Dubbi su psicoterapia

Salve, sono un ragazzo di 27 anni e sono in cura psicoterapeutica da 4 sedute, ho rivelato alla mia terapeuta del mio transfert nei suoi confronti ma lei ha preso sottogamba i miei sentimenti ritenendo solo che il mio è un bisogno e non un innamoramento vero e proprio lasciando poco spazio a questo argomento.
Mi ha risposto con un cinismo e freddezza che mi hanno fatto star male, ha risposto come se volesse svalutare quello che provo che per me è autentico.
Sembrava quasi schifata dalla mia attrazione per lei.
Inoltre lei non mi lascia molto spazio per sfogarmi ma per lo piu parla lei facendo scadere cosi il tempo della seduta e io rimango senza aver detto tutto.
Non si pronuncia mai facendomi una diagnosi e non mi dice mai come comportarci riguardo alle mie somatizzazioni gastrointestinali, allora arrivati a questo dato che non noto in lei affetto verso di me ecc ho pensato di dirle tutto questo in una lettera che scriverò e le farò leggere al prossimo incontro cosi sono sicuro di poter esternare tutto senza dimenticare niente e senza limite di tempo, e vorrei scrivere nella lettera che se non cambia atteggiamento vorrei abbandonare la terapia con lei e cambiare psicologo.
Sembra come se facesse il suo lavorettoa forza e non vede l ora di salutarci visto che guarda sempre l' orologio, mi vede come un bancomat che paga e basta.
D' altro canto mi dispiace anche lasciarla perché mi ero affezionato quindi mi trovo gia a un bivio che faccio lascio o le do ancora fiducia?
devo dirle tutte quste cose?
Inoltre fino ad ora non traggo benefici e non noto nessun miglioramento
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile utente,

lei ha fatto solo quattro sedute.
Ma in questo poco tempo (un mese?):
si è innamorato della sua psicoterapeuta (v. Consulto di qualche giorno fa),
si è dichiarato alla curante attraverso un messaggio,
ha chiesto il nostro parere sull’argomento,
ha dei dubbi sulla efficacia della terapia,
pensa che la Psy la consideri solo un bancomat,
però le si è anche già affezionato.

Non le pare di fare tutto un po’ troppo di fretta? Facendo di conseguenza anche un po’ troppa confusione?

L’idea della lettera non mi pare una cattiva idea. Ma solo se prende seriamente in considerazione quanto la terapeuta le risponderà, obbligandosi ad un atteggiamento di ascolto profondo.
Le consiglio vivamente di parlare con la sua terapeuta anche del fatto che lei ha interpellato noi qui: e’ importante rispetto alla relazione terapeutica.

Riguardo al transfert, gli/le psicoterapeut* sanno benissimo come gestirlo e trattarlo; quello che lei ha interpretato come freddezza, forse è un giusto atteggiamento clinico verso l’elaborazione.

Nel caso dovessi cambiare terapeuta, è preferibile che lei scelga uno Psicoterapeuta uomo.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/