi,io credo invece che ci sia bisogno di un intervento mirato,perchè anche i bambini la allontanano e ridono quando parla..io da madre vorrei fare il possibile perchè non venga isolata e possa avere un linguaggio adeguato dal momento che ha un forte desiderio e bisogno di comunicare ma è in notevole difficoltà...capisco perfettamente come la pensa,ma mi creda io ci sto male sul serio(mio marito,anche, lui è ottimista di natura è l equilibrio fatta persona,ma dentro so che è preoccupato) e non solo per un discorso di apprensione esagerata,ma sento che c è qualcosa che non va...Mi scusi ancora,cordiali saluti
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
gentile signora, anche il foniatra quindi concorda per un semplice ritardo del linguaggio ed esclude altre patologie di sua competenza.
Dove ha preso il termine 'gergolalia''? Non mi sembra certo da mamma...
Temo che lei signora sia presa da ansie ingiustificate sulla sua piccola, e le consiglerei di nuovo di condividerle con suo marito e con il pediatra. Rischia altrimenti di non seguire sua figlia ma le sue ansie, moltiplicando le visite e gli specialisti in modo ingiustificato, come qualche volta capita di vedere. A volte troppi esami danneggiano i bambini. Prima o poi può scapparci un 'indidente', se si cominciano a fare anche esami più invasivi. Non sarebbe il primo caso.

Mi sembra che tutti i medici da lei interpellati hanno escluso disturbi particolari. Il ritardo semplice del linguaggio a due anni non è assolutamente raro e generalmente non dà problemi. Penso che possa aspettare l'evoluzione della bimba.

Cordialmente
drGBenedetti
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile Dr,ovviamente sempre La ringrazio per le Sue cortesi risposte.
Lei mi consiglia di condividere le mie ansie con mio marito,ne parliamo tanto,lui non ha mai pensato al discorso autismo a differenza mia,anche se probabilmente le mie paure sono dovute al fatto di avere un fratello con autismo e aver vissuto un infanzia e adolescenza nel buio..perchè così è stato nella mia famiglia quando è arrivata la diagnosi...essendo "la più grande"ho dovuto accettare il fatto che da quel momento "il figlio"è diventato solo lui(nutrito giorno per giorno da un rapporto simbiotico malato con mia madre,dal quale siamo stati lasciati fuori tutti)io,in particolare son diventata" quella" che non aveva problemi quindi potevo "andare" da sola..io sono l amica di famiglia che si chiama saltuariamente per dovere,ma nulla di più..mio fratello fino ai tre anni,era un bambino normalissimo,un linguaggio adeguato che non è mai regredito,poi sono cominciati tutti i comportamenti che ad oggi a 27 anni nonostante i farmaci e trattamento psichiatrico peggiorano sempre di più...mia mamma non mi ha mai dato ascolto quando mi sono proposta varie volte di aiutarla,di trovare qui a Milano un centro,di raggiungermi e provare a cercare insieme un alternativa perchè si possa migliorare la qualità di vita.del ragazzo..lei risponde"tanto puoi andare dove vuoi,ormai è questo,non puoi farci niente.."lasciamo stare,non ho parole...
Comunque tornando al discorso del ritardo semplice di linguaggio,in questo con il mio compagno siamo daccordo è cioè pensiamo che la bambina abbia un disturbo del linguaggio,(che è molto più serio),infatti la npi ci ha indirizzato presso un centro per i disturbi del linguaggio..il foniatra,devo dire la verità,a entrambi ha lasciato basiti,perchè l ha vista solo scarsi 10 minuti e ha fatto delle considerazioni un pò ottimistiche tipo:"sa i colori" solo perchè per coincidenza e le garantisco solo per quello ha preso una penna rossa proprio nel momento in cui il medico ha nominato il colore rosso,ma la bambina aveva già scelto la penna..le assicuro che mia figlia non riconosce i colori..noi,non abbiamo assolutamente intenzione di sottoporla a visite e controlli vari,vogliamo solo fidarci di qualcuno che sappia individuare bene e precocemente i segnali del disturbo e aiutarci ad intraprendere la giusta terapia..il pediatra,non dice moto,ha capito che siamo persone attente,amiamo più di qualunque altra cosa la bimba e si fida del nostro istinto...La ringrazio ancora,cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
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P.S. inoltre il foniatra,durante la visita non ha fatto altro che ripeterci che la bimba è bellissima,bellissima.(ma cosa m'importa!!parliamo del linguaggio)e l ha riempita di baci..ma le sembra normale??? a noi,no
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Ora capisco di più le sue ansie. E capisco che passeranno solo fra uno due anni, almeno quelle di 'autismo'.


