Il quale non mancano i risvegli

Ormai alle soglie dei 50 anni (48) vorrei descrivere come, ormai da numerosi anni, passo le mie notti.
- Mi corico sempre abbastanza presto, tra le 22:00 e le 23:00
- Mi addormento quasi subito e dormo di un sonno profondo per svegliarmi sempre tra le 3:00 e le 4:00
- Mi alzo per andare in bagno, mi è stata diagnosticata una ipertrofia prostatica, ma lo stimolo non è impellente tanto che non penso che sia la causa del risveglio; ad ogni modo devo andare in bagno altrimenti non riesco ad addormentarmi
- Generalmente riesco a riaddormentarmi ma il sonno è a quel punto molto leggero e trascorro il tempo in uno stato di torpore durante il quale non mancano i risvegli
- Tutti i giorni, fine settimana compreso, mi alzo non più tardi delle 6:30

Alcune cose che ho notato sono
- un ritardo nel risveglio notturno in caso di pratica sportiva o sessuale nel pomeriggio precedente
- con una frequenza di uno-due episodi al mese capita che dopo il risveglio notturno non riesca assolutamente a riprendere sonno, specie se non riesco a svuotare la mente ed inizio a pensare a qualcosa che, nella notte, mi appare sempre molto più tragico e preoccupante di quanto mi appaia poi la mattina successiva
- Generalmente non avverto limitazioni nella mia vita quotidiana, se non nei giorni di cui al punto precedente quando avverto un lieve senso di stanchezza che mi causa sbadigli a ripetizione per tutto il giorno.

Non ho mai assunto alcun tipo di medicinale per curare questo disturbo.
Il mio medico di base sostiene che la causa può essere lo stress.

Sono ormai talmente tanti anni che la cosa va avanti a questo modo che non ricordo neanche quando è iniziato e, soprattutto, se è possibile collegarlo ad un particolare periodo della mia vita.
Probabilmente è iniziato con la nascita di mio figlio (14 anni) per poi acuirsi in una fase della vita che mi ha visto passare un periodo di depressione che penso, e spero, di aver superato.

Sinceramente non riesco a capire se tutto questo ha bisogno di un qualsiasi intervento correttivo ma mi piacerebbe molto tornare ad aver bisogno della sveglia per alzarmi, cosa, per la verità, verificatasi molto raramente durante tutto l’arco della mia vita.

Sarei molto grato se qualcuno potesse esprimere il proprio parere in merito.


Grazie in anticipo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

i disturbi del sonno possono essere correlati a sottostanti disturbi dell'umore.
Se non sono presenti alterazioni sostanziali dei suoi esami ematochimici ed in assenza di altre patologie degne di nota, la conclusione piu' probabile deve prendere in considerazione fenomeni ansioso-depressivi, di cui l'insonnia rappresenta un sintomo.

Effettui una visita psichiatrica per la risoluzione della problematica.

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[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

parla di disturbo, ma di preciso cosa lei avverte come disturbante, nel senso:
-si sente stanco come se avesse dormito niente e male ?
-ritiene semplicemente che non dovrebbe svegliarsi ?
Mi spiego meglio: l'unica nota stonata nel suo sonno potrebbe essere che dalle 3-4 a quando non si sveglia dorme superficialmente (forse), ma mi dice che non c'è risentimento durante il giorno tranne 1 o 2 notti al mese.
Alcuni disturbi psichiatrici minori (cosiddette nevrosi) possono esprimersi in riferimento al sonno, creando una preoccupazione per il ciclo sonno-veglia al di là delle effettive limitazioni.
Consulti uno psichiatra.

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
dopo
Utente
Utente

Con riferimento alla risposta del Dott.Pacini vorrei fornire le precisazioni richieste:
- Non avverto nessuna condizione di stanchezza nel corso della giornata successiva. Invece, in occasione degli episodi nei quali non riesco a riprendere sonno la giornata successiva la stanchezza si fa sentire e la sera crollo prima del solito, fermo restando il risveglio notturno della notte seguente.
- Sinceramente non mi sembra normale questo risveglio notturno.

Ritenete possibile che uno stato di ansia, o qualsiasi cosa sia, possa durare un tempo così lungo senza che questo peggiori o migliori? Intendo dire che nel corso di tutti questi anni, per quanto mi ricordi, non c'è stato né un peggioramento (per esempio un anticipo del risveglio o un aumento dei casi di veglia protratta fino al mattino), né un miglioramento (per esempio il verificarsi di notti durante le quali non si verifica il risveglio - caso rarissimo).
Un particolare curioso, che non so se degno di nota, potrebbe essere il seguente:
la cosa che più mi piace e che più mi rilassa è viaggiare con moglie e figlio; bene, anche durante questi viaggiil disturbo si presenta immutato.

Grazie in anticipo per le risposte, la cortesia e la competenza dimostrate.
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
La mia impressione è che possa esservi un problema di ansia, che si esprime per esempio con un risveglio notturno in uno stato più ansioso del normale, quindi non è forse il risveglio la cosa di per sè anomala quanto il modo in cui lo "vive" e nel prevederlo la sera prima e quando accade in piena notte. Direi che più che classificarlo come disturbo del sonno primario punterei a una caratterizzazione psichiatrica nell'ipotesi di agire sulla componente ansiosa di base.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio entrambi per le risposte.

Mi riprometto di contattare uno psichiatra.
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