Parafilie e personalità

salve dottori vorrei esporvi i miei problemi. Ho 21 anni e da diverso tempo credo di essere affetto da dei disturbi sessuali riguardanti probabilmente e principalmente la clismafilia e il feticismo del piede, risalenti all'età dell'infanzia; probabilmente tutto è cominciato quando da bambino mia madre mi fece un clistere, e da quel giorno ho vissuto il ricordo di questa esperienza come una violenza, provando però contemporaneamente piacere. Risale sempre a quel periodo la nascita del mio interesse verso il piede femminile. Premetto che ho grandi difficoltà nel socializzare con gli altri, in particolar modo con le ragazze, a