Ma starei attento che le ansie non rovinino l'ambiente .
Per la sua bimba direi che a due anni si può parlare forse di ritardo del linguaggio, che non è una patologia, e non di altro - in base a quello che ha descritto.
'Disturbo del linguaggio' è un'espressione molto più medicalizzata che però non significa nulla e contiene di tutto e odora di 'patologia' senza però sapere di niente. Piace molto agli attuali esperti paludati,(deriva dalle classificazioni alla moda negli ultimi anni) ma a me sembra, sulla base della mia esperienza quasi quarantennale, che sia solo tanto fumo, intossicante anche, ma poco arrosto..
Ci sono bambini che parlano a tre anni e anche dopo; ci sono bambini - rari - che non parlano mai, senza essere autistici nè con ritardo mentale. E questi non li smuove nè la logopedia nè la psicomotricità nè altro.
Gli altri imparano dalle esperienze, se hanno un ambiente parlante e comunicante intorno a loro, non troppo carico d'ansia. Per questo potrebbe essere utile metterla qualche ora al nido, per avere esperienza con altri bambini e ambienti diversi, e per abituarsi gradatamente al distacco, che è un'esperienza a volte difficile ma necessaria per lo sviluppo, da attuare con attenzione e sensibilità. Per fare interventi diretti individuali (logopedici o psicomotori o altro) è troppo presto e sicuramente gli effetti collaterali negativi a mio avviso sarebbero superiori a quelli 'positivi', che comunque non possono essere distinti dall'apprendimento spontaneo che ci sarebbe stato comunque.

Sono d'accordo con lei che una visita troppo breve e piena di smancerie dà poco affidamento. E comunque non è il foniatra lo specialista di riferimento, a mio parere, perchè il linguaggio è solo un aspetto di tutto lo sviluppo psicologico, ed è competenza quindi di npi o psicologi dell'età evolutiva, i quali però spesso non hanno specifica esperienza e 'delegano' alle logopediste, perdendo di vista, a mio parere, l'aspetto globale del bambino nello sviluppo e rinunciando e lasciando sguarnito, a mio parere, un campo così importante.

Potrebbe essere utile invece una consulenza rivolta a tutta la famiglia, per valutare eventuali 'ostacoli' nell'organizzazione e nelle interazioni, che si possono ripercuotere sulle comunicazioni e sull'apprendimento del linguaggio, e favorire invece le risorse migliori.
Cordialmente

