Il tavor che la mia dottoressa che

Salve sono un ragazzo di 22 anni che all'età di sedici anni ha cominciato una terapia con un neuropsichiatra per circa 2 anni e mezzo...dopo un primo periodo di 6 mesi mi prescrisse zoloft e xanax...a dosi molto basse a dir la verita..dopo circa un anno mi tolse le pastiglie e io stavo bene e per circa due anni andò ttto bene riusci a tornare a scuola e a avere una normalisima vita sociale. Dopo due anni circa mi venne una ricaduta e alla fine andai da uno psichiatra che mi prescrisse prima il fevarin e poi il cipralex sempre abbinato allo xanax...ci vollero piu o meno due mesi prima di stare bene ma intanto questo dottore voleva darmi altri farmaci come il tavor che la mia dottoressa che e una neurologa mi disse di non prendere...dopo poco comunque cominciai a stare meglio e smisi di andare dallo psichiatra e continuai la terapia con la mia dottoressa...dopo un anno sospesi di nuovo la terapia...ma dopo pochi mesi ebbi di nuovo una ricaduta che mi porto avanti da un mese...ora prendo 10 mg di cipralex e 1/1,5 mg di xanax al gg...
Le mie domande sono due la dose di xanax di 1,5 è eccessiva? perchè mi sento sempre un pò agitato a prenderne tre pastiglie non avendone mai prese cosi tante...seconda e piu importante è che tutte le ricadute sono dovute a momenti particolari della mia vita come scelte importanti e perdita di punti di riferimento com per esempio la mia ex ragazza..
La mia dottoressa dice che le pastiglie tamponano ma finchè non sarò più deciso nell'affrontare la vita e le varie situazioni potrò avere ricadute...ed effettivamente se guardo al futuro sono preocc perchè ho un titolo di studio che non mi piace perchè ho scelto di andare a scuola vicino a casa perchè a quel tempo non riuscivo neanche ad andare a scuola...e io sinceramente non so che fare nella vita...sono molto indeciso e ciò mi preoccupa anche perchè tutti intorno a me sono convinti che a 22 anni dovrestio già avere le idee chiarissime...ma io non le ho...e mi sento un pò come se fossi un ragazzo strano solo per questo..
Preciso che quando ho queste ricadute per circa un mese faccio fatica a fare tutto anche a uscire di casa ovviamente..ma è davvero possibile che prendendo in mano la mia vita molte cose si metteranno apposto??
GRAZIE
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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 338 11 2
Gentile utente,
per quanto riguarda la sua domanda sulla dose dei farmaci, deve rivolgersi a un medico specializzato, quindi io non posso aiutarla.

Rispetto invece alla possibilità di "prendere in mano la mia vita", questo sicuramente rappresenta un gran punto! Lei stesso ha notato che le ricadute si verificano in momenti precisi della sua esistenza, cioè quando si trova di fronte a scelte che evidentemente la mettono in crisi, generandole uno stato d'ansia non controllabile.

A questo punto le consiglierei quindi di rivolgersi a uno psicologo-psicoterapeuta con cui confrontarsi inizialmente, per poi eventualmente pensare di intraprendere un percorso ad hoc che possa aiutarla a ristabilire un po' di equilibrio nella complessa situazione emotiva di cui scrive attualmente.

Cordialità,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta dottoressa anche perchè gli stessi dottori mi hanno un pò confuso...alcuni dicendomi che bastavano i farmaci altri che non i farmaci non servono e ora anche grazie alla mia dott che è una neurologa un pò di questo equilibrio c'è..però ovviamente non è una psicologa...e anche se i miei problemi non si manifestano mai per più di un mese all anno penso che parlerò con la mia dott e vedrò di cercare il modo migliore per trovare questo equilibrio...che poi è la cosa che desidero di più perchè a vent'anni uno dovrebbe uscire e divertirsi e invece quando uno passa un periodo del genere diventa praticamente un eremita...
Grazie ancora
[#3]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
sei l'esempio vivente che i farmaci da soli non risolvono i problemi legati al vivere quotidiano. Possono aiutare a contenere i sintomi, ma tutto è vano se non si associa una psicoterapia.

Nel caso dell'ansia, del panico e dei disturbi depressivi i migliori risultati si sono ottenuti attraverso la terapia cognitivo-comportamentale.

Tu stesso puoi controllare sul sito del National Institute for Mental Health

http://www.nimh.nih.gov/health/publications/anxiety-disorders/treatment-of-anxiety-disorders.shtml

Ti allego anche questi articoli (in Italiano) sull'ansia e sul panico

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html

vedrai che se ti curi nel modo corretto potrai ricominciare ad uscire ed a vivere come tutti gli altri.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_