Disturbo borderline
Perché sto facendo una valutazione personologica, e ho fatto vari test sul controllo delle emozioni, relazioni, millon, uno su sintomi psicosomatici e sulla dissociazione.
Avrò la relazione tra un po' di giorni, ma a voce mi ha detto che ho una dipendenza affettiva pur non avendo nessun tratto dipendente, e anzi sentendomi superiore.
Dice che oscillo da una forte autostima a una bassa e che ho una dissociazione fisiologica.
Dalle domande che mi ha posto credo che pensi che io abbia un disturbo borderline.
Io ho un buon lavoro fisso e l'anno prossimo mi laureo in medicina.
Inoltre faccio molto sport e ho molti interessi.
Ho poche amicizie e comunque non ho una vita sociale.
Non ho nemmeno una relazione perché esco con vari uomini.
Non ho rapporti promiscui perché solo alcune volte ho il desiderio sessuale e passo moltissimi mesi senza rapporti.
Non so se ha pensato a questa diagnosi perché le ho detto che sto sempre male e angosciata e perché non so gestire le emozioni e ho momenti di dissociazione e paranoia.
In passato rubavo e facevo attività estreme, ma ultimamente da qualche anno sono molto tranquilla.
Comunque non mi sono mai drogata e ubriacata, né ho mai fumato una sigaretta.
Ogni tanto ho pensato di tagliarmi per sentire il dolore fisico, ma non ne ho avuto il coraggio.
Poi chi mi conosce mi ha che ho gli sbalzi d'umore e che idealizzo e svaluto facilmente.
Solitamente gestisco l'angoscia con lo sport, la musica, l'arte, e facendomi le coccole.
L'unica cosa impulsiva che faccio è spendere lo stipendio (per viziarmi in realtà).
Poi raramente vado con un uomo.
Ho notato che non riesco a fermarmi dall' attirare l'attenzione e che sono molto melodrammatica.
Dal test mi ha già detto che risulta del narcisismo marcato (ma quello lo sapevo già perché esce sempre a ogni visita).
Dice che applico condotte pericolose ma non saprei se gli sport estremi e rubare sono condotte poi così pericolose, poi ora sono molto più calma onestamente.
Comunque sì, la sindrome borderline può verificarsi anche senza sostanze.
La diagnosi si fa su base clinica, i test servono per orientare. "Dipendenza affettiva" è un termine usato in maniera spesso sprecisa: alcuni tipi di personalità tendono a relazioni problematiche, o riversano nelle relazioni delle loro rigidità preesistenti, come la paura dell'abbandono, la gelosia, il bisogno di approvazione superficiale etc.
Dipendenza affettiva dovrebbe significare il fatto di mettersi in relazioni non desiderate allo scopo di trarne un vantaggio iniziale o apparente, tipo appunto un ruolo o un'ammirazione iniziale, in maniera seriale.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Si ha capito bene. Dipende dai miei impegni, lavorando e studiando non sono molto libera. Poi seguo molto gli ormoni, nel senso che devo aver voglia di portarmi a letto un uomo, se no niente. A parte che sono di sesso confuso, credo, comunque non è mai capitato di andare con una donna, ma potrei benissimo. Appunto sempre troppo oberata con gli impegni.
"Dipendenza affettiva" è un termine usato in maniera spesso sprecisa: alcuni tipi di personalità tendono a relazioni problematiche, o riversano nelle relazioni delle loro rigidità preesistenti, come la paura dell'abbandono, la gelosia, il bisogno di approvazione superficiale etc.
Dipendenza affettiva dovrebbe significare il fatto di mettersi in relazioni non desiderate allo scopo di trarne un vantaggio iniziale o apparente, tipo appunto un ruolo o un'ammirazione iniziale, in maniera seriale"
La ringrazio, è stato molto chiaro, ora ho capito. Si, allora ho problemi di dipendenza affettiva, credevo che riguardasse solo chi aveva tratti dipendenti.