PS: Per gli autistici adulti ho sentito parlare molto bene di questa struttura: http://www.superando.it/content/view/2337/120/
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile Dr Benedetti,volevo aggiornarla sulla situazione di mia figlia che ora ha 31 mesi.Ha cominciato,su consiglio della npi, psicomotricità una volta a settimana,il linguaggio si evolve ma sempre in maniera incomprensibile,formula addirittura frasi di 3 o 4 parole,ma la capiamo solo noi genitori...ad esempio viene e mi dice:"mammà,vè,cummè a cacà,il pà"..traduzione:" mamma,vieni con me a giocare con il puzzle..come vede la situazione non è semplice.
La npi ha escluso altre patologie di tipo pschiatrico,neurologico,ecc,ecc..ma è evidente una leggera labilità di attenzione(comunque attribuibile all età,anche se migliora di giorno in giorno sotto questo aspetto)e una instabilità motoria,secondo me caratteriale(ne vedo diversi bambini in giro un pò irrequieti),a Settembre comincerà la scuola materna e la dottoressa ha ritenuto opportuna la richiesta di insegnante di sostegno per pochissime ore a settimana..anche se da ignorante quale sono in materia, avrei preferito un eventuale richiesta dopo l inserimento in asilo magari a Gennaio/Febbraio perchè penso di darle un marchio che avrei voluto evitare e poi perchè anche per le insegnanti stesse, un conto è conoscere una bambina e farsi un'idea,un conto è vedersela arrivare con la relazione che le riporto:
DIAGNOSI CLINICA: disturbo specifico di linguaggio espressivo
COGNITIVA: lieve ritardo di sviluppo determinato soprattutto dalle dificoltà linguistiche.
Nella norma le abilità motorie e percettive.modesta difficoltà di integrazione delle competenze.
AFFETTIVO-RELAZIONALE: buone le competenze di interazione sociale,se sostenuta nell'ambito di una relazione individualizzata,si rileva altrimenti instabilità psicomotoria.Non significative difficoltà comportamentali.
COMUNICAZIONE:evidente ritardo del linguaggio espressivo,con vocabolario limitato a pochi vocaboli,spesso con marcate difficoltà di pronuncia,che li rendono poco comprensibili.Ottima l'intenzionalità comunicativa in parte affidata ai gesti.
SENSORIALE: niente di patologico
MOTORIO-PRASSICA:competenze motorie globali e fini complessivamente adeguate.lieve instabilità psicomotoria.
NEUROPSICOLOGICA:attenzione labile,memoria visiva buona,verbale non valutabile.Buona l'organizzazione spaziale.
AUTONOMIA: l'autonomia personale è adeguata all'età.
l'autonomia sociale è limitata dalle difficoltà linguistiche.
Che dire...da genitori stiamo facendo di tutto,la bimba infatti è serena...ha una vitalità incredibile,è curiosa,si entusiasma per tutto,è allegra,le piace giocare con noi,le piace fare psicomotricità(ci va volentieri),ovunque ci siano novità lei vuole partecipare..ma perchè il suo linguaggio è questo??possono esserci danni neurologici?nessuno mi ha parlato di Tac,risonanze,ecc,ecc...cosa devo fare??La ringrazio anticipatamente per la sua gentilezza e disponibilità.
Cordiali saluti.
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
La conclusione diagnostica dalle note riportate a mio parere dovrebbe essere: "nessuna patologia" e conseguentemente "nessun intervento".
Quanto riportato infatti a me sembra rientrare nei limiti di norma, nella variabilità normale di ogni bambino. Come ogni viaggio, anche lo sviluppo infantile ha tappe più veloci e altre più lente, non uguali per tutti, perchè le strade sono diverse per ciascuno.
Dagli esempi fatti la bimba ha una buona intenzionalità comunicativa, una buona comprensione, le manca solo un po' di allenamento all'uso dei vocaboli della lingua. Allenamento che è una fase normale che non richiede interventi speciali. Più che allenamento, forse, è la full immersion nella lingua parlata, stando sul luogo, rispetto al 'corso di inglese' fatto a parte...
A due anni e mezzo gli interventi, se non assolutamente necessari, sono secondo me dannosi, perchè gli effetti collaterali negativi ci sono e quelli positivi forse sono inutili perchè i progressi potrebbero essere spontanei.
L'insegnante di sostegno a scuola comporta una diagnosi di handicap secondo la legge 104. Non mi pare proprio che la bimba ne abbia i 'requisiti'.
Mi spiace contraddire dei colleghi, per di più a distanza, ma purtroppo mi capita sempre più sovente. Sarò io che sono 'fuori linea', probabilmente...
Cordialità,
