Psicologa età evolutiva

Buongiorno, nell' attesa di un appuntamento da psicologo chiedo cortesemente un parere vostro.

Ho un bambino di 9 anni che ormai sono anni (da circa 3) che piange ed è triste perché a scuola gli manca il papà!
I rapporti in famiglia sono tranquilli... Non siamo una famiglia separata.
Quando gli chiedo su cosa prova non sa spiegare.
Gli manca il papà nei momenti, a scuola, dove non ha la mente occupata in attività scolastica.

Non riesce a dirmi di più.

Vive male questa cosa e lo preoccupa perché non vorrebbe essere così.

Grazie x una cortesia risposta.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile signora,
appena il mese scorso la collega dott.ssa Scalco ha risposto con competenza e garbo alla sua richiesta, quasi fotocopia della presente, con una lunga serie di chiarimenti.
Il fatto che lei ci scriva ancora fa pensare che la sua ansia stia diventando un disturbo invalidante, per lei stessa e per suo figlio.
Lei sa bene di manifestare problemi anche nella gestione delle malattie, vere o presunte: ho letto tutte le sue richieste di consulto.
Ha avviato una gravidanza in età avanzata; suo marito è ancora più anziano di lei; i nonni, come lei dice nel precedente consulto, sono ormai tanto anziani da non poter tenere con sé il nipotino, che invece nei suoi primissimi anni li ha visti meno anziani e disponibili.
La somma di queste situazioni, tutte annuncianti vecchiaia, ritiro sociale, malattie, fine vita, non pensa che possa profondamente spaventare un bambino di nove anni, soprattutto se è un bambino solo, che non ha in casa fratelli, cuginetti, forse nemmeno amichetti con cui giocare in cortile?
Si meraviglia che suo figlio non esprima a parole i timori che lo fanno addirittura chiudere in bagno a piangere? Possibile che lei non riesca a immaginarli?
Eppure suo figlio ha detto tutto quello che poteva, col riserbo che connota la comunicazione di un bambino della sua età: i pensieri che lo fanno piangere giungono "nei momenti, a scuola, dove non ha la mente occupata in attività scolastica. Non riesce a dirmi di più. Vive male questa cosa e lo preoccupa perché non vorrebbe essere così".
Giustamente, lui vorrebbe essere allegro e spensierato come gli altri bambini.
Un valido aiuto in questo senso gli verrà dalla psicologa dell'età evolutiva, che spiegherà a lui, e soprattutto a voi, come riconquistare i pensieri e i comportamenti allegri che devono accompagnare la vita di un bambino di nove anni.
Voi genitori non dovreste forzarlo a parlare perché questo per lui può essere una tortura della sensibilità. Dovreste invece curare la vostra ansia per amore di lui e offrirgli tutto l'ottimismo e la serenità di cui siete capaci. Oltre che, ovviamente, offrire a tutti voi dei consulti psicologici, uscendo così dalla fuorviante impressione che il problema sia in lui, che è solo il parafulmine delle circostanze, poverino.
Tanti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Condivido appieno tutto quello che ha scritto...
Spero che con l aiuto ed il supporto psicologico il bambino riesca a superare serenamente queste difficoltà!!!
Grazie di cuore .
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Spero anch'io che ci riuscirà, ma le ripeto che l'aiuto deve venire da voi genitori, istradati dall* psicolog* che sceglierete. Quindi spero che tutti e tre riuscirete a conquistare ottimismo e allegria.
Lascio aperto il consulto perché ci aggiorni dopo l'incontro con lo specialista, se crede.
Molti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, approfitto di un consulto nell attesa del colloquio con psicologo.
Il bambino manifesta episodi di pianto in questi giorni x che non riesce ad esprimere un emozione riguardo un "piacere" non so come definirlo verso una bambina a scuola.
A 9 anni posso anche capire che può già capitare una simpatia, ma lui la vive come un turbamento..
Nonostante gli abbiamo spiegato che può accadere , fa parte della normale crescita, non riesce a comprendere!
È turbato dal fatto di essere attratto da questa bambina e ci ha chiesto cosa significhi anche il pensiero di voler baciare una bambina.
Secondo noi è un po' prematuro.. ma volevo un vostro parere soprattutto sul soffrire e piangere per questa cosa che lo affligge
E se può essere normale parte della crescita!
Grazie di cuore!
Buone feste.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile signora,
