Certificazione psicologa

salve,per vari problemi di natura psichiatrica(personalita' bordenline grave ) sono in psicanalisi presso un centro csm pubblico,dopo varie sudute di psicanalisi con la psicologa del centro gli ho richiesto una certificazione sul mio stato attuale psicologico e un parere sulla mia patologia per gli usi consentiti di legge ,con mio grosso stupore e imbarazzo mi rilascia una dichiarazione firmata da lei su quello che io gli ho dichiarato durante le sedute di psicanalisi inserendo anche delle situazioni molto personali di cui io faccio riferimento ad altre persone ed alquanto imbarazzanti dichiarando sempre io in prima persona che le affermavo mai un cenno alla sua analisi o considerazione sulla mia patologia,rileggendo la dichiarazione piu' volte a casa e riassumendone il contenuto molto diretto giuro che ho avuto un crollo psicologico quansi da suicido mi ha fatto talmente male leggere il contenuto di quella dichiarazione che stento a credere che sia stata fatta dalla mia psicanalista ed in quella maniera mi e'sembrato un gesto talmente insensibile nei miei riguardi oltretutto sapendo che sono molto fragile sensibile a questo tipo di situazioni poteva per lo meno spiegarmi ed anticiparmi che avrebbe fatto una dichiarazione del genere,io mi aspettavo null'altro che una diagnosi e un suo parere specialistico anche perche' io le avevo detto che tale certificazione la dovevo presentare in sede di commissione medica che tra l'altro all'evidenza dei fatti io non potro' mai presentare per motivi piu' che logici mi vergogno ... ,ora mi chiedo con tutta la mia buona volanta' e pazienza a guarire del mio problema ma che attualmente sto' veramente male e mi sento scosso nel mio profondo non so se potro' piu' ripresentarmi davanti a lei dopo tanta insensibilita' ,chiedevo cortesemente a qualche psicoteraputa del fol se fosse questa la prassi da seguire in questi casi nei riguardi del paziente e se devo cambiare psicologo dopo un'esperienza del genere.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo, credo che debba innanzitutto chiarirsi con la sua analista. Non credo le faccia bene abbandonare la terapia senza avere spiegazioni su ciò che è accaduto e ciò che è stato riportato. Dopo potrà scegliere con più serenità cosa fare.
Non possiamo entrare nel merito di ciò che è stato riportato nella relazione. Inoltre questa dipende anche dalla sua richiesta

(..)gli ho richiesto una certificazione sul mio STATO ATTUALE psicologico e un PARERE sulla mia patologia(..)

quindi lei ha chiesto un report psicologico e questo non entra solo nel merito esclusivo della diagnosi differenziale (ossia specificare di quale psicopatologia si tratti) ma descrive anche le dinamiche individuali attraverso le quali tale psicopatologia si esprime.
legga questo articolo per meglio comprendere cosa sia una diagnosi psicologica.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/41-diagnosi-psicologica-e-le-competenze-diagnostiche-dello-psicologo.html.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
chiedo scusa forse mi sono espresso male ,io gli ho richiesto una certificazione sulla mia patologia da allegare alla mia domanda di invalidita',ora non penso che possa portare davanti ad una commissione medica una dichiarazione come trascrivo sotto:
il paziente teme di perdere il posto di lavoro,anche perche'ultimamente sta facendo molti errori causati dalla poca lucidita'.il titolare gli ha detto che sara' licenziato se lui non gli portera' un certificato di invalidita'riconosciuto dalla usl,in questo caso potra' continuare a lavorare in ditta,occupandosi pero' di mansioni piu' consone al suo stato psichico.lui afferma di comprendere perfettamente il pdv del suo titolare e,nonostante le remote iniziali,oggi si dice disposto a prendere l'invalidita'.scusate ma a voi sembrano affermazioni da inserire in una certificazione da portare davanti ad una commissione medica per l'invalidita' qui' si rischia pure di prendersi un querela dal datore di lavoro il quale da testuali parole sembrerebbe che ricatti me per i suoi interessi,per me e' una dichiarazione assurda da mettere in un certificazione,poteva predere tantissimi altri spunti di vita quotidiana proprio una cosa fuori luogo e' stata messa senza senso per me',ripeto se lo venisse a sapere il datore di lavoro potrebbe querelare per diffamazione sinceramente non mi ricordo nemmeno di avere esposto la mia versione in questa maniera,in pratica potrei veramente venire licenziato se si sapesse in ditta una cosa del genere capisce che casino potrebbe succedere,per me una persona che scrive certe cose nero su bianco e' un'irrsponsabile,si rende conto della gravita' della situazione,io dallo psicologo ci vado per stare tranquillo non per trovare queste situazioni e stare male e agitarmi . con questa situazione non intendo assolutamente denigrare la vostra categoria che la ritengo una tra le piu' importanti e valide nel vostro ambiente medico ma concedetemi peplessita su questa situazione esposta.