"La diagnosi si fa su base clinica, i test servono per orientare"
La dottoressa mi ha sottoposto vari test( molti) ma li ho trovati un po' superficiali, e molte cose le ho dette a voce. C'erano molte domande sull'abuso dell'alcool, e io onestamente detesto il sapore degli alcolici( altrimenti sarei anche alcolizzata certamente) e che mi fa proprio schifo il sapore. Mi capita di bere alcolici soltanto per stordimi( su di me non provocano una sbronza, nemmeno i super alcolici, semplicemente diminuiscono l'ansia) però una volta ogni morte di papa e proprio un bicchierino perché appunto mi viene da sputarlo per il sapore. Ergo ho risposto negativamente a quasi tutte le domande. Poi io non ho la patente: non me la vogliono dare perché dicono che non ho il senso del pericolo, quindi è ovvio che a una domanda del tipo" corri in macchina" rispondo di no, perché in effetti manco guido. Io tipo è la sesta volta che faccio la pratica di guida e mi bocciano per lo stesso motivo( o trovo sempre io esaminatori severi o non so come gli altri prendano la patente così facilmente). Pure per il sesso promiscuo la vedo dura perché pur essendo molto piacente ( mi dicono così) sono molto riservata e gli uomini li trovo su internet. Non è mica così facile perché un po' lì allontano. Pure per la droga: onestamente sono troppo pigra per andarla a cercare, ergo non mi sono mai drogata, anche se il pensiero l'ho avuto. Sull'automutilazione i pensieri li ho avuti ma non mi andava di farmi del male. Invece io direttamente mi butto sul crimine: appunto rubavo nei negozi, e anche tanto. Non mi hanno mai arrestata perché ho un aspetto molto coccoloso. Idem ho avuto varie minacce di denunce ai carabinieri e polizia, mai concluse nei fatti. Tipo io tendo ad agire alle spalle, ho tendenze da stalker. È più probabile che rigo la macchina a qualcuno e gliela sfascio, piuttosto che tagliarmi io. Non l'ho mai fatto per le troppe telecamere. Più che altro ho tendenze cleptomani, che non pratico da anni, comunque, anche se ancora ho la vocina che mi dice di rubare. Onestamente avevo più paura di ammazzare qualcuno più che me stessa( anche se ho anche pensieri suicidi, solo che non riesco a farmi del male). Tipo ho visto il caso di quel ragazzo, De Marco e onestamente io ho gli stessi pensieri, con la differenza che io mi sono rivolta a un csm perché temevo appunto di uccidere qualcuno. Diciamo che ho avuto delle fasi in cui ero particolarmente paranoica da avere pensieri da serial killer ricorrenti. Lo dico perché è un modo per sdrammatizzare questi pensieri, perché altrimenti ci si logora. Tipo la dottoressa che mi sta valutando ora mi ha subito chiesto se avevo atteggiamenti impulsivi/pericolosi, più che altro aveva pensato ad abbuffate, ma io a livello alimentare sono in regola. Io fino a poco fa magari facevo attività adrenaliniche ma socialmente accettate( tipo sport estremi...che poi io soffro di verigini)
( ora non più grazie al covid, ma non sono felice). O spendo tutto lo stipendio ( anche se per viziarmi in realtà). Nemmeno entro nel gioco d'azzardo, perché certamente è una cosa che potrebbe prendermi, quindi ci sto alla larga. Appunto mi andava sul furto o tendenze da stalker/perseguitatrice, in realtà più su internet ( in realtà sono una bravissima ragazza per bene, solo che quando mi parte l'embolo mi lasciò guidare dall'emotività). Non so se mi va più su questa direzione perché ho tendenze narcisistiche( è uscito dal test Millon).
Questo rientrerebbe in un disturbo borderline?