dispiace notare che malgrado le esortazioni di noi specialisti voi non siate ancora andati a parlare con uno psicologo. A volte dobbiamo notare con rammarico che certe famiglie regalano la maglietta firmata e il cellulare al proprio figlio, ma non si curano del suo benessere, e risparmiano sull'incontro con chi può aiutarlo.
Spero vivamente che non sia questo il suo caso, ma quella che ci descrive oggi è un'altra manifestazione della situazione già rilevata: suo figlio manca degli strumenti per affrontare la vita con coraggio, energia, ottimismo.
Eccoci di fronte ad un'emozione che non è affatto precoce: l'attrazione, il piacere vivo nel guardare una compagna di scuola, nel parlare con lei, nello sfiorarla, possono manifestarsi molto prima dei nove anni. Sono i segni di quella che sarà l'attrazione adulta, la quale se opportunamente vissuta si trasformerà in innamoramento.
Questa esperienza può essere molto forte perché suo figlio la sta vivendo in un certo senso tardi, non troppo presto, quindi mischiata con l'intensità del desiderio sessuale adolescente.
A questo punto in genere un ragazzino non lo racconta ai genitori, come non racconta le prime esperienze masturbatorie e gli altri segnali di cambiamento che vive, nella psiche e nel corpo. La crescita va seguita, ma nel rispetto del riserbo che l'accompagna.
Ai genitori spetta il compito di tranquillizzare con serenità, rispettando i sentimenti e le sensazioni fisiche del figlio, di educarlo dolcemente al riconoscimento delle emozioni e al loro idoneo indirizzamento nel rispetto di chi le prova e di chi ne è oggetto.
Proprio dal fatto che i ragazzi, disabituati dalla bambagia in cui vivono, non accettano più le emozioni forti e le considerano dolorose anche quando si tratta di piacere, nascono poi gli orrendi fenomeni che prendono il nome di femminicidi: la donna desiderata diviene una sorgente di dolore quando si nega, quindi sorge nel maschio l'impulso primitivo di eliminare questo dolore col sopprimerla.
Non posso che suggerirvi con più forza che mai di accedere presto alla consulenza di uno specialista.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Se la psicologa di fiducia mi avesse dato appuntamento un mese fa sarei già andata subito. I tempi di attesa non sono sempre come vogliamo noi ma purtroppo bisogna rispettarli! L'appuntamento c'è già ma il 10 gennaio!!
Nel frattempo ho chiesto un vostro parere di fiducia.
Grazie per la cortese risposta.
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dopo
Utente
Utente
Comunque ci sono bambini, che a differenza dei mio, non esternano queste difficoltà ma anzi le reprimono senza parlarne con i genitori.. e io credo che questa sia comunque una cosa positiva!
Parlare con i propri figli e sapere che si possono confidare e avere fiducia sia una grande cosa.
Mio figlio è così!
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 185
Gentile utente,
il problema consiste proprio nel vedere come "difficoltà" i processi maturativi, perfino le sensazioni piacevoli legate alla nascente attrazione.
Venendo poi al confidarsi e ad avere fiducia nei genitori, questa è una grande risorsa in certi campi fino ad una certa età, mentre risulta un invischiamento e un arresto della maturazione in altri casi.
Per fare un esempio, è bene che i figli bambini e adolescenti dicano ai genitori se un adulto li disturba con proposte inopportune, ma non è bene che una volta cresciuti dettaglino i loro incontri sessuali con un/a partner; tuttavia anche in quest'ultimo caso se chiedono informazioni contraccettive è opportuno fornirle.
Purtroppo il rischio dell'invischiamento è sempre in agguato, tanto più avere un esperto di riferimento può aiutare ad offrire ai figli il migliore aiuto.
Cercate, tra i tanti presenti nella vostra zona, un* psicolog* che possa seguirvi con tempi meno allungati. Dire che "I tempi di attesa non sono sempre come vogliamo noi" e accettare un'attesa di 40 giorni è senz'altro eccessivo.
Auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Certo, condivido ma non credo che 40 GG cambino la vita. Comunque il percorso non sarà di un mese, ma piuttosto lungo, pertanto non vedo cosa cambi.
Certi professionisti vanno scelti con cura e non accettare il primo della lista. Ripeto non credo sia una cosa così urgente da non poter attendere la fine delle festività natalizie.
Buonasera.