Ansia/tristezza/paura

Cari Dottori.Approfitto di questo utile servizio per fare uno sfogo ed avere un vostro consiglio.
Premetto di essere stata sempre una persona abbastanza ansiosa (ansia controllabile) ma negli ultimi anni sto passando davvero un brutto periodo.
Mi sento spesso triste,con un angoscia che mi assale e mi opprime.I miei pensieri(e paure) riguardano la salute,tipo ho paura di morire giovane e di non riuscire a farmi una famiglia con dei figli e non realizzare tutti i miei sogni.Ho una PAURA TREMENDA delle malattie,essendo anche ipocondriaco somatizzo e sto sempre in apprensione sul mio corpo del genere che ogni sintomo mi preoccupa in maniera esagerata,vado in panico e in questi momenti l'angoscia mi sale di più.Vorrei sempre andare in giro(e per breve periodo l'ho fatto) per medici ma cerco di mantenermi,perchè questa cosa mi provoca ancora più ansia,ma E'DURA!!E' un circolo vizioso!!!
Poi quando sento parlare di qualcuno che si è ammalato e purtoppo morto di un brutto male mi viene un senso di tristezza e di angoscia allucinante e se questa persona è giovane non ne parliamo propio,VADO IN PARANOIA!!
Per fortuna ho una vita frenetica,molto attiva.Il lavoro mi prende molto tempo ma come mi capita qualche giorno libero e voglio rilassamri non ci riesco...c'è l'angoscia e la tristezza che mi assale.
Da come avete potuto capire vivo con un'ansia continua ed apprensione verso la mia salute.Ho bisogno sempre di cercare rassicurazioni sul mio stato di salute!!
Perchè mi assale questa tristezza e la paura di morire giovane??A volte mi capita davvero di vedere tutto nero e sentirmi davvero triste e di non riuscire a pensare ad un futuro positivo(sempre riguardante la salute e la vita)e questo mi porta anche nervosismo e irritabilità.
Come voi ben sapete è davvero dura vivere con la paura di ammalarsi e di morire!!!
Chiedo scusa se mi sono dilungato ma è stato anche un motivo per fare uno sfogo.
Da cosa dipende questo mio stato??Come posso risolvere questa cosa??C'è qualche modo??Cosa mi consigliate????
Vi ringrazio per la pazienza e per le risposte che mi darete.

Un cordiale saluto a tutti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Gentile utente,

noto che, come nella vita reale, anche in questo sito ha postato la stessa domanda a due diversi settori.
Prima in psicologia e poi in psichiatria.

Ovviamente, questo comportamento e' normale per una persona che soffre di un disturbo come il suo, il quale deve avere senza dubbio un inquadramento diagnostico ed un trattamento specifico, altrimenti rischia di diventare un molto invalidante e la puo' lasciare nel circolo vizioso che descrive.

Ritengo opportuna una visita psichiatrica che potra' essere utile per iniziare la risoluzione del suo problema.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Sì, concordo. Ha un'ansia rivolta alle malattie e alla morte (quindi ipocondria), ha sintmoi somatici (somatizzare non significa suggestionarsi e far venire dei sintomi somatici né riferire al corpo quel che origina dalla mente, significa semplicemente possedere dei meccanismi biologici che creano dei risentimenti nei distretti corporei o nei distretti nervosi che normalmente denunciano la presenza di problemi nel resto del corpo). Il suo pensiero, che con le spiegazioni anziché calmarsi si alimenta nel riproporsi le stesse paure, sembra di tipo ossessivo.
Tutto ciò è trattabile, ma è necessaria una visita perché alcuni aspetti importanti per scegliere eventuali cure si "vedono" nella visita mentre qui si possono solo supporre. Non indugi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie Dottori poer le risposte.Cercherò ddi risolvere questo problema.
Un'ultima domanda riguardo l'ipocondria e la somatizzazione,in merito a quello che ha detto il Dr.Pacini,cioè questo: "somatizzare non significa suggestionarsi e far venire dei sintomi somatici né riferire al corpo quel che origina dalla mente, significa semplicemente possedere dei meccanismi biologici che creano dei risentimenti nei distretti corporei o nei distretti nervosi che normalmente denunciano la presenza di problemi nel resto del corpo".
Volevo chiedere una cosa allora come si spiega il fatto che a volte talmente la paura si riescono a sentiri alcuni sintomi della malattia temuta??Per esempio prendo paura di qualche malattia che riguarda la testa vado a leggere i sintomi e nei giorni successivi alcuni di questi me li comincio a sentire,non è un'input della mente che trasmette al corpo questo?Se no cosa scatena questo meccanismo mente corpo quasi perfetto??
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Sì, gliel'ho spiegato, le ripeto la frase: "...possedere dei meccanismi biologici che creano dei risentimenti nei distretti corporei o nei distretti nervosi che normalmente denunciano la presenza di problemi nel resto del corpo".
Non è la mente (astratta) che comunica con il corpo: è il cervello che comunica con il corpo, quando ha la predispozione per farlo.
Quando si "sentono i sintomi" di una determinata malattia senza averla i casi sono:
a) sintomi aspecifici, segno di uno stato di eccitamento ansioso (tipo far pipì spesso, sudare, avere crampi addominali etm, sentirsi sbandare etc)
b) concentrare l'attenzione su una determinata area, con il risultato che si pensa in maniera angosciosa a sintomi che altrimenti passerebbero inosservati, conseguentemente non si sa più se si ha un sintomo in maniera particolarmente grave o se ci si preoccupa per quel sintomo (di solito quando è il secondo caso la preoccupazione domina il quadro clinico nonostante non vi siano conseguenze funzionali).
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Utente
Utente
Ok!!Quindi è il cervello che manda impulsi e ci fa percepire i sintomi??Cioè quando siamo concetrati(per paura ed apprensione)in una determinata area del corpo il cervello manda impulsi in quella determinata area?Cioè si amplifica tutto,giusto???
Scusi le troppe domande ma sono curioso da cosa si scatena tutta questa reazione mente/corpo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Gentile utente,

