Dialoghi con interlocutore immaginario

Salve dottore, ho un quesito che mi attanaglia da diverso tempo. Mi chiedevo se fosse normale avere dialoghi sin da piccola con uno o più interlocutori immaginari, in totale consapevolezza e, soprattutto, in assoluta solitudine. So di molte persone che parlano tra sé e sé, ma non è quello che faccio io: io impersono anche i personaggi coi quali parlo, cambiando a seconda del ruolo il tono della voce, la gestualità, la postura o la posizione in cui mi trovo. E' una sorta di botta e risposta continuo tra me e qualcun altro, però sempre interpretato da me, come se stessi recitando. I dialoghi sono quasi sempre a sfondo amoroso, e terminano spesso o con un pianto o masturbandomi o alterandomi in qualche modo. Dopo questo "teatrino", torno alla mia vita, che definisco normale, come se nulla fosse. I dialoghi si svolgono esclusivamente quando sono sola, e spesso prima di dormire. E' un comportamento patologico? Non accade sempre, ma soprattutto quando mi sento un po' giù o un po' sola. Grazie anticipatamente.

PS: ho 21 anni.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Gentile utente

Quanto descrive non può essere considerato come parlare da soli in quanto vi sono differenze sostanziali tra il suo modo di dialogare e l'altro.

Potrebbero essere presenti alcuni tratti d'ansia che andrebbero valutati direttamente da uno specialista.

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio molto per la risposta. Effettivamente sono sempre stata una persona piuttosto ansiosa, ma tendo a non darlo a vedere. Nei periodi di noia o stress psicologico più intensi mi capita quanto descritto, quando invece sono molto impegnata in qualcosa (studio o lavoro) non mi passa nemmeno per la testa.