Girando su internet ho capito che di tratta di doc

Salve, volevo avere delle informazioni su dei disturbi che non mi fanno vivere da molto tempo.
Girando su internet ho capito che di tratta di DOC.
Faccio delle cose strane, incomprensibili anche per me, ma lo devo fare sennò mi prende uno stato d'ansia e di nervosismo insopportabile.
So che ciò che faccio è inutile, ma è più forte di me, molte volte ho provato a evitare, ma il massimo risultato che sono riuscito ad ottenere è stato 1 giorno e mezzo, senza fare tutte queste "manie".
Le cose che faccio, sono molte, come quando mando un sms magari lo cancello e lo riscrivo molte volte, o quando vado a dormire, molto spesso sono costretto a uscire in strada, pensando che facendo ciò scaccio i miei problemi, pur sapendo che non è così.
Ma succede anche in altre situazioni, come alzarsi e ri-sedersi più volte, svestirsi e rivestirsi prima di uscire di casa, o altre cose che non stò ad elencare, sennò ci vorebbero ore per scrivere tutto.
Io so perfettamente che sono cose inutili e dannose per me, ma mi è impossibile rinunciare.
Ora volevo chiedere a voi, si tratta di Disturbi Ossessivo Compulsivi il mio problema????
Quali cure dovrei prendere????
E' una cosa curabile senza medicine e visite psicologiche????
Aspetto una risposta ansiosamente, perchè credetemi è diventata una situazione insostenibile, e volevo sapere cosa sia meglio fare, visto che ormai mi sono deciso di farla finita e cominciare a fare una vita come tutti.
Vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Dr. Luca Pizzonia Psicologo, Psicoterapeuta 58 3 2
Cortese utente,
per poter affermare con certezza che si tratti di un DOC non è indicata una diagnosi fai-da-te, ma è necessario rivolgersi ad uno specialista.
Questo mezzo non può sostituirsi alla visita, ma è utile per avere consigli e indicazioni.
Quanto alla sua domanda (è curabile senza medicine e visite psicologiche) le rispondo: come si può curare qualcosa senza prendere la cura?
Mi rendo conto che la sua ansia sta raggiungendo livelli elevati, ma la cosa migliore adesso è recarsi dallo specialista e seguire le sue indicazioni.
Cordiali saluti

Dr. Luca Pizzonia
Psicologo Psicoterapeuta
Napoli
www.lucapizzonia.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
La ringrazio per l'aiuto e la dispoibilità.
Ma allora di cosa si potrebbe trattare????
Di qualche cosa di più lieve, meno grave????
Comunque tutte le cose che ho scritto sono la verità, solo che non è sempre così, vado a giornate, in base a quanto sono ansioso, o in base a ciò che devo fare, e a quello che vado incontro giorno per giorno.
Più ho degli impegni importanti più ho questi problemi.
A me sembrerebbe una scaramanzia "forzata" dal mio pensiero.
Di cosa si potrebbe trattare????
La ringrazio in anticipo
[#3]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo, probabilmente i suoi rituali sono di tipo compulsivo e se creano particolare disagio la necessità di un intervento specialistico non va scartata.

Più lei cerca di evitarli con la forza più i livelli di ansia salgono trovando un apparente sollievo nel mettere in atto il rituale. Una terapia di tipo comportamentale, l'aiuterebbe a spezzare questo meccanismo.
ma deve rivolgersi ad un terapeuta.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2013
Psicologo, Psicoterapeuta
"Le cose che faccio, sono molte, come quando mando un sms magari lo cancello e lo riscrivo molte volte, o quando vado a dormire, molto spesso sono costretto a uscire in strada, pensando che facendo ciò scaccio i miei problemi, pur sapendo che non è così."

Caro utente,
concordo con il dr. De Vincentiis nel ritenere che i suoi siano comportamenti compulsivi. Penserei a questi come a modalità di gestione/neutralizzazione di situazioni che, in maniera più o meno consapevole, le generano ansia/preoccupazione.
D'altra parte, la stanchezza psico-fisica ed il tempo dedicato ad essi li rendono ormai insostenibili.
Penso che sia opportuno affrontare la problematica con uno psicoterapeuta che segua un approccio cognitivo-comportamentale.
Una psicoterapia adeguata potrebbe consentirle di:
- comprendere la ratio di queste ripetizioni e di questi controlli (non sono privi di senso e se li mette in atto a qualcosa serviranno nell'architettura della sua mente!)
- riflettere e risolvere il conflitto esistente tra il beneficio e il disagio apportati da questi comportamenti
- ristrutturare le credenze più o meno latenti che li sostengono
- sperimentare nuove modalità comportamentali dinnanzi alle medesime situazioni.

Le possibilità di affrontare la problematica esistono. Non si scoraggi! E la motivazione - aspetto fondamentale -non le manca: "... ormai mi sono deciso di farla finita e cominciare a fare una vita come tutti."

Tanti auguri