[#22]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile Dr Benedetti,non finirò mai di ringraziarla per le sue risposte....Io sono daccordo con la sua idea dei non requisiti per il sostegno,anche la direttrice della scuola materna a cui ho consegnato la richiesta si è stupita,osservando la bimba e relazionando con lei stamattina mi ha detto che le sembra alquanto "strano"..perchè a parte una evoluzione linguistica effettivamente al di sotto della sua età anagrafica non vede altro...anzi mi ha detto:"signora,qui se ne vedono di tutti i colori,ad averne alunne così"...non ha idea di quanti bambini con problemi veramente seri non hanno sostegno e le mamme quando faccio presente le difficoltà dei loro figli non vogliono VEDERE, le faccio i complimenti per la sua attenzione e la volontà di mettere a disposizione della piccola tutti gli strumenti possibili.."
A questo punto,mi creda sono confusa...cosa dovevo fare quando mi sono accorta delle sue difficoltà linguistiche?
Io ho agito in funzione del cosiddetto "intervento precoce" per la paura che rimanga troppo indietro,vedo al parco che gli amichetti non la capiscono e la allontanano,a volte cercano di evitarla quando si avvicina ( non riuscendo ad esprimersi ha un approccio più "corporeo",per esempio se un bimbo ha una maglia di Titti un cartone animato che a lei piace,gli va incontro indica la figura magari toccandolo esclamando Tittììì e mi guarda come se volesse dire:"mamma guarda la maglia di Titti"e questo spesso infastidisce molto..per cui immagino in un contesto più ampio come l'asilo) ... se potessi andrei in capo al mondo pur di non vederla un giorno triste perchè incompresa,pur di non vedere minata la sua autostima...mi creda,è vero che ci sono problemi molto gravi nella vita..ma quando ho chiesto se un disturbo specifico di linguaggio espressivo ha una prognosi favorevole,mi è stato risposto che non si sa..che non è un disturbo gravissimo ma neanche da prendere sottogamba...e di intervenire il prima possibile...e da mamma non sai come muoverti...non riesci a trovare il giusto equilibrio tra preoccupazione eccessiva e grande ottimismo...ti affidi a chi ne sa più di te..pensi :"ok va bene,lavoriamo anche a pagamento,pechè per la logopedia con la ASL c'è un'attesa di 2 anni...cosa deve fare una mamma?
Cordiali Saluti
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile signora: non si può fare una prognosi per il "disturbo specifico di linguaggio" perchè non è una malattia, con la sua prognosi più o meno valutabile, ma una semplice terminologia classificatoria con cui è stata chiamata la condizione di bambini che DOPO I TRE ANNI manifestano ancora difficoltà nell'apprendimento del linguaggio. L'aggettivo "specifico" è stato usato - con un effetto ingannevole secondo me - per dire che è "senza cause conosciute", perchè se invece un bambino non ha linguaggio per cause note (lesione cerebrale, deficit genetico, Ritardo Mentale), la sua difficoltà di linguaggio non è 'specifica'. Dicevo 'ingannevole' perchè invece dà l'impressione che sia una malattia vera e propria, di cui poter fare diagnosi e prognosi come per le altre malattie.
(stesso inganno, fra l'altro, è fatto a proposito dei Disturbi SPECIFICI di Apprendimento, come dislessia, ecc, inganno che è diventato norma di Legge, con questo parlamento...
)La confusione che tutto ciò ha determinatoe determina è grande ed anche la pletora di interventi 'terapeutici' più o meno 'precoci' e giustificati. Per una malattia inesistente rimedi di cui non è stata dimostrata l'efficacia, nè 'curativa' nè tanto meno 'preventiva'! E il mercato, come si sa, è pieno di merci in vendita, e la pubblicità è lo strumento migliore per vendere. A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, dice il proverbio...

Per un bambino che mostra ritardi e difficoltà evidenti, dopo i tre anni, a mio avviso, si deve cercarre se per caso ha delle malattie note, e fare quindi degli esami, genetici, metabolici, ormonali, EEG. Se non si trova niente, e anche se si trova, la cosa migliore da fare è quella prima di tutto di non fare altri danni e poi quella di vedere se ci sono ostacoli ambientali che possono disturbarlo (questi sì dei 'disturbi') e se possibile porvi rimedio.

Comunque, tornando alla sua bambina, costruisce ormai frasi di due o tre o quattro parole, anche se con un linguaggio 'privato' che è compreso solo in casa. E' una fase normale dello sviluppo, più o meno visibile e prolungata che di solito passa progressivamente al linguaggio comune dell'ambiente esterno (come si vede anche nelle famiglie straniere). Di solito fra bambini non è un problema, se non lo è per gli adulti...
Mi sembra che la Direttrice, che ha visto tante situazioni, ha risposto giusto...
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