grazie per il cortese parere.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo, è per questo che le ho suggerito di riparlarne con gli autori della relazione. E' opportuno che esponga ciò che ha scritto qui anche a loro. Non conosciamo le dinamiche dei colloqui che hanno indotto gli operatori a scrivere ciò che hanno scritto e lei ha tutti i diritti di discuterne con loro.
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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile utente,
concordo con quanto suggerito dal collega.
Lei non deve sentirsi in difficoltà (in condizione di inferiorità) nel chiedere alla Sua terapeuta spiegazioni circa la forma in cui è stata redatta la relazione.
Anche per dare modo alla Dottoressa di motivare le sue scelte (più o meno opportune). Solo successivamente potrà capire se è fatto salvo il rapporto di fiducia che deve legarLa alla Sua psicanalista o se questo si è infranto.
Infine, Le precisi gli usi che deve fare del certificato richiesto, affinchè possa eventualmente redigerne uno più sintetico e funzionale.
Buon proseguimento e cordiali saluti.

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo

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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Utente
se è vero che le cose stanno così allora io credo proprio che, a prescindere da quali siano state le motivazioni sottostanti, ciò che è stato compiuto sia un illecito a carico della gestione dei suoi dati personali e sensibili in ordine a quanto previsto dat testo unico per la tutela della privacy (D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196) ma sopratutto costituisca il mancato rispetto della relazione terapeutica.

Se lo ritiene opportuno potrebbe pensare di stamparlo, sottolinearne le parti che le interessano ed eventualmente discuterne con la sua terapeuta.

Cordialmente

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Vi rimgrazio per i vostri consigli ,putroppo sino a lunedi non potro' chiarire la situazione con la psicologa devo tenermi questo malessere dentro chiedendomi mille perche',confesso di ritenermi inferiore nell'esprimere le mie ragioni nei confronti della psicologa portandogli le mie lamentele, non nascondo il dubbio che potrebbe anche essere stato fatto appositamente per valutare una mia reazione magari chissa per quale sua valutazione...lunedi lascio prima parlare lei ,se non noto nulla di riconducibile alla situazione in tal caso gli chiedo chiarimenti io.Sin dall'inizio della mia richiesta purtroppo ritengo imbarazzante porsi a sindacare a richiedere tali certificazioni,ho notato che da parte dei medici si cerca sempre di evadere e di sottrarsi da tali adempienze specialmente nell'ambito psichiatrico e psicoterapeutico e quando si richiedono sembra quasi che il paziente segua solo quel fine per approfittarne chissa per che... ma putroppo a noi pazienti servono tali certificazioni per provare lo stato della nostra patologia,in affetti con la psicologa ho avvertito questa situazione da parte sua quasi di diniego e mi sono sentito in imbarazzo come se pretendessi troppo da lei,detto cio' mi chiedo se queste figure di psicologi nei centri csm sono tenute su richiesta del paziente a certificare su carta intestata usl la patologia da loro riscontrata o fungono solo da esaminatori per lavorare in sinergia con lo psichiatra anche' perche' effetivamente ricordo che lei mi ha accennato velocemente che loro solitamente non emettono certificazioni ma relazionano solitamente solo con lo psichiatra per dare indicazioni sul paziente e sul suo stato.

di nuovo un grazie a voi tutti per la votra gentilezza e sensibilita' anche per dote... ne ho approfittato per fare un po di psicanalisi via web.