Una sindrome depressiva-ansiosa
Gentili Medici,
spero possiate indirizzarmi verso la strada corretta da seguira. Mio padre è affetto da una decina d'anni da una sindrome depressiva-ansiosa con delle recidive cicliche piuttosto gravi. In questo periodo ha compiuto degli atti che hanno compromesso esizialmente il patrimonio familiare e so che esiste la possibilità di richiederne l'annullamento, se le turbe psichiche venissero provate.Sapreste consigliarmi quali sono le prove da fornire, oltre la certificazione dello psichiatra dell'ASL che lo ha in cura? devo rivolgermi ad un medico forense? come dovremmo dimostrare lo stato di non completa lucidità? Vi ringrazio molto se potrete darmi un consiglio. cordialmente.
spero possiate indirizzarmi verso la strada corretta da seguira. Mio padre è affetto da una decina d'anni da una sindrome depressiva-ansiosa con delle recidive cicliche piuttosto gravi. In questo periodo ha compiuto degli atti che hanno compromesso esizialmente il patrimonio familiare e so che esiste la possibilità di richiederne l'annullamento, se le turbe psichiche venissero provate.Sapreste consigliarmi quali sono le prove da fornire, oltre la certificazione dello psichiatra dell'ASL che lo ha in cura? devo rivolgermi ad un medico forense? come dovremmo dimostrare lo stato di non completa lucidità? Vi ringrazio molto se potrete darmi un consiglio. cordialmente.
Gentile Utente,
forse sarebbe utile sentire prima di tutto un avvocato,
Cordiali Saluti
forse sarebbe utile sentire prima di tutto un avvocato,
Cordiali Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
Ex utente
Già fatto. Ma giustamente mi dice di fornire la documentazione medica.grazie.
Gentile Utente,
l'avvocato dovrebbe essere in grado di valutare quale tipo di documentazione medica sia più idonea al suo caso e consigliarla di conseguenza; un eventuale processo di inabilitazione o interdizione andrebbe comunque gestito e seguito dal suo legale,
Cordiali saluti
l'avvocato dovrebbe essere in grado di valutare quale tipo di documentazione medica sia più idonea al suo caso e consigliarla di conseguenza; un eventuale processo di inabilitazione o interdizione andrebbe comunque gestito e seguito dal suo legale,
Cordiali saluti
Ex utente
Speravo in un Vostro aiuto. grazie ugualmente. Purtroppo non si tratta di pratiche così diffuse e l'avvocato mi ha chiesto di dimostrare la patolgogia. Credevo ci fosse una prassi abbastanza consolidata nella scienza medica per questo tipo di asseverazioni
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 19/06/2008.
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