Ansia e tensione fisica/mentale causata da ipoacusia

Nonostante porti delle protesi acustiche il problema deficit uditivo continua a causarmi perenne ansia che da tempo non sopportavo più, in pratica ero perennemente teso e sul chi va là (cosa che chi non ha di questi problemi è quasi difficile possa capire).

Sette mesi fa sono allora dato dal mio medico di famiglia e gli ho detto che io non reggo più questa situazione, ho chiesto mi venisse dato un qualcosa che mi facesse stare meno teso a livello fisico e mentale altrimenti sarei sicuramente andato in tilt sia mentalmente che fisicamente.
Il dottore mi ha dato il rivotril gocce da 2,5 mg da assumerne solo 3 gocce al mattino;
da quando quando lo sto facendo devo ammettere che la mia tensione fisica e mentale adesso è migliorata ma da qualche giorno il dottore mi ha detto che forse era giunto il momento di sospendere anche perchè ormai il mio essere meno teso dipende più da effetto placebo poichè il mio organismo si è assuefatto alla sostanza,
ho voluto dargli retta ma soli dopo 4 giorni a due gocce la mia tensione fisica e mentale si è ripresentata, ho allora ripreso le 3 gocce e non vi è dubbio che sto decisamente bene.
La mia intenzione è continuare a vita con 3 gocce di rivotril al mattino perchè sento proprio la differenza in positivo;
voi siete d'accordo o meno?
Se si, non mi interessa sapere il perchè!
Se no, perchè no?
Perchè credete si tratti solo e soltanto di effetto placebo e dal punto di vista medico 3 sole gocce addirittura dopo sette mesi fanno meno effetto di acqua fresca?
Oppure perchè credete che anche solo 3 gocce di rivotril 2,5 mg alla lunga possano danneggiare il mio fegato/reni o altro organo?

Grazie e cordiali saluti

Nota: sono cosciente dell'assuefazione/tolleranza e del fatto che le benzodiazepine vanno usate per il minor tempo possibile ma la mia situazione è un pò particolare perchè nonostante le protesi acustiche le difficoltà continuano ad esserci e il problema è perenne
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Le bendodiazepine non sono tutte uguali. In generale un farmaco ad azione lenta induce comunque assuefazione, ma è incompleta, per cui una parte dell'effetto rimane. Ciò significa che quell'effetto che rimane può essere responsabile di un effetto anche a lungo termine.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2020
Ex utente
Grazie per la celere risposta Egregio dr. Pacini,
mi perdoni però, non sono certo di aver ben intenso il senso della sua risposta.
Sta forse cercando di dirmi che nonostante l'assuefazione è possibile che anche sole 3 gocce di rivotril 2,5 mg un certo benefico effetto me lo diano e probabilmente continuerebbero a darmelo anche a distanza di anni?

Nonostante porti le protesi acustiche giornalmente mi ritrovo a dover subire tensione fisiche dovute al momento in cui non capisco/sento le parole e immediatamente dopo ne subisco le enormi tensioni mentali derivanti e mi sono accorto già da tempo che non reggo più la situazione;
se dunque queste poche gocce di rivotril non sono solo un effetto placebo e oltre l'assuefazione rimane comunque un pò di effetto benefico terapeutico che mi aiuti a contrastare/sopportare le mie inevitabili tensione mentali e fisiche, per me sarebbe già un pò di sofferenza in meno che potrebbe fare la differenza fra una vita di totale inferno/tensione e una abbastanza sopportabile.

So che tramite internet Lei non può pronunciarsi ma, crede che farei bene (e potrei ottenere l'aiuto che necessito) se ne parlassi di persona con uno psichiatra affinchè mi prescriva a vita 3 - 5 gocce di rivotril al mattino?


La ringrazio di cuore per l'aiuto consigli che potrà/vorrà darmi.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La prescrizione, una volta che si è stabilito che una medicina le serve, può essere rinnovata da chiunque.

Comunque sì, il concetto era quello, cioè che l'assuefazione non è completa, quindi un tot rimane.
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