Uno che svolge la mia professione avere attacchi

Salve. Sono un pilota di aerei e a seguito di attivita' molto stressanti, ho consultato un neuro psichiatra per i miei attacchi di ansia, molto radicati, a sua detta. Potrete facilmente immaginare cosa significhi per uno che svolge la mia professione avere attacchi di ansia in quota con mille responsabilita'. Il medico, da luglio scorso, mi ha prescritto una cpr e mezza di Sereupin 20mg al giorno piu' 30 gtx di Xanax. Risultati: dopo un primo periodo davvero duro per l'inizio della terapia, ora va molto meglio ma sono ancora presenti sintomi tipo orecchio pieno ed acufeni. Ohni volta che faccio uno sforzo fisico mi viene un mal ditesta terribile alla base del naso ed inoltre, provo forte desiderio sessuale (per fortuna) ma di erezione nenanche a parlarne (per sfortuna). Ho sentito un mio collega francese che mi parlava della tiateptina o qualcosa del genere, simile al Sereupin ma con nessun effetto collaterale inerente alla sfera sessuale. La faccenda sta diventando un problema serio con mia moglie e non vorrei che cio' comportasse una rottura dei nostri rapporti (ella e' una persona molto intelligente e mi sta aiutando standomi vicino ma me ne accorgo eccome delle sue insoddisfazioni tuttavia ben celate). Mi sono rivolto nuovamente al mio medico ma mi ha detto che passera'...non mi ha detto pero' quando. Fiducioso in un cenno risposta, colgo l'occasione per porgere i miei piu' cordiali saluti ed auguri di buon lavoro.
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Dr. Fabrizio Marcolongo Psicoterapeuta, Psichiatra, Tossicologo 38 3 2
Caro Pilota,
essendo io un buon utilizzatore di aerei, ... beh! .. mi piacerebbe che lei risolvesse il suo problema al piu' presto.
Lei parla di attacchi "d'ansia".
Naturalmente la terapia prescritta è quella adeguata, sempre se l'approccio psicofarmacologico fosse l'unica possibile via d'uscita. In un caso come il suo, come pilota, farei in modo che lei possa ricevere alcune alternative, come comprenderà, riguardo alla possibile "riduzione del arousal".
In questi casi si dà la possibilità di almeno tre approcci:
1) Coaching breve con Programmazione Neuro Linguistica PNL: lei non è un paziente di uno psichiatra ma un cliente professionista con risorse proprie, ci sono molti coach per il mondo, ed in qualsiasi città sede di aereoporto principale nazionale, troverà con facilità un coach che la aiuti a ritrovare il suo stato di benessere in precedenza ai suoi eventi stressanti.
2) Psicoterapia Breve Strategica.
3) Psicoterapia cognitivo comportamentale
Se il suo disturbo è "Disturbo da attacchi di panico", ... l'approccio farmacologico, comunque, non è l'unico e nel caso della sua professione, ... si impone come "prima scelta" una scelta diversa. L'approccio non farmacologico è di prima scelta.
Cordialità!

Dr. Fabrizio Marcolongo
psichiatra e psicoterapeuta
http://www.marcolongofabrizio.it

