Ipersensibilità delle cellule nervose

Salve, soffro di depressione endogena: ereditata dal ceppo paterno (ne sono afflitti tutti i portanti quel cognome: TUTTI sono costretti a usare stabilmente la Duloxetina 60 mg: ogni volta che abbandonavano la cura, dopo qualche mese ricadevano in depressione: stando stabilmente a letto per 1/2 mesi).

Al momento ho dedicato invano 6 settimane alla venlafaxina 75 mg, e oltre 2 mesi a Duloxetina 60 mg (quest'ultima molto peggio della prima anche negli effetti della interruzione: ho avuto 8 ore di sonno intrisi di inediti incubi con cani, tigri persone deformi e mostricizzati, con scenari senza senso logico, oltre a sudore, e forte mal di testa e delle terminazioni nervose).

In generale, gli antidepressivi mi impediscono di fare lavori intellettuali, oltre a peggiorare lo stato di sonnolenza-stanchezza diurna infra-17:30, in quanto lo estende a tutte le 24 ore, e a giudizio del medico di base sarebbero da scartare in quanto le mie cellule nervose sarebbero ipersensibili; e mi ha suggerito di chiedere allo psichiatra l'indicazione di altro rimedio chimico, già dopo la terminata venlafaxina.

Nondimeno, i 3 Professori psichiatri e la psicoterapeuta del C.
I.M.
hanno rassegnato silenzi assordanti alla domanda tramite mail, ancorché la segreteria mi abbia confermato che la stessa sia stata letta dai professionisti.

Se devo dire la mia: è impossibile abbandonare la depressione tramite un farmaco che ti impedisce di fare la cosa che più ti sta cuore: immaginate Voi psichiatri di prendere un antidepressivo che vi impedisce tutti i giorni di recarvi al vostro studio coi pazienti paganti che vi aspettano invano per giorni, settimane e mesi.


Pertanto, Vi chiedo: avendo già provato invano TUTTI i prodotti fitoterapici e integratoriali in commercio, esiste altro prodotto/farmaco antidepressivo appartenente a una famiglia diversa di quelli già saggiati, che potrei suggerire al medico di base?

RingraziandoVi anticipatamente
Buona giornata