Premetto che io sto sempre male 24/24, mi sento angosciata, soffro la solitudine. Faccio fatica ad alzarmi al mattino, a cucinare, pagare una bolletta. Tutto è faticoso e vorrei solo stare a letto. Diciamo che riesco a fare tutto( non ho problemi lavorativi o di studio) Riesco a lavorare e sono in regola con gli esami a medicina e anche con una buona media. Quindi ho una certa disciplina, considerando che in realtà sto malissimo e faccio fatica a curarmi: anche lavarmi, sistemare i capelli è faticosissimo. Poi ora sono molto più tranquilla rispetto a prima, più che altro invecchiando mi sembra di essere sempre più tranquilla e scoraggiata/rassegnata dalla mia condizione. Comunque io non ho attacchi aggressivi, più che altro sono un troll( spesso agisco su internet) Nel senso che è molto difficile che io urli o faccia una sfuriata: sono sempre molto pacata e tranquilla. Tipo che se mi cadesse una bomba vicino non farei una piega.( Spesso mi dicono pure che sono comica in questo perché sembro sempre impassibile al limite della macchietta) Anche se mi succede qualcosa sono molto tranquilla. Io reagisco più che altro con il sarcasmo e lo scorrimento e derisioni. La dottoressa che mi sta facendo i test dice che anche queste sono aggressioni, pure il deridere e sfottere in maniera sprezzante. In pratica sono molto competitiva e mi viene da mettere a un livello inferiore gli altri, specie se mi irritano( di solito mi vedo bene da nascondere tutto ciò per non essere giudicata male. Per dirla chi non mi conosce pensa pure che io sia umile) e quindi parto deridendo e con il disprezzo. Mi scusi è per capire di che morte devo morire, insomma, per comprendere l'evolversi della situazione, e se quindi con il passare del tempo sarò sempre più tranquilla e rassegnata e apocalittica. Comunque mi è stato pure segnalato che passo dalla sottomissione all'aggressione nei rapporti. Ecco non so se è possibile risolvere la storia della sottomissione, come odio idealizzare la gente ogni volta, mi diverte più svalutarla e queste oscillazioni mi snervano. In realtà mi piacerebbe mantenere un'idea fissa a livello relazionale.
Il concetto di disturbo invece riguarda gli aspetti disfunzionali, per cui un conto è descrivere un modo di funzionare, altro è identificare cosa "non funziona", che non significa ciò che è deviante o abbondante, ma ciò che dà fastidio alla persona o la mette a rischio oltre le proprie intenzioni.
Dr.Matteo Pacini
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Ha consultato figure che non le hanno chiarito la sua condizione visitandola, certo non può avere chiarimenti on line riportando una serie di ragionamenti generici che possono non corrispondere alla sua condizione effettiva.
L’invito è di rivolgersi ad uno specialista in psichiatria.
Dr. F. S. Ruggiero
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Può scegliere dove andare liberamente basta che si fa valutare in modo serio.
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Ma quello che non capisco è: le interessa farsi curare o avere "una spiegazione" ? Perché la spiegazione non è che cambi molto, ovvero una volta saputa come una cosa funziona, continuerà a funzionare così, e non è detto che senza curarsi riesca a comprendere i meccanismi.
Così facendo rischia di fare discussioni su qualsiasi aspetto, come in parte sta facendo, senza che le sia chiaro il punto sul piano medico, se c'è.
Dr.Matteo Pacini
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Onestamente non so cosa voglia intendere.
"Il giudizio di "brava ragazza" ovviamente verrà da alcune persone, evidentemente i proprietari dei negozi in cui dice di aver rubato non avrebbero espresso questo giudizio."
Riporto ciò che mi viene detto, e per tutti sono una brava ragazza con la testa sulle spalle, molto educata e gentile e seria. Ho ricevuto parecchie minacce di denuncia, spesso hanno cercato di spaventarmi con minacce di coinvolgere carabinieri e polizia, ma io ad oggi ho la fedina pulita, solo due multe una in metro e l'altra in treno. Onestamente non mi sono mai chiesta come mi vedessero queste persone perché sono abituata ad essere etichettata come una ragazza studiosa e lavoratrice e per bene.
"Però non può pensare di utilizzare il servizio online per elucubrare continuamente"
Non ho capito.
Lei vuole ragionare sul disturbo ma non si cura in modo appropriato.
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L'ho già ribadito più volte che questo è un mio sintomo, è quello che preoccupa di più la mia psicoterapeuta. Se mi può spiegare cosa ho capito male e non farmi andare nell'interpretazione. La terapeuta dice che ho un problema nella metacognizione, ma che cognitivamente capisco perfettamente. Mi dicono che a livello razionale comprendo ma non a livello emotivo. Riporto pari pari le frasi che mi vengono dette.