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

la terapia che lei sta effettuando contiene una componente che non prescriverei a chi deve eseguire compiti delicati con il massimo di vigilanza, ovvero il tranquillante.
Per quanto riguarda la scelta per la terapia, sarebbe necessario conoscere la diagnosi. "Attacchi di ansia" mi fa pensare ad attacchi di panico, ma "molto radicati" non riesco a capire cosa significhi, mi sembra un'espressione che richiama a chissà quale fonte invisibile e potente. Detto questo, se è un disturbo di panico, che non è radicato in niente, che si sappia, se non in una parte di cervello che funziona "a salve" a seguito di svariati fattori (e quindi di nessuno in particolare), allora la terapia va bene, ma tenga presente che vi sono farmaci di diversa classe e altri della stessa classe che forse tollera meglio. Chieda allo psichiatra che glielo ha prescritto, sicuramente c'è una seconda scelta in considerazione degli effetti collaterali.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimi Dottori Marcolongo e Pacini, grazie per aver risposto alla mia precedente. In effetti sono stato impreciso nel definire la mia situazione "attacchi d'ansia". Non soffro di attacchi di panico in quanto mi sono stati descritti dal mio neurologo e non ho mai avuto manifestazioni del genere. Ci sono stati momenti della mia vita che hanno segnato la mia tempra in maniera decisa nonche' (penso)la mia psiche: la nascita problematica del mio primo figlio, la perdita del mio primo lavoro dalla sera alla mattina e, fondamentalmente, l'amore assoluto e definirei quasi morboso per mia moglie ed i miei tre figli che mi fa stare sempre sul chi va la. L'ansia, purtroppo, me l'ha trasmesso mia madre in quanto anch'ella soggetto del genere. Quando dico radicata mi riferisco al fatto che, essendo di estrazione militare, il mio neurologo mi ha detto che ho una corteccia cerebrale alta cosi' e quindi fino ad ora ho saputo fronteggiare qualsiasi situazione grazie alla mia tempra, carattere e volonta'. Dopo attacchi di vertigine, orecchio pieno, sudorazioni, nusea e vomito (fortunatamente avvenuto tutto in vacanza e non sul lavoro), il mio medico, dopo un'ora e mezza di chiacchierata, mi ha prescritto la terapia di cui accennavo fino a Natale e proprio da oggi mi ha ridotto lo Xanax da 30 gtx die a 24 (distribuite 7,7 e 10). E mi ha anche precisato che quando sono sotto stress reagisco al meglio: e' quando mollo e mi rilasso che si presentano i problemi. Ho paura dell'assuefazione sia al Sereupin sia allo Xanax e non trascuro, come gia' detto, la sfera sessuale (in effetti il Sereupin mi ha dato un po' una mano nel senso che raggiungevo l'orgasmo abbastanza presto - non eiaculazione precoce - ma ora il problema non e' il tempo ma proprio la struttura del pene che dopo un po' diventa, come dire, come un "salvagente gonfio a 3/4..perdonate l'esempio ma e' molto realistico). Quindi...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Credo che ci sia un equivoco.
Lei ha una terapia per il disturbo di panico. Se i sintomi che altriementi potrebbero essere di tipo otorinolaringoiatrico o neurologico sono invece stati riferiti alla sfera cerebrale in altro senso (cioè panico), allora le è stato diagnosticato comunque un disturbo d'ansia, con manifestazioni somatiche acute ricorrenti - ma la diagnosi qual'è stata di preciso ?.
Conosco bene gli effetti collaterali degli SSRI. Altri farmaci con la stessa funzione terapeutica e maggiore efficacia sui sintomi tipo nausea-pseudovertigine etc non hanno gli stessi effetti collaterali sessuali.
Il fenomeno dell'assuefazione c'è per lo xanax, non per il sereupin. Anche perché la terapia prescritta non è per una sindrome vertiginosa "oggettiva".
Pertanto, confermo il mio commento precedente.
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Pacini, quelo che dice Lei e' esattamente la diagnosi effettuata ovvero "disturbo d'ansia con manifestazioni somatiche acute ricorrenti". Il medico mi ha detto che il farmaco che risolve il problema e' il Sereupin e che lo Xanax serviva ad introdurre il predetto farmaco per poi essere diminuito gradualmente ed infine eliminato. Ma allora, sono io che non capisco: i sintomi nausea, vertigini, etc.. sono "parati" dallo Xanax o dal Sereupin? E quelli sessuali? A quanto dice Lei dal Sereupin. Grazie per la pazienza. Salvatore
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Lo xanax tampona, il sereupin previene. Lo xanax funziona ogni volta che lo si prende tamponando per quelle ore che dura. Il sereupin previene il ripetersi degli episodi, ma lo fa in ritardo, cioè non dal primo giorno che lo si assume. Lo xanax dopo un pò induce assuefazione e quindi non fa più, ma siccome agiva rapidamente e "al bisogno" chi lo ha preso pensa sempre di averne bisogno. Quando poi si è assuefatti in effetti provando a non prenderlo l'ansia peggiora suibito e così questa convinzione è confermata, ma non è così.
In ultimo la terapia corretta dovrebbe comprnedere solo sereupion
I sintomi sessuali sono effetti collaterali previsti con il sereupin, reversibili naturalmente.
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Pacini, grazie per le indicazioi precise, specifiche ed esaustive. A questo punto, un'ultima domanda: esiste un farmaco come il Sereupin che non abbia controindicazioni inerenti alla sfera sessuale? Grazie ancora. Salvatore

