Disturbo dell'adattamento non trattato

Buongiorno,
volevo un parere (e un consiglio su come procedere) in pratica dopo un periodo affettivamente molto stressante (che è durato una decina di giorni) ho avuto una specie di attacco di panico con ansia (che è ora scomparsa) che ha attivato tutta una serie di sintomi come dei fittissimi dolori indescrivibili nelle ossa, che ora sono molto più lievi, più radi ed è come se si fossero spostati più in "superficie", tachicardia (che ho tuttora ma non supera i 90 al min, mentre i primi 2 mesi è stata sui 110-120 bpm) una forte cefalea tensiva (anche questa quasi scomparsa) e un dimagramento di 7kg durante la prima settimana dall' esordio;
ora, sono passati ormai 4 mesi, ed i primi 2 sono stati proprio da incubo, (lo so sono stato stupido a non curarmi, anche lo psichiatra, un amico di famiglia che curò mio nonno anni fa, su una diagnosi parziale datami dallo psichiatra dei servizi sociali, che ho fatto il primo incontro il 20 Dicembre e il secondo ieri, è rimasto stupito dal fatto che abbia sofferto così intensamente e non mi sia mosso prima);
quindi adesso dato che la gran parte dei sintomi è passata, rischio se aspetto gli altri due mesi che mancano alla remissione della sintomatologia residua, come indicato nei disturbi dell'adattamento che non dovrebbero durare per più di sei mesi? C'è da dire che non ho nessuna comorbilità con altri tipi disturbi (DAG, disturbo di personalità, vecchi traumi, ecc.). Attendo Vostri gentili consulti. Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

il fatto che la classificazione diagnostica indichi dei periodi determinati di tempo non implica che i sintomi presenti non possano appartenere ad altri disturbi che se non trattati possono andare incontro a cronicizzazione.

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ok ma cosa intende per "trattamento"? Escludendo ovviamente gli psicofarmaci di cui ho fatto a meno quando soffrivo, figuriamoci ora; e poi "altri disturbi", del tipo? cioè associati al Dist. dell'adattamento?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Punto 1.

disturbo dell'adattamento presuppone una diagnosi precisa, per la quale 4-5-6 mesi non sono indicativi per la diagnosi del disturbo stesso ma si classifica secondo altri parametri.

Punto 2.

Il criterio C esclude il disturbo dell'adattamento in presenza di altre diagnosi

Punto 3.

"trattamento" indica qualsiasi trattamento per i disturbi psichiatrici compresi quelli farmacologici che se non desidera assumerli va benissimo ma resta una sua scelta

Punto 4.

"altri disturbi" è una notazione per dire che la sintomatologia non è esclusiva di un "disturbo dell'adattamento" ma anche di altre patologie psichiatriche.

[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie dottore,
per quanto riguarda il punto 3, il trattamento io sapevo che gli psicofarmaci si prendono per i sintomi non per guarire o migliorare dai disturbi (cioè non agiscono sulle cause nè sul processo di guarigione, compito invece della psicoterapia), mi perdoni se mi sbaglio;

invece, il punto 4 quindi per "altre patologie psichiatriche", sulla base dei sintomi sopra descritti, per favore mi dica, quali potrebbero essere secondo lei?

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Per il punto 3 si sbaglia

Per il punto 4 la visita diretta consente la diagnosi differenziale e corretta.