Sindrome adattamento - cipralex

Salve,
espongo brevemente il mio problema:
circa 6 mesi mi ho cambiato città e lavoro.
Da poco avevo allacciato una relazione sentimentale nella città dove vivevo prima, relazione che è finita definitivamente dopo un paio di mesi dal trasferimento.
La nuova città l'ho trovata subito ostica, così come la nuova società dove lavoro. Da un certo punto in poi ho iniziato ad avere letteralmente il rigetto per la nuova situazione sia di vita che lavorativa, avvertendo quasi una perdita di identità nel vivere in una città molto più grande così come a lavorare in una società molto più grande.
Mi sono rivolto ad una struttura pubblica della mia città dove mi è stato diagnosticato una
"SINDROME DA ADATTAMENTO CON UMORE DEPRESSO", e mi è stato prescritto il CIPRALEX, oltre a consigliarmi un supporto psicologico nella citta dove lavoro per ragioni logistiche.
Non so se sia opportuno iniziare a prendere farmaci di questo tipo dopo un semplice consulto e senza aver potuto definire alcuna strategia, non potendo poi essere seguito nella struttura a cui mi sono rivolto, e non sapendo quali e che effetti collaterali possa dare questo farmaco, non avendo neanche indicazione sulla durata di un eventuale trattamento.



[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Gentile utente,

E' stata posta una diagnosi e prescritta una terapia ragionevole per quella diagnosi. Questa è la strategia, presumo che dopo un pò sia prevista una visita di controllo, e per quanto riguarda gli effetti collaterali e il senso di questo termine, il medico ci avrà pensato prima di decidere. Se ha dubbi lo cerchi e li chiarisca, così in generale non c'è niente che non va nell'abbinamento diagnosi-farmaco.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la risposta,
premetto che non avevo minimamente intenzione di dubitare della professionalità del Suo collega.
Per strategia intendevo il fatto che per ragioni logistiche non potrà essere lui a seguirmi, facendo, inoltre parte di una struttura pubblica è anche difficile richiedere informazioni direttamente a lui.
Francamente ho avuto un pò di paura nel sentirmi prescrivere un antidepressivo(confesso la mia assoluta ignoranza in materia) non avendo alcuna cognizione di quelli che possono essere gli effetti collaterali, ad esempio la capacità di guidare (viaggio abbastanza in macchina), oppure disturbi di tipo sessuale.
Ne ho avuto informazioni su quella che può essere la durata del trattamento, che a quanto ho letto su questo sito è solitamente piuttosto lunga.
La mia richiesta è motivata semplicemente dal fatto che in questo momento sono un pò spaventato dal dover affrontare un percorso di questo tipo.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 986 248
Le informazioni che le interessano sono comunque riportate nel foglietto illustrativo. In ogni caso perché non è possibile contattare il medico per chiedere chiarimenti ? Le strutture pubbliche offrono un servizio in cui lei è appunto seguito se vuole, chiarimenti per telefono su queste questioni può chiederli.
Effetti collaterali sessuali sono previsti, abbastanza frequenti e reversibili alla sospensione.
La durata del trattamento non è né lunga né breve, dipende da cosa si intende. Per un disturbo dell'adattamento può anche essere limitata. Alcuni mesi durano comunque le terapie psichiatriche in generale.
Il percorso non ha niente di abnorme, è quello previsto.
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la risposta.
Vorrei chiederle un ulteriore consiglio, ribadendo la mia assoluta ignoranza in materia, occupandomi di tutt'altro nella vita, poichè sto pensando di farmi seguire da un privato nella città dove lavoro, se non altro per ragioni logstiche, per avere meno vincoli in termini di orari e di giorni.
Quello che vorrei chiedere, rinnovando le mie scuse per l'ignoranza, se secondo lei è opportuno essere seguito da qualcuno specializzato in psichiatria oppure da uno psicologo.
Sperando di non irritarla con questa domanda forse stupida, la ringrazio anticipatamente.
Saluti

[#5]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
la terapia che le è stata prescritta presuppone che lei venga seguito da uno specialista in psichiatria poichè uno psicologo non può gestire terapie farmacologiche non essendo medico; potrebbe esserle utile associare un supporto psicoterapico di tipo cognitivo-comportamentale rivolgendosi ad uno specialista che abbia anche queste competenze.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it