D'accordo, quindi diverse persone non pensano affatto che sia una brava ragazza. Avere la fedina pulita che c'entra, stiamo parlando di come gli altri la descrivono.
Ma detto questo, che mi pare chiaro, il punto era: si fa valutare con quale poi prospettiva. Ovvero, in parole povere: che ci fa poi con la valutazione ?
Dr.Matteo Pacini
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Inoltre lo posso usare come autotutela. Ho subito dei tentativi di molestie sessuali. Una volta hanno cercato di violentarmi, ma fortunatamente sono riuscita, nonostante la dissociazione ( mi dissocio sempre in situazioni di pericolo) a difendermi( fortunatamente sono molto forte fisicamente) sono rimasta paralizzata e gli ho permesso di avvicinarmi perché non me l'aspettavo e la dissociazione mi ha paralizzata ( io ci soffro di queste cose) Lo stupratore poi alla mia ribellione mi ha accusata di essere pazza. Ha detto che ha cercato di violentarmi per vedere fino a dove arrivavo e quanto ero debole. Ora credo che sto pezzo di m. abbia creduto che poteva violentarmi perché mi aveva allungato le mani sulle ginocchia e fatto discorsi sconci e io mi dissociavo rimanendo paralizzata a questi approcci, beh non era un consenso a fare sesso con lui,a solo un mio disturbo. Questo è già stato stabilito nella valutazione che qualcuno potrebbe fraintendere il mio stato e approfittatene. Diciamo che è una tutela legale, non sia mai che succeda di nuovo. Se non avessi avuto forza muscolare questo mi violentava e poi raccontava che ero consenziente. Non so se ho reso l'idea. A parte che non capisco perché chi ha il diabete o sindromi metaboliche o tiroiditi autoimmuni debba avere un quadro preciso della propria situazione, con tanto di informazioni e chi invece ha problemi mentali no. A me non frega niente delle etichette, mi hanno chiamata matta per tutta la vita, deridendomi e sfottendomi, avere un'etichetta è anche un modo per evitare tutto ciò. Inoltre sapendo che il problema sono le relazioni e le persone di può decidere di starsene tranquilli senza legami e vivere una vita serena e appagante con il proprio lavoro, carriera e hobby. A saperlo che il problema erano le persone, nonché responsabili indiretti del mio malessere. Cioè di potrebbe dire che ho un'allergia verso i legami intimi.

Non funzionerebbe a mio parere neanche in quel senso. Tra l'altro la diagnosi presuppone una sorta di contradditorietà nei comportamenti e negli atteggiamenti, oltre che l'alternanza di attrazione e repulsione, l'identità a tratti maldefinita, la tendenza a non attribuirsi con coerenza e continuità azioni e intenzioni etc.
Quindi una diagnosi del genere in un contesto legale potrebbe minare la credibilità, per esempio.
Non capisco con chi voglia far polemica. I diabetici hanno una diagnosi nella misura in cui devono curare il diabete o sapere come comportarsi.
A lei invece interessa una diagnosi solo per poterla usare in situazioni di cui non si capisce bene la consistenza: "tentativi di molestie" così descritti sembrano il fatto che uno ci prova ma non lo gradisce, dopo di che la smette quando lei reagisce. Insomma, un qualcosa che corrisponde ad avances respinte, neanche molestie consumate. E per questo c'è bisogno di una tutela ? Perché mai, se si è difesa.
Servirebbe spiegare che uno era dissociato per giustificare che cosa ? Che non si è difeso ... ? Ma lei dice che si è difesa, quindi dove sta il problema.
Apparentemente oscilla tra dire che va tutto bene e che le piace vivere così a dire che ha dei problemi e quasi mira ad una diagnosi psichiatrica come se sapesse che deve essercene una. Quindi le cose si presume vadano non bene. La diagnosi psichiatrica non è un distintivo o qualcosa con cui spiegare a proprio vantaggio le cose, si tratta di un modo tecnico di collegare un fenomeno che produce danno a sé ad una possibile cure.
