Sospensione eutimil

Salve, in dicembre a seguito di uno svenimento mi è stato prescritto Eutimil per tenere sotto controllo la mia emotività (avendo appurato che non si trattava di componenti neurologiche o cardiache)...sono una persona ansiosa e avevo la laurea in vista che mi rendeva molto stressata.
Per una settimana ho assunto mezza compressa e per i successivi 3 mesi ho assunto una compressa intera.
Una volta laureata ho iniziato a diminuire la dose prendendo mezza pastiglia per una ventina di giorni.
E' da circa una settimana che ho smesso di prenderlo completamente e avverto irritabilità e umore basso...volevo sapere se si tratta di una fase transitoria.
Grazie in anticipo per la risposta
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Mi sembra che abbia un'idea confusa della diagnosi. Parla di stress e di emotività come fossero la causa.
Lo svenimento di per sé non avrebbe indotto prescrizioni di eutimil, evidentemente è stata fatta una diagnosi attinente al disturbo di panico, o a sindromi che comportano fenomeni di panico.
Adesso lo ha smesso ma in base a quale indicazione ?
Che possa avere dei sintomi da sospensione è la cosa meno sorprendente, ma il punto è conoscere cosa si ha e se si prevede che la cura continui o si interrompa.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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L’ho smesso perché la dottoressa mi ha detto di farlo dopo 3 mesi perché si pensava che questo fenomeno di panico fosse dovuto ad un periodo che mi procurava ansia dovuta alla laurea ..una volta laureata ho iniziato a smetterlo. Da dicembre a marzo sono passati appunto 3 mesi. Volevo sapere se quindi questi sintomi dovuti alla sospensione sono normali anche se eutimil è stato interrotto con gradualità. Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Non è stata fatta una diagnosi chiara, la farei riformulare. Un disturbo di panico, se come tale si diagnostica, non può essere ascritto a cause esterne in maniera arbitraria, va inquadrato secondo la prognosi tipica, per cui 3 mesi di cura sono tipicamente non risolutivi. Altrimenti, se non è una diagnosi di panico, ma un episodio isolato associato ad altri sintomi, va definito.
Ovviamente esistono anche gli stati ansiosi da prestazione, associati a particolari periodi, ma allora perché una terapia indicata per forme specifiche e non rapidamente transitorie (come l'eutimil) ?

Dr.Matteo Pacini
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