ps
leggo che esercita anche a Roma. Ora sono a Bruxelles ma conto di venire a trovarLa
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Si, come dicevo, esistono farmaci che non hanno le interferenze sessuali del sereupin.
Quando vuole.
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Utente
Utente
Grazie ancora, Dott. Pacini. Chiedo troppo se mi indica i nomi? (il princippio attivo e' noto e non sono un medico di me stesso - nel senso "no fai date").
Grazie.
Salvatore
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Ce ne sono diversi, in questa sede non è opportuno "fare nomi", è più corretto farlo con cognizione di causa.
Saluti
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Il suo specialista di fiducia non avrà difficoltà a modificare la terapia in relazione a questo suo problema. Le terapie psicofarmacologiche devono servire a migliorare la qualità della vita, non a comprometterla. Come già scritto dal collega esistono numerosi farmaci che possono avere minore impatto sulla sefera sessuale. Riguardo al "passerà" del suo medico non sono d'accordo. In genere i problemi sessuali, quando persitono oltre le prime quattro settimane, persistono allora, a volte in forma attenuata, per tutta la durata della terapia. sono naturalmente completamente reversibili alla interruzione del farmaco.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Utente
Utente
Mi scusi Dott. Pacini, ma non capisco; ho visto che vengono nominati farmaci a iosa in questo sito e non vedo perche' non possa evidenziare Lei quello che io Le chiedo. Le ripeto, non sono la persona che va dal proprio medico e gli dice "Ehi, guarda che un tuo collega...etc....". Ovviamente e' solo per cultura personale personale. So benissimo che ognuno non puo' essere medico di se stesso. SE vorra', La ringrazio, se non vora'...grazie lo stesso per i suggerimenti gia' proposti :)
Salvatore
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Utente
Utente
ah, dimenticavo; mi diceva, sempre il collega francese, che gli hanno consigliato l'uso di vitamina E? E' corretto? Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Vitamina E per l'ansia ? Questa storia delle "vitamine" nasce già male con il nome, sembrano elementi magici in grado di rinvigorire etc. Si ricordi che i disturbi d'ansia o dell'umore che siano non sono carenze di nutrienti, per cui le terapie "ricostituenti" in generale sono malconcepite. Direi di restare su quanto si può conoscere e gestire scientificamente.
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Utente
Utente
Veramente la vitamina E era stat consigliata da un Professore di questo sito durante un thread a cui aveva partecipato anche Lei. Il medico suggeriva il consumo di vitamina E non per l'ansia ma per supportare i deficit sessuali da me rappresentati. Comunque, grazie per le Sue indicazioni. Salvatore
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Dr. Fabrizio Marcolongo Psicoterapeuta, Psichiatra, Tossicologo 38 3 2
Caro Pilota,
le scrivo ancora per ribadirle che la prescrizione psicofarmacologica "è di ultima scelta o pericolosissima!".
Per i seguenti motivi:

1) Per quello che afferma lei:
----"Potrete facilmente immaginare cosa significhi per uno che svolge la mia professione avere attacchi di ansia in quota con mille responsabilita'. Il medico, da luglio scorso, mi ha prescritto una cpr e mezza di Sereupin 20mg al giorno piu' 30 gtx di Xanax."----

Certo!!!
infatti vale esattamente l'argomento opposto: lei non può pilotare un aereo se fa questa terapia!!![Bibliografia: British National Formulary - UK] quindi credo che la sua polizza assicurativa sia scoperta!!

2) "disturbo d'ansia con manifestazioni somatiche acute ricorrenti":
questa diagnosi è stata preceduta da un controllo accurato con una visita Otorinolaringoiatrica che escluda diagnosi del tipo sinusite o altro?

"Dopo attacchi di vertigine, orecchio pieno, sudorazioni, nusea e vomito (fortunatamente avvenuto tutto in vacanza e non sul lavoro)"

Se l'Esame Obiettivo ORL dovesse risultare positivo lei sta prendendo dei farmaci pericolosi, ma soprattutto inutili!
Dovrebbe invece fare una terapia per una sinusite o altro di ORL

3) Paroxetina [sereupin] e alprazolam [xanax] determinano, se assunti per piu' di una-tre settimane, una sindrome d'astinenza [sempre sul BNF, British National Formulary, la guida per la prescrizione di farmaci da parte dei Psychiatrist Consultants che lavorano nel National Health Service]. Quindi potrebbe avere una sindrome astinenziale se li sospende di colpo!!! si faccia seguire per lo scalare! e non sospenda i farmaci per conto suo!

