Cosa mi succede?

Buonasera.
Sono un ragazzo di 21 che da un po' di tempo non vive più. Nonostante io abbia sempre avuto un carattere ansioso, diffidente, insicuro e introverso, con conseguente vita sociale quasi nulla, ciò non mi ha mai impedito di andare avanti. Fino a 8 mesi fa, all'inizio del secondo anno di università. Venivo da una situazione difficile: mi ero ritrovato solo a causa del trasferimento di un mio amico in un altra città, avevo perso qualsiasi conoscente a causa del cambio di corso, un intervento subito da poco mi aveva portato ad ingrassare di nuovo.
È stato allora che tutto è iniziato. Dapprima ho iniziato a non seguire più i corsi, a procrastinare lo studio e a rimandare tutto; poi ho iniziato a non uscire più di casa( salvo per fare la spesa o andare dal medico); infine, ho iniziato a soffrire di attacchi di panico.
Da allora vivo una situazione di conflitto interiore: da un lato provo rassegnazione e frustrazione dovute all'impossibilità di avere una vita normale; dall'altro la paura di morire mi attanaglia( o meglio, la paura di morire senza aver vissuto) ed è per questo che vorrei reagire. Ma, nonostante tutti i buoni propositi, ogni volta che devo iniziare a fare qualcosa, un senso di repulsione mi assale, non riuscendo, dunque, a fare nulla. A questo si è aggiunta la convinzione di un deterioramento delle mie condizioni mentali: mi impappino spesso con le parole, ho difficoltà ad articolare un discorso, ho la tendenza a parlare da solo( solo a casa, ovviamente), cioè mi piace commentarmi o riflettere ad alta voce, mi viene difficile concentrarmi su qualcosa e soffro spessissimo di cefalee(motivo che mi ha spinto a fare una TAC, risultata negativa); inoltre, sento di non provare più nulla per i miei parenti, e spesso mi piace immaginare situazioni fantastiche e non, in cui sono io il protagonista, l'eroe; immagino discorsi con chiunque (con una ragazza che potrebbe piacermi, con un conoscente, con un eventuale psichiatra ecc) e cosa potrebbe capitarmi in x situazione. Mi sembra di non sapere più chi sono, mi sento inferiore a chiunque, sia mentalmente che fisicamente. Inizio a sentire gli anni passare. Vedo la vita degli altri andare avanti, vedo persone che conosco realizzarsi, mentre io mi sento come se fossi bloccato in una fossa con pareti liscissime, di cui vedo l'uscita, ma da cui non riesco ad uscire.
Ho provato a cercare una soluzione a questo mio problema, una causa. Finché un mese fa, durante una delle mie ricerche, non trovai la schizofrenia. Non l'avessi mai fatto. È da un mese che penso di essere folle, e la cosa mi terrorizza. Mi sono riconosciuto in molti dei sintomi della schizofrenia. Tranne due: le allucinazioni e i deliri. Non penso di aver mai perso il contatto con la realtà, anzi... È il mio eccessivo contatto con questa a farmi stare così male.
Avrei voluto aggiungere più informazioni, ma non è possibile. Spero solo che quello che ho scritto basti per avere un chiarimento e dei consigli.

Grazie in anticipo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Sarebbe utile una valutazione di uno specialista che possa stabilire un percorso terapeutico appropriato per i suoi disturbi che si intersecano tra stati mentali e condizione fisica in conseguenza dei suoi comportamenti.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
Utente
Quindi, mi consiglia di rivolgermi ad uno psicologo o uno psichiatra? Inoltre, non ho ben capito la seconda parte dalla sua risposta, potrebbe darmi dei chiarimenti? So che non è una cosa intelligente da chiedere, ma, così su due piedi, a cosa potrebbe essere dovuta tutta 'sta situazione?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Uno psichiatra è la figura adatta
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dopo
Utente
Utente
Va bene, grazie. Comunque, a cosa potrebbe essere dovuto questo mio comportamento?