Dr.Matteo Pacini
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Non funzionerebbe a mio parere neanche in quel senso. Tra l'altro la diagnosi presuppone una sorta di contradditorietà nei comportamenti e negli atteggiamenti, oltre che l'alternanza di attrazione e repulsione, l'identità a tratti maldefinita, la tendenza a non attribuirsi con coerenza e continuità azioni e intenzioni etc.
Quindi una diagnosi del genere in un contesto legale potrebbe minare la credibilità, per esempio"
Esattamente quello che succede a tutte le donne che subiscono minacce e stupri...no??
Ho dovuto imparare a non stare mai in un posto isolato e se qualcuno è troppo invadente a mandarlo subito in quel posto. La legge certamente non aiuta( infatti io detesto le forze dell'ordine) meglio farne a meno. Non mi rivolgerei a loro, andrei direttamente per avvocati.
Si, tramite avvocati puoi fare tutte le denunce che vuoi e certamente non è piacevole riceverne una.


Io non creo un danno a me stessa: sempre stata un'ottima studentessa e un'ottima lavoratrice, in più faccio sport, mangio in maniera regolare, non fumo, non bevo, non mi drogo, non mi taglio ecc.

No, questo non c'entra, questo è un presentarsi agli altri, io mi riferisco al giudizio che può dare sul suo stato e se e come un certo tipo di meccanismi interferisca con ciò che desidera. Non con l'essere "irreprensibile" nell'immagine sociale.
Tratti non significa diagnosi, e comune una volta che ha messo sopra un'etichetta non conclude niente sul piano pratico.
Dr.Matteo Pacini
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Non so che intenda con l'avere problemi con se stessa...Ho già detto che sono sempre sofferente, che sto male, cioè devo essere un caso umano per farmi valutare, non ho capito? Diciamo che si tende a compensare, almeno io che sono intelligente, e avendo visto una certa difficoltà nelle relazioni magari ho puntato tutto in campi che mi erano più congeniali, tipo studio e lavoro. Avendo visto che non riesco a fare innamorare un uomo, magari ho intuito che puntando sul sesso potevo incastrarli, cioè queste sono compensazioni per rimediare a deficit che non saprei nemmeno come risolvere. Avrei potuto decidere di stare qui a piangere perché non vengo apprezzata dalle persone, avrei potuto ingrassare, non studiare, non lavorare( molte donne lo fanno!) e invece ho capito che ci sono tante cose belle a prescindere dalle relazioni. Avrei potuto correre dietro agli uomini facendo lo zerbino supplicando amore, e invece sono furba e ho capito che con il sesso te li rigiri come vuoi, e chissenefrega dell'amore. Il fatto che io abbia trovato delle compensazioni non vuol dire che io non voglia capire perché ho certe difficoltà, perché sento sofferenza. O no?


Penso che abbia questo atteggiamento anche con i suoi curanti provocando non pochi problemi al suo trattamento in generale.
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Penso che abbia questo atteggiamento anche con i suoi curanti provocando non pochi problemi al suo trattamento in generale"
Boh, non mi accorgo di farlo, onestamente.
Ho pure scoperto che chi mi sta intorno mi vede spocchiosa e esaltata e vanesia e narcisista. Tipo che io non sapevo nemmeno che volesse dire narcisista, sono andata a cercare il significato anni fa, dopo che continuavano a dirmelo. In effetti vedo che la psicoterapeuta si snerva spesso, poi casualmente quando la vedo snervata, mi toglie l'appuntamento per una settimana mah. Qualche volta mi dice di prendere il suo posto visto che sono così brava, la prima volta non avevo capito che mi stava sfottendo e mi sono seduta davvero alla sua poltrona. Comunque non ho capito in che senso controbatto. Mi è stato chiesto cosa me ne faccio di una relazione sul mio stato e io ho risposto alla domanda, o non dovevo rispondere, non ho capito? Poi ho solo sottolineato che non ho chissà quali comportamenti impulsivi attualmente e che comunque ho un'ottima posizione socio culturale economica, nonostante le problematiche relazionali. A parte il fatto che la psicoterapeuta attuale dice che sembro borderline, ma per lei sono più narcisista nei modi di fare( dice che sono sfumata) Se mi fanno una relazione esce fuori che sono borderline, ma nei test viene fuori un forte narcisismo( mi hanno detto). Volevo solo capire questa cosa, perché gli altri mi vedono oppositiva e esaltata, io invece ho paura sempre di essere vista difettosa e sottomessa. Ho fluttuazioni dell'autostima, nel senso che mi sento un genio e allo stesso tempo uno straccio( non so come sia possibile sentirsi geniali, in gamba, intraprendenti, solari, piacenti e allo stesso tempo sfigati e un emerito schifo...sono contrapposti) Comunque io sono tranquilissima, non ho mai fatto sceneggiate in studio e mai avuto scatti di rabbia, alcune volte mi hanno detto che sfotto, ma non me ne accorgo onestamente.
Ma per carità, questo discorso è decisamente surreale. Uno che si cura da solo per intuito e capacità personale. Guardi, quando lo psichiatra migliore del mondo si ammala si comporta come un paziente qualsiasi.
Per quanto riguarda la presentazione di sé, non è che si debba per forza mettere in dubbio, ma i soggetti con la sua diagnosi (borderline e/o narcisista) tipicamente affermano di sé cose assolutamente non corrispondenti alla verità dei rapporti che hanno, tendono a massimizzare i propri disagi ma non a percepire il disagio altrui, e spesso lo provocano per poterlo poi gestire a proprio vantaggio. I soggetti borderline si presentano bene, come persone amate da tutti, correttissime, equilibrate etc ovviamente anche se entrano nell'ambulatorio per raccontare una storia che dice esattamente il contrario.
Dr.Matteo Pacini
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Boh io ho l'abitudine di scrivere, lo faccio anche per lavoro, e poi mi rileggo ciò che sta sulla carta e mi chiedo, ma perché l'ho scritto? Tipo un minuto sono incavolata con qualcuno, l'attimo dopo non mi ricordo più perché. Avendo l'abitudine di scrivere, perché scrivo tanto, poi mi vado a rileggere e moto che c'è qualcosa che non va. Comunque anche le persone hanno dei pareri contrastanti su di me, da un lato mi dicono che sono una bravissima ragazza, equilibrata, con la testa sulle spalle, dall'altro c'è chi mi vede pazza, borderline, narcisista, arrogante e spocchiosa e viziata e teatrale. Tanto che anch'io sono confusa sul come vengo vista. Fa strano essere considerata pazza, instabile, borderline da alcuni e una perfettamente equilibrata, pacata, in gamba e intelligente, da altri. Lo stesso per il narcisismo, per alcuni la mia vanità è stra positiva, perché vedono l'impegno negli obbiettivi, nel raggiungere traguardi sempre più alti, reputano pure sano il mio egoismo/egocentrismo. Mi prendono pure come esempio per forza interiore, sul realizzare i propri sogni. Per altri invece sono solo arrogante e spocchiosa. È un mistero. Leggendo i miei scritti ho notato molte oscillazioni di pensiero che non mi sono proprio spiegare da quanto sono veloci.

Beh ma questo è un atteggiamento tipico dell'italiano medio, no? Quanti sono disoccupati e danno la colpa al sistema. Io sono giovane ma non ho mai avuto problemi di disoccupazione e non sono raccomandata, quindi vuol dire che forse è colpa loro: avranno fatto scelte sbagliate e si compiangono troppo.
Onestamente io non ho questa mentalità, tendo ad assumermi sempre le mie responsabilità. So benissimo di avere delle fluttuazioni di pareri e umore, di idealizzazione e svalutazioni. Incolpa anche gli altri eh, ma in maniera consapevole e un po' scherzando onestamente.


Dice che ha bisogno di cure, per poi dire che è una persona reponsabile (che c'entra ?) e quindi si potrebbe curare da sola...
La presentazione è decisamente contraddittoria, forse la rende così Lei nel commentarla, forse saranno i tanti commenti senza diagnosi precise a non render l'idea, comunque c'è chiara contraddizione tra i modi in cui si presenta e la storia che racconta.
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Chi è un genio se è malato si cura come gli altri, e fa una grande confusione se ragiona su se stesso e crede di potersi curare da sé. Questo è quanto.
Per il resto, è evidente una tendenza a dire di sé cose massimamente positive per poi raccontare tutta un'altra storia di fatti e accadimenti. Quindi insistere rende la cosa semplicemente più evidente.
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In che senso? Non posso raccontare delle cose positive di me, in fondo che c'entra? Io potrei stare male ma essere efficente, no? Senza contraddirmi. Quall'é l'altra storia di fatti accadimenti? seriamente non ho capito.
Dico cose opposte?

E' evidente che ha uno stato psichico non regolare per cui deve curarsi appropriatamente.
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Rilegga bene tutto e si faccia un’idea visto che è tuttologa.
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La laurea in medicina non è la laurea in tuttologia come crede.
Se rilegge bene ogni volta fa una nuova domanda sullo scritto mio o del collega facendo finta di non capire ciò che è scritto in italiano corrente e comprensibile.
Ancora non ha riletto nulla.
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"Veramente medico non lo è ancora."
Va beh arrotondo per eccesso, quasi.
"La laurea in medicina non è la laurea in tuttologia come crede"
Mah io ho sempre avuto un senso di onnipotenza perché mi sono cresciuta da sola, non ho avuto dei genitori o una famiglia che badasse a me, proprio trascurata al 100%, forse per questo sono più narcisista. Beh è normale, no? Non è questione di giustificarsi, e che a un certo punto certi comportamenti si sviluppano per sopravvivenza; i miei coetanei mica si sono auto cresciuti da soli. Io lavoro da quando avevo 18 anni perché non mi hanno mai dato soldi e sono sempre andata in giro come una stracciona perché io i soldi per curarmi non li avevo e alla fine pagare affitto e bollette ha la priorità, per non parlare del sostegno emotivo mai ricevuto, invece mi sono beccata vari insulti, scoraggiamenti, e umiliazioni/punizioni. Spesso mi danno della viziata, pensano che io sia stata troppo coccolata( altri intuiscono che venivo presa a sberle per ogni cavolata) in realtà ho ricevuto un'educazione molto rigida, quasi portante alla sottomissione. Infatti ho tendenze sottomesse nei comportamenti, o meglio finte sottomesse, perché io realtà sono oppositiva e non faccio mai ciò che mi viene ordinato. In casa mia facevo la finta sottomessa solo per non essere picchiata, ma poi di nascosto facevo ciò che mi pareva, mentendo. Beh l'impostazione comportamentale è rimasta. Non so crede che sia così facile togliersi sta roba, mah...
Lei utilizza questo spazio come uno spazio analitico per cercare di eludere il suo trattamento e ciò non le giova.
Può continuare a scrivere ciò che vuole, fino a quando il consulto non sarà chiuso a breve, ma non può utilizzare lo spazio per evitare le cure psichiatriche cui deve sottoporsi.
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Ah ora ho capito. Non comprendevo di che controlli parlasse. Ora mi è chiaro.
"Può continuare a scrivere ciò che vuole, fino a quando il consulto non sarà chiuso a breve, ma non può utilizzare lo spazio per evitare le cure psichiatriche cui deve sottoporsi"
Questo punto non mi è ancora chiaro. Come faccio a eludere delle cure scrivendo qui, questo non mi torna. Quali cure psichiatriche? Boh, io vado in un centro di salute mentale, che altro devo fare? Già sono dovuta andare in un centro esterno per la valutazione.
"Va beh arrotondo per eccesso, quasi."
No. E non serve che sia vicina ad alcuna conoscenza medica per curarsi. Il senso di onnipotenza fa fare grossolani errori di impostazione che uno sbandiera come se fossero intuizioni geniali.
Lei al momento sta parlando di cure, diagnosi etc come se fossero argomenti di esibizione e per parlare di sé. E' secondo me fuori strada.
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"Va beh arrotondo per eccesso, quasi."
Era una battuta.
"Lei al momento sta parlando di cure, diagnosi etc come se fossero argomenti di esibizione e per parlare di sé. E' secondo me fuori strada."
Va beh rientra nella mia personalità, no? Ovvio che faccio fatica a controllarmi, mica mi diverto.
Il problema è che lei poi ribatte sempre con una nuova domanda.
Le ho posto la questione come era sin dall'inizio.
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Non credo abbia capito molto di cosa può essere il problema. I disturbi di personalità non sono la personalità. E chi li ha ci si può anche divertire, sotto alcuni aspetti, proprio perché non vede bene il complesso delle cose, o utilizza le parti che gli vengono facili per indurre reazioni negli altri, salvo poi constatare effetti negativi nel tempo.
Al momento si esprime come se volesse "vantarsi" dello star male e per il resto di sue grandi capacità da tutti riconosciute e celebrate. E' evidente la contraddizione e lo stridore in tutto ciò.
Dr.Matteo Pacini
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Oddio a me l'unica cosa che viene facile è far tenerezza alle persone, cosa che in effetti sfrutto assai ed è proprio diventata un'arma. Ma non faccio del male a nessuno e oltretutto è talmente funzionante e efficace, che sono obbligata a farlo. Se cerco di non far tenerezza va tutto a rotoli. L'inconveniente di far tenerezza a tutti certamente c'è. Questo però forse è istrionico, no? Mah. Se non mettessi tenerezza sarei già morta e sepolta perché spesso mi trovano arrogante e comunque ho delle difficoltà in alcuni ambiti. Idem mi riesce benissimo passare inosservata, non figurare come un nemico o come qualcuno di pericoloso: sembro molto affidabile, e anche questo lo sfrutto spesso. Onestamente non mi torna molto...mi hanno fatto appunto notare che suscito molta tenerezza, ma questo non mi è mai stato sottolineato in terapia. Rimane che è una cosa che mi riesce talmente bene che nemmeno ci si sente manipolati, è molto soft.

Eh sarà perché ho tratti istrionici. Io anche sui problemi fisici magari insisto.
Onestamente mi faccio imbarazzo da sola, ma non riesco a fermarmi.
Non mi è nemmeno chiaro il problema principale, per questo ho chiesto la valutazione, ma ancora non mi hanno dato la relazione. Tipo la mia terapeuta dice che più che borderline secondo lei sono narcisista istrionica. Però dice che sembro bordeline superficialmente. La terapeuta che mi sta valutando credo che presuma che io sia borderline, ma appunto è quello che credono tutti alle prime sedute.
Sinceramente vorrei capire esattamente perché essendo paranoica e avendo alterazioni di idealizzazione e svalutazioni e passaggi rapidi di idee mi serve per capire dov'è la mia immaginazione e dove no. Non è facile vivere senza metacognizione, a me questo pesa tantissimo! Non so mai se qualcuno ha provato problemi con me o se sta tutto nella mia testa!

Si, in effetti non mi sento ammirata come vorrei e come credo di meritare. Che sofferenza.
La cosa più difficile è che non so mai se ho una malattia mentale o se sono perfettamente sana di mente. Questo mi crea molta confusione.
Da un lato mi dico che sono malata per la paranoia( che è un grosso problema) per la mancanza d'identità, per le oscillazioni di idee, per la difficoltà nell'assertività, per le crisi isteriche( ora molto meno!) Un tempo mi mettevo a urlare per strada a squarciagola parolacce, che se uno mi vedeva credeva fossi schizofrenica( in questi momenti qualcuno mi chiedeva se stavo bene, ma io rispondevo talmente tranquilla" va tutto bene" che alla fine mi lasciavano urlare. Faccio molta fatica a controllare le emozioni. Da un altro lato mi dico che sono il top e perfetta e fantastica in tutto, senza difetti. Fare un colloquio a me è tostissimo perché a ogni sintomo dico" no, no no no" perché mi sento perfetta. Mando in confusione. Purtroppo non riesco a trattenermi. Comunque la psicoterapia sta funzionando molto, infatti non ho più crisi isteriche per strada o sul lavoro o con chi mi è vicino e riesco a controllare molto meglio la rabbia e le altre emozioni, tipo paura che sento moltissimo. Sono anche meno dissociata.


Beh in effetti questo non l'ho capito...
Ho conosciuto persone con disturbi di personalità e onestamente era difficile vedere altri tratti o altre caratteristiche di personalità, tipo invece su di me si: sono molto poliedrica e compressa.
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Approfondimento su Disturbi di personalità

I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.