Violenza psicologica e non solo

Gentili dottori,
volevo chiedere un consulto sul comportamento che devo assumere nei confronti del mio ex fidanzato. Ci siamo lasciati definitivamente qualke mese fa dopo una lunga storia di lascia e piglia, consapevoli del fatto che non riuscivamo a stare serenamente insieme. Lui è sempre stato emotivamente instabile, nel senso che non riusciva a gestire la rabbia e una volta è arrivato a rompere una finestra per una bugia che gli avevo detto, ma non hai mai fatto nulla a me. Dopo che ci siamo lasciati per un periodo mi ha chiamato con l'anonimo senza parlare, poi è passato alle telefonate vere e proprie dicendomi che aveva capito che l'unica cosa che voleva realmente era stare con me. Io per un periodo sono stata disponibile ad ascoltarlo perchè lo sentivo molto depresso e non volevo abbandonarlo, ma gli ribadivo che non sarei tornata con lui. La situazione è degenerata quando io ho iniziato a frequentare lo stesso posto che frequenta lui ma non lo stesso gruppo, lui mi vedeva da lontano e mi mandava msg esortandomi ad andarmene. Inizialmente me l'ha chiesto gentilmente, poi è passato alle minacce e infine l'altra sera è venuto di persona a fare una scenata davanti a tutti. non mi ha messo le mani addosso ma a un certo punto mi ha tirato i capelli e io gli ho dato uno schiaffo. Da quella sera che è terminata in insulti sto malissimo, piango ogni giorno e mi vengono degli attacchi di panico. Questa storia travagliata va avanti da anni e sta avendo delle forti ripercussioni negative sulla mia salute mentale. se sono arrivata al punto di contattarvi è perchè davvero non so più cosa fare per uscire da questo tunnel. La cosa che più mi far star male è pensare che una persona con cui ho condiviso tanto sia arrivata a farmi questo. Nonostante io lo odi per i modi che ha usano non riesco a smettere di amarlo, credo che c'è anche in me qualcosa che non va anche xkè ho sempre pensato che il rispetto venga prima di tutto in una relazione. Mi sento in un circolo vizioso in cui piu sto male e piu ho bisogno di lui e non so come uscirne. Secondo voi dato i precedenti potrebbe realmente farmi del male fisicamente (anche perchè psicologicamente già lo sta facendo)? Vorrei capire quand'è che si passa la linea di confine fra il gesto di rabbia occasionale che capita a tutti e la violenza vera e propria. Sono davvero distrutta e vorrei cercare di capire come andare avanti, perchè passo da incessantemente dal bisogno di vendetta alla giustificazione. Grazie per l'attenzione
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63