4)in Inghilterra una prescrizione del genere ad un pilota equivarrebbe ad un suicidio professionale per il medico che la fa, perchè nel caso di "problemi" [ultimamente la Ryan air per esempio ha avuto problemi di pressurizzazione in una cabina! ...e non credo sia stato uno scherzo atterrare in quelle condizioni!!! penso che bisogna essere belli svegli in quei momenti!!!] anche lo psichiatra e/o neurologo prescrittore verrebbe chiamato a deporre, per poi la compagnia aerea poter rivalersi sul medico e sul paziente per problematiche derivanti dalla terapia che è acclarato non può essere assunta durante giornate lavorative!!!
L'atteggiamento adeguato sarebbe un periodo di riposo dal lavoro almeno fintanto che la psicoterapia "breve" abbia cominciato a funzionare.

Le ribadisco quindi le mie indicazioni per la sua "alta corteccia" che va fatta funzionare non attraverso una "pillolina" ma attraverso i suoi valori di uomo responsabile e di pilota "non temerario", per il bene delle persone che trasporta!


In questi casi si dà la possibilità di almeno tre approcci:
1) Coaching breve con Programmazione Neuro Linguistica PNL: lei non è un paziente di uno psichiatra ma un cliente professionista con risorse proprie, ci sono molti coach per il mondo, ed in qualsiasi città sede di aereoporto principale nazionale, troverà con facilità un coach che la aiuti a ritrovare il suo stato di benessere in precedenza ai suoi eventi stressanti.
2) Psicoterapia Breve Strategica.
3) Psicoterapia cognitivo comportamentale

Mi creda, ....l'approccio psicoterapeutico è di prima scelta, soprattutto per la questione forense e/o medico legale!!!
faccia lavorare la sua corteccia!
Cordialità!

Dr. Fabrizio Marcolongo
psichiatra e psicoterapeuta
già Primario di Psichiatria
Calderstones NHS Trust
in Learning Disabilities
with interest
in Forensic Psychiatry
[psichiatria forense]
http://www.marcolongofabrizio.it
[#17]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dottore, Le rispondo punto per punto sperando nell'intento costruttivo:

1) l'aereo lo posso tranquillamente pilotare anche con questa terapia in quanto da quando l'ho cominciata non mi ha creato alcun effetto collaterale se non quello afferente alla sfera sessuale e mi sento davvero piu' tranquillo;

2) la sinusite ce l'ho cronica ma l'otorino, al quale gia' mi sono rivolto per potenziali evocati, prove vestibolari e quant'altro (ovviamente tutto negativo), mi ha detto che non c'entra niente con il mio malessere (al 99%);

3) so benissimo che la sospensione improvvisa dei farmaci in argomento non va assolutamente attuata ed e' per questo che sono in costante contatto con il mio medico; per informazione, le comunico che lo Xanax e' stato gia' ridotto (progressiavmente) a 17 gtx die;

4) se mi permette, non sono un incosciente, ne' tantomeno la mia compagnia; siamo sempre in due in cabina e quasi sempre un'assistente di volo, sull'intero equipaggio, e' in grado di atterrare in emergenza assistita/o dalla torre di controllo (ma dovrebbero svenire entrambi i piloti...); quindi, voli tranquillo...

5) i tre approcci me li aveva gia' suggeriti ma per il momento preferirei seguire una sola terapia e non fare, come dire, frammistioni; e poi, come gia' accennato, non ho mai provato sonnolenza o effetti similari (ci tengo, in primis, ai miei passeggeri, alla mia famiglia e, per ultimo, alla mia persona);

6) il medico legale non mi tange, il problema e' molto piu' diffuso di quanto si pensi ma quando siamo per aria siamo perfetti, questo glielo posso assicurare; epoi, di assicurazioni ce ne sono di vari tipi;

7) per quanto riguarda la corteccia, sarebbe bello fare una chiacchierata con Lei ma dalle parti di Genova non capito proprio.

Un'ultima cosa che forse avevo dimenticato di specificare: da quando ho avuto l'episodio di vertigini, etc.., ho deciso di mia sponte di prendermi un periodo di riposo e come vede ho anticipato il Suo suggerimento.

Mille grazie per la Sua attenzione rimanendo disponibile a qualsiasi indicazione.

