Cipralex 20mg sostituzione

Tutto è iniziato un anno fa, durante una festa con amici, ho fumato un po' di cannabis, da lì sono iniziati i miei problemi. Ho fumato e dopo aver fumato pensavo di impazzire, da quel giorno la paura di impazzire o di fare scenate kn luogo pubblico è sempre con me. Ho un fratello schizofrenico, la sua schizofrenia secondo alcuni, è stata provocata dell'uso dj stupefacenti e ho avuto paura che la stessa cosa potesse capitare anche a me. Sentendomi male, vivendo in uno stato di ansia perenenne, cattivi pensieri, angoscia e quindimi sono rivolta ad una psicologa la quale mi ha fatto eseguire dei test e mi ha diagnosticato: ansia generalizzata, da lì, visto che la terapia da sola non mi faceva stare bene, mi sono rivolta, su consiglio della psicologa, ad una psichiatra, la quale mi ha prescritto cipralex 20mg ogni sera e zanax 25mg, ho iniziato a prenderli da gennaio, è stato un toccasana, tanto è vero che non facevo più uso di xanax. Il cipralex L'ho preso fino ad una settimana fa, poi, il farmacista, mi hanno convinta a prendere il generico escitalopram sempre 20mg, ma mi sento un po', ansiosa e faccio un po' di difficoltà a stare in mezzo a tanta gente, insomma una piccola ricaduta. Quindi dopo 4 giorno di escitalopram ho ripreso il cipralex. Adesso, volevo chiedervi è normale la ricomparsa di pensieri intrusi? Starò meglio? Ribadisco che con cipralex mi sono trovata venissimo. Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

In teoria non dovrebbe avere a che fare col farmaco, che è equivalente. In pratica, è possibile che non sia uguale la dose reale. Non è la prima volta che i pazienti riportano questo, non tanto con il citalopram quando in generale con prodotti tra loro equivalenti.

Dr.Matteo Pacini
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dopo
Utente
Utente
grazie, per la sua risposta.
Quindi continuo con il cipralex? Ma questa poca ricaduta è dovuta al cambiamento
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

No, qui non si forniscono conferme o meno sul fatto di continuare le terapie, quelle derivano da suo medico.

Ha ripetuto però la stessa domanda iniziale in chiusura.
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dopo
Utente
Utente
Ha ragione. La farmacista che mi ha rilasciato il cipralex, mi ha confermato che è necessario un po' di tempo affinché questi farmaci facciano effetto, quindi, in questo senso, l'escitalpram non è entato a pieno regime, ma adesso devo aspettare che il cipralex faccia il suo effetto pienamente?!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Adesso ha ripetuto la seconda domanda, quella della risposta prima.
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dopo
Utente
Utente
Mi perdoni, ma non ho capito la risposta, in altre parole: il mio malessere è dovuto al cambiamento del farmaco e quindi assumendo nuovamente cipralex dovrei sentirmi meglio?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

No, in altre parole ha già ricevuto risposte ma ripete a rotazione le stesse domande, il che è probabilmente parte del suo stato
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dopo
Utente
Utente
Probabilmente sarà causa del mio stato anche l'incapacità di capire le sue risposte. Probabilmente.
Saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 995 63
L'utilizzo di un farmaco generico può portare questo tipo di effetti se le dosi non sono equivalenti, come può accadere, rispetto alla molecola brand di riferimento (cipralex).

La variazione di prodotto può aver portato questi sintomi.

La ulteriore variazione dovrebbe riportare la situazione alla normalità.

È tenuta ad informare il suo psichiatra dell'accaduto per le determinazioni del caso.

Il farmacista non può cambiare la terapia a suo piacimento. Sarebbe opportuno che il suo psichiatra introduca la clausola di non sostituibilità sulla prescrizione.

Se non fa un controllo da diverso tempo, è utile farsi controllare periodicamente.

Dr. F. S. Ruggiero

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Non ha nessun difficoltà a capire le risposte, nessuno lo ha detto. Ha solo la preoccupazione di ripetere le domande.
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dopo
Utente
Utente
Perché avendo già avuto con mio fratello esperienze negative per quanto riguarda l'assunzione di questi tipi di medicinali ho sempre paura.
Inoltre chiedo un'altra domanda, la farei anche alla mia dottoressa, ma non posso raggiungerla. Io ho preso 7 compresse di escitalapram da 20mg, ho interrotto l'assunzione e ho ripreso i cipralex 20mg, ne ho già prese tre, oggi avuto la ricomparsa di pensieri negativi, la paura di fare delle scenate in pubblico, non come la prima volta, adesso riesco a gestirle, non mi capitava da tanto. Secondo voi il cipralex deve fare ancora effetto?
Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

No, non è questa la ragione. Questa sarebbe la ragione per porle una volta. La ragione per cui le pone di nuovo da capo, a rotazione, risiede verosimilmente nel suo stato ansioso, nella natura ossessiva de meccainsmo con cui le domande le vengono in mente.

Tanto è vero che in chiusura non può fare a meno di richiederlo ancora una terza volta.
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dopo
Utente
Utente
Probabilmente è come dice lei. Io ho solo paura di rivivere quello che ho vissuto. Ma mi scusi, eh. Io non riesco a capire le sue risposte. Se mi dice che faccio sempre la stessa domanda è perché non ho capito la risposta. Io voglio sapere se il cipralex dopo averlo interrotto per una settimana e avendo assunto l'escititalopram per 6 giorni deve riniziare a dare il suo effetto e quindi attendere 15\20 gg. E quindi la normalità della ricomparsa dei pensieri intrusi. Tutto qui. Non c'entra il mio stato ansioso. Chiedo una risposta chiara .
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

Guardi, Lei fa una domanda e nella domanda riporta già la risposta, questo per dire che poi le domande che fa qui sono la ripetizione di domande già fatte ad altri, che ricontrolla senza particolare motivo. Le rispondiamo qui, ad esempio, e lo richiede in un altro consulto o ad un altro sito, o al suo medico. Finché non sta bene funziona così, ma interloquire sui contenuti di dubbi di questo tipo peggiora l'ansia.