sapere cosa scatena la sua reazione le e' poco utile e non porta alla soluzione del problema.
Il collega Dr. Pacini le ha chiarificato una condizione importante, ma questa non deve essere motivo per far rientrare nel solito circolo vizioso cio' su cui sta riflettendo, senza considerare che proprio questa caratteristica e' appartenente al suo disturbo.

Per questi motivi, e' utile che lei si sottoponga ad una visita psichiatrica.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
In ogni caso è il cervello ce fa percepire i sintomi. Questo non dice niente sull'origine dei sintomi stessi.
Non è che solo che il cervello possa mandare impulsi in una determinata area, ma anche che il cervello possa registrare ogni minimo impulso proveniente da quell'area, con il risultato che diventano "sintomi" che anche gli spostameni d'aria diventano "venti". La soglia al dolore, per esempio, è chiaramente influenzabile in relazioni a umore, ansia etc.
Ma questo, come dice il collega, non è interessante sul piano terapeutico.
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Utente
Utente
Grazie cari dottori delle esaurienti e chiare risposte.
Seguirò il vostro consiglio e cercherò prenotare una visita psichiatrica e di cominicare ad affrontare questo mio problema.
Grazie mille per la vostra disponibilità e pazienza nel rispondere alle mie domande.
Un cordiale saluto
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Utente
Utente
Cari Dottori.Ho seguito il vostro ed ho cominciato una cura psichiatrica,ho fatto 2 incontri.Solo che a dire la verità non sono contento del dottore,non mi sembra tanto per la quale,non mi sa rispondere a certe domande e non mi da tanta tranquillità.Non mi ha dato ancora niente come farmaci,mi ha detto che deve analizzare un pò meglio la situazione,bah.. a me sembra solo un pò venale,visto anche i soldi che si prende!!
Volevo avere un vostro consiglio,ve ne sarei grato,su c'è un dottore bravo in questa ramo,io sono di Napoli.
Siccome HO VERAMENTE INTENZIONE di uscire da questo mio problema d'ansia ed ipocondria vorrei anche un consiglio pratico su una cosa,così comincio a mettere in pratica gia qualcosa per controllare l'ansia.E' ovvio che è solo un consiglio,poi spero di trovare un bravo psichiatra dove posso andare in cura e che mi dia tranquillità.
Come vi ho gia spiegato nei post precedenti,soffro di di ipocondria e di somatizzazione(paure riguardanti le malattie e la morte).
Ho la paranoia,E' DIVENTATA UN'OSSESSIONE,di autopalparmi le parti del corpo(inguine,collo,braccia e tutto il resto) per vedere se trovo anomalie,ghiandole,ecc.. è diventata una cosa allucinante sto sempre a toccarmi anche in presenza di altri e se non lo faccio sto male.Però il brutto è che non essendo medico e non conoscendo il corpo umano a volte trovo cose,secondo me,strane e vado in panico e mi autopalpo ancora di più e mi faccio mille domande e mille paranoie,ho propio degli attacchi di ansia fortissimi ed incontrollabili,vorrei scappare subito da un medico a farmi visitare,ma mi mantengo.
Vorrei avere un consiglio pratico: PUò ESSERE UN'ALLENAMENTTO TENERE A BADA L'ANSIA EVITANDO DI TOCCARMI(autopalpazione)?? Magari anche sforzandomi a non farlo.Se lo faccio è peggio??
E' solo un consiglio per cominciare ad affrontare questo problema,poi ne parlerò con un medico di persona(spero qualcuno più bravo di questo dove sono gia stato) e spero mi dia risposte e cure appropiate.
Consigliatemi,vi prego!!
GRAZIE!!!!!!!!!!!!
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Utente
Utente
...cari Dottori,aspetto una risposta!!
Grazie!!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Se potesse controllare i suoi sintomi, allora non li avrebbe. Quindi purtroppo il disturbo esiste perché non si riesce a frenare i sintomi nonostante intenzioni comprensibilissime (di cui non ha senso essere "fieri", perché si presume che lei non voglia avere sintomi che le provocano disagio, quindi non c'entra la forza di volontà o la buona intenzione o concetti di questo tipo).
Il fatto che dopo due incontri ancora non sia stata formulta una diagnosi o deciso un indirizzo terapeutico è un pò insolito, perché almeno a grandi linee in una visita si riesce a focalizzare il tipo di problema, oltretutto nel suo caso mi sembra che il tipo di problema lo esprime in maniera esauriente.
Detto questo, su Napoli può trovare colleghi, basta consultare le schede degli psichiatri cliccando su "psichiatria" sotto il nome di uno qualsiasi.
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Utente
Utente
Grazie Dr.Pacini.E' gentilissimo e disponibile come al solito.
Io avevo avuto un sospetto su questo medico con il quale ho fatto questi 2 inconstri perchè mi sembrava strano(ovviamente per correttezza e per etica non faccio nomi).Allora guarderò su questo sito e cercherò di trovare uno psichiatra nella mia zona.Grazie mille!!