Salvatore (Pilota e' brutto..:)

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
All'attenzione di tutti

Intervengo semplicemente per esprimere il commento su alcune espressioni:

"Le ribadisco quindi le mie indicazioni per la sua "alta corteccia" che va fatta funzionare non attraverso una "pillolina" ma attraverso i suoi valori di uomo responsabile e di pilota "non temerario", per il bene delle persone che trasporta!"
Mi sembra un tono inutilmente ostile agli strumenti terapeutici e provocatorio nei confronti di una persona di fatto sconosciuta (a parte che i valori di uomo allo psichiatra non interessano ai fini della terapia). "Alta corteccia" non capisco cosa significhi, la corteccia è alta e l'ansia non è sempre corticale (per esempio quella panica).

Per quanto riguarda la compatibilità con il lavoro, esiste ovviamente l'opzione del curarsi stando a casa i primi tempi, di verificare con visita neurologica le capacità attentive, etc.
Per fortuna, anche se hanno vinto la guerra, in materia sanitaria non sono gli alleati British a dettar legge anche su territorio italiano.

Quando si parla di terapia di prima scelta o di prima linea si fa riferimento all'efficacia.

Le sindromi di astinenza insorgono alla sospensione brusca delle medicine, e quella da sereupin non ha esattamente quei connotati. Preciso che poi nessuno ha consigliato al signore di prendere alunchè in questa sede. Se mai con questo terrore cieco contro i farmaci si rischia che il paziente sospenda la terapia bruscamente in quanto spaventato da tutti questi consigli conditi da uno o due punti esclamativi.


Francamente l'espressione "lei non è un paziente di uno psichiatra ma un cliente professionista con risorse proprie" mi pare molto infelice...oltretutto non si capisce bene questa contrapposizione tra psichiatra e coacher. Non mi risulta che la PNL sia mai nata in odio alla psichiatria di altra natura.


[#19]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio il Dott. Pacini per il suo ultimo intervento e tutti gli altri medici che si sono espressi circa il mio caso. Fortunatamente non sono il tipo di persona che si fa influenzare da consigli (o pseudo tali) forniti su un sito internet (di tutto rispetto, per carita'). Sto seguendo una terapia a salvaguardia della mia persona e di chi mi circonda (parenti, amici e persone attinenti al mondo del lavoro). Io non cerco una soluzione su internet ma desideravo esporre la mia situazione, innanzitutto, a benifico di coloro che potrebbero trarre qualcosa di utile dalla mia problematica e, poi, per conoscere il parere di altri professionisti. Rcordo alle SS.LL. Medici che ho gia' affermato di essere di estrazione militare quindi con una ben definita formazione al livello mentale, psicologico e fisico. Probabilmente e' il classico caso di "tira e tira, la corda si spezza...". Nel mio caso, penso e spero, si sia soltanto un po' sfilacciata ma in tempo utile per ricostruirla piu' forte di prima. Buon week-end, Signori.
Salvatore
[#20]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali



Concordo con il Dottor Fabrizio Marcolongo che occorre accertare in maniera più approfondita quelle vertigini, lo stato di ansia, che potrebbe anche essere provocato da una disregolazione della ghiandola tiroidea con una sua maggiore produzione di ormoni tiroidei, oltre che a problemi psicologici; fermare l’attenzione soltanto su questi, senza indagare anche l’organismo nel suo complesso, non mi sembra opportuno. Concordo anche che la corteccia “va fatta funzionare non attraverso una "pillolina" ma attraverso i suoi valori di uomo responsabile e di pilota "non temerario", per il bene delle persone che trasporta!” ed ha indicato la soluzione, a cui aggiungerei anche un controllo approfondito del suo stato fisico.
Un pilota può benissimo avere un autocontrollo, ma la presenza di ormoni tiroidei in eccesso, potrebbe anche farglielo perdere.
[#21]
dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Moschini, La ringrazio per il Suo intervento e le Sue considerazioni (da un perfezionato in medicine convenzionali non potevo che aspettarmi un essere concorde con il Dott. Marcolongo). Non e' una critica, me ne guarderei bene, ma solo un mio personalissimo parere. Per completezza d'informazione, posso soggiungerLe che le mie funzioni tiroidee sono perfette cosi' come lo e' il mio stato fisico. Per fortuna la mia compagnia (che non e' Alitalia), e' molto esigente da questo punto di vista e veniamo sottoposti a qualsiasi tipo di esami ogni 5 mesi in centri altamente specializzati. Quindi, Eg. Dott. Moschini, mi sono recato dal neuropsichiatra soltanto come ultima chance in quanto tutto il resto del quadro clinico e' assolutamente perfetto.
Sempre grazie, comunque, per i Vostri suggerimenti ed indicazioni.
Salvatore
Acufeni

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