Le gambe" ai pensieri ossessivi che il doc provoca

Vorrei avere un informazione, le persone affette da disturbo ossessivo compulsivo possono guarire??? Si tratta di un disturbo che può comparire nella vita (a soggetti particolarmente ansiosi) in periodi di forte stress, e quindi come è arrivato può andarsene grazie alla psicoterapia ed eventualmente alle cure farmacologiche, oppure è un disturbo così grave da poter essere solo tenuto a freno, ma dal quale non si guarisce?? Mi sono informata sulla rete sui tipi di terapie più adatti alla sua cura (premetto di non aver ancora posto il mio problema alla psicologa che rivedrò solo tra una settimana) e tra questi vi è la terapia cognitivo comportamentale.. Ma da come credo di aver capito, si tratta non di una cura vera e propria (come può essere un percorso di psicoterapia attraverso il quale si può arrivare a capire il perchè delle cose) bensì dell'insegnamento sul come "tagliare le gambe" ai pensieri ossessivi che il doc provoca.. Ma in questo modo si può davvero guarire?? La tcc forse non lascia che il pensiero resti sempre presente pur diminuendolo?? Non sarebbe forse meglio la solita psicoterapia per cercare di capire il perchè si è presentato il problema?? O forse non c'è un problema ma questa è solo una forma di follia???
Vi ringrazio in anticipo e mi scuso per le mie domande forse un po' sciocche (ma sono un po' preoccupata, siccome sono 2 mesi già che non mi sento proprio bene e questa settimana che mi allontana dalla seduta con la psicologa mi sembra non finire mai).
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza dal distrubo ossessivo si può uscire, l'importante è trattarlo con le cure adeguate, una psicoterapia associata ad un intervento farmacologico, in genere, da i risultati migliori.
Per quanto riguarda l'orientamento terapeutico quello focalizzato sul problema (terapia cognitivo-comportamentale, terapia strategica-sistemica) sono di maggior elezione per il disturbo.
Cercare il perchè delle ossessioni (qualora ci sia)non ne garantisce la loro scomparsa. Il disturbo ossessivo, il più delle volte, si mantiene in vita grazie ad una serie di processi scorretti che un soggetto mette in atto allo scopo di risolverlo. Ed è proprio su questi processi che una terapia deve andare ad agire affinchè venga spezzato quel circolo vizioso che, automaticamente, alimenta il problema.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, le ossessioni ci sono perché la persona, a causa della sua ansia, ci si concentra sopra e in tal modo le rende più intense e presenti. All'inizio della terapia - quando è adeguata - è come dice lei, ovvero ci si allena a non far pesare la presenza delle ossessioni, che però ancora restano. Ci sono, ma danno progressivamente meno fastidio. Diventando bravi con l'allenamento, alla fine smettono di riprodursi e scompaiono. Ma per ottenere ciò è quasi sempre inutile cercare i "perché", mentre ha più senso cercare i "come". Ecco perché le psicoterapie più adatte per le ossessioni sono quelle dirette e focalizzate, come le ha già detto il collega.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, il disturbo ossessivo compulsivo è affrontabile con molti metodi di terapia e può essere risolto anche brevemente.

Non è corretto dire che la TCC non risolve il problema, è corretto dire che la TCC concettualizza il problema in un modo tale per cui i "perchè" hanno una rilevanza minore.

In psicoterapia esistono molte voci, approcci e metodi differenti che se studiati da non professionisti possono solo confondere le idee. Il mio consiglio è di fare qualche incontro di conoscenza da alcuni psicologi (2, 3 o al massimo 4 dovrebbero bastare. Non si perda in infinite ricerche del terapeuta perfetto) al fine di farsi un'idea chiara direttamente con le persone fisiche, reali, che possono esporle il loro modo di lavorare.

In questo modo si farà delle idee molto più chiare ed inoltre avrà modo, finiti gli incontri di conoscenza, di scegliere una persona da cui farsi seguire.