Riguardo all'impulso incontrollabile di cui sopra le ho spiegato lei ha assolutamente ragione,se non è controllabile significa che ci vuole per forza una cura (purtroppo) per controllarlo.lo so!!!
Ma volevo un consiglio,prima di trovare un medico e fissare un'appuntamento, (perchè come lei saprà benissimo non è facile fissarlo subito) su come comportarmi quando mi viene quest'impulso di autopalparmi il corpo e di andare in panico.Provare a controllarmi(anche se difficile) può essere un'allenamento per tenere a bada l'ansia??Se lo faccio(cioè autopalparmi) è peggio??
Mi dia un consiglio da poter mettere in pratica.Diciamo un consiglio psicologico detto da un esperto del settore come lei.Glie ne sarei grato e mi farebbe piacere sentire un parere medico.Ovviamente prenderò i contatti su questo sito e da domani farò già il giro di telefonate e chercherò di fissare il prima possibile una visita psichiatrica.
La ringrazio di nuovo per la sua disponibilità!!
Un cordiale saluto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Un solo consiglio, in riferimento alle sue parole:
"Provare a controllarmi(anche se difficile) può essere un'allenamento per tenere a bada l'ansia??"
NO. Controllarsi è il modo per accentuare le ossessioni e non riuscire più ad avere la percezione della misura di ciò che accade. Se mi misuro l'intensità di un prurito in continuazione, quando mi chiederanno in sede di visita: ha prurito ? forte ? Non saprò più dire né sì né no.
La rassicurazione non tiene a bada le ossessioni, le alimenta. Sarebbe come se cercasse di tenere a bada un fuoco soffiandoci sopra, le fiamma vanno giù e poi ritornano su anche da un altro punto, e il fuoco aumenta. Idem le ossessioni.
L'autoterapia è quasi impossibile. L'interferenza comportamentale con le ossessioni passa attraverso la rottura del meccanismo della rassicurazione. Ma come dicevo è quasi impossibile gestirlo da solo.
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Utente
Utente
...Dottore ma io non voglio gestirlo da solo questo problema,penso che questo sia chiaro e di averlo detto chiaramente.Fortunamente ho incontrato (per caso) propio stamattina un medico amico di famiglia e mi ha consigliato uno bravo psichiatrica sito in Napoli,dice che è uno di fiducia ed è bravo(sicuramente meglio del precedente di cui ne ho parlato sopra).L'ho chiamato ed ho fissato un'incontro,purtoppo tra 15 giorni non si è potuto fare prima.
Ritornando alla domanda che le ho fatto,le ripeto NON è mia intenzione affrontare da solo questo problema volevo solo un consiglio per quanto mi viene questo panico e questa ossessione,visto che mi crea problemi.
Allora dalle parole che dice significa che faccio bene ad assecondare le miei ossessioni??Cioè toccarmi in continuazione!!Andando in giro per medici (e se ascolto le mie paure ed ossessioni nel giro di 15 giorni,cioè prima della visita che ho prenotato,ci andrò 7/8 volte)Lasciarmi cadere nel baratro delle paure!!ECc.. ecc..
Da come ho capito è così!!!Giusto??Era solo consiglio per vivere questi 15 giorni prima della visita psichiatrica che andrò a fare più serenamente o per lo meno cercare e provarci.Forse non riesco a spiegarmi o non mi riesco a far capire.Se è così mi scuso!!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Allora dalle parole che dice significa che faccio bene ad assecondare le miei ossessioni??

MI SCUSI HO DETTO ESATTAMENTE IL CONTRARIO !!! E L'HO ANCHE SPIEGATO !!!

Per il resto le ho spiegato che se vuole un modo per non farle aggravare è NON assecondarle, né discuterne, né approfondire leggendo articoli, siti e cose varie. Per farle andar via invece non c'è autogestione che tenga, almeno finché non si saranno quietate per effetto di una terapia.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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