Trauma e sessualità

Egregi Dottori,

Ho una domanda semplice da porvi che sarebbe:

Secondo le vostre esperienze cliniche L’ attrazzione omosessuale può derivare da dei traumi in infanzia?


Mi spiego meglio, nell ultimo periodo la mia mente sta riportando a galla dei ricordi della mia infanzia in modo molto chiaro e netto.


Ricordo che fino ai 6-7 anni ero un
Bambino un po’ sensibile ma
Neanche tanto.
Ricordo le mie prime
Manifestazioni di etero sessualità all epoca (una volta sono saltato addosso a mia zia perché mi sentivo attratto dalle sue forme.
)

Poi sono successe delle cose che mi hanno portato alla confusione più totale.
Brevemente dopo un periodo di litigi estremi dei miei
Genitori, ho reagito col rifiuto di mio padre e di me stesso.
Piangevo al pensiero di diventare come lui ed ho sviluppato una specie di disforia di genere.
Facevo anche sogni la notte dove mi trasformavo in una bambina e questo mi ha portato ad una specie di percezione distorta di me stesso.
Oltre questo venivo spesso picchiato da mia madre che mi faceva sentire in qualche modo sottomesso e castrato.


Oggi ho 30 anni e posso dire che ho delle fantasie omosessuali passive.


Non è il primo consulto che scrivo su questo sito, ma non ho mai ricevuto risposte chiare.


Adesso La mi domanda è, secondo la vostra conoscenza e le vostre esperienze sul campo, questi episodi traumatici hanno avuto
Un peso?


Cosa mi vuol dire la mia mente che li riporta a galla dopo li avevo completamente rimossi?


Spero in delle vostre risposte.


Grazie
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Sembra che ci si stia in qualche modo "fissando" più che altro. Per il resto, se ha delle fantasie, ciò di per sé non costituisce un sintomo di patologia. Quindi il termine "trauma" che lei indica rispetto agli eventi passati però a cosa dovrebbe applicarsi ? Ad un qualcosa di non patologico ?
In ogni caso, non mi risulta che vi sia uno specifico nel determinare l'orientamento sessuale che faccia riferimento ai rapporti genitoriali, peraltro riportati con una interpretazione a posteriori, soggettiva e vaga (nel senso che descrive sensazioni sue e usa termini già gravati da un significato psicologico.
Ma, al di là di ciò, sul piano medico la questione quale sarebbe ? Cosa cambia in altre parole ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
La mia domanda era se questi episodi che mi sono venuti in mente possono avere un peso? E il perché mi vengono in mente ? Mentre per esempio guardò la tv ?

Il mio sentirmi inadeguato, inferiore e non all altezza. Può derivare da questi episodi che non ho risolto?

Oppure questi ricordi mi sono venuti in mente così dal nulla senza motivo ?
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Guardi, la mia impressione è che sia ossessionato dai ricordi, e anche questo discorso delle fantasie passive non so se rientra in un meccanismo di tipo ossessivo. Sembra che lo riferisca non come una cosa gradevole, ma come qualcosa che la affligge. Poi magari le chiama fantasie perchè teme che siano fantasie. nel senso di cose desiderate, ma se sono ossessioni non è così.
Dico questo perché come se uno chiedesse se, a causa di un trauma, è riuscito a tenere la media del 30 all'Università.
[#4]
dopo
Utente
Utente
No le fantasie sono per me eccittanti sul momento, ma dopo a mente fredda mi fanno stare male. Diciamo che ho sempre sofferto fin da bambino di ansia e attacchi di panico, anche periodo con varie ossessioni( ipocondria di ogni genere). Anche nei periodi più sereni ho sempre avuto la sensazione che qualcosa non andasse nel verso giusto. Non riesco a provare emozioni intense e ad essere veramente felice.

Diciamo che quel rifiuto verso mio padre e stato molto traumatizzante per me, ho avuto come uno sdoppiamento della personalità, quindi se il mio inconscio me
Lo ha portato fuori dopo più di 20 anni qualche motivo ci sarà?

Ora come ora non so più se sono etero, gay, bisex o transgender. Posso tranquillamente rientrare in una di queste etichette che sarebbe L opzione più facile, oppure posso cercare di capire di più. Cosa ne pensa ? E quali consigli mi può dare ?

Sono triste e depresso, mi sento solo ho bisogno di un aiuto sincero.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 991 248
Il suo inconscio non ha portato fuori niente. Se mai la cosa è rimasta archiviata e poi tornata come ricordo adesso. Chiaro che se è accaduta, a livello neurologico la sua traccia potesse esistere ed essere rievocata. Che questo debba avere un significato non saprei. Questo spesso accade quando ci si fissa ossessivamente sulle cose, si pretende di spiegarle in termini psicologici. Capire di più a volte significa capire di meno. Le etichette semplicemente indicano fenomeni esistenti, per cui non servono certamente per indicare a se stessi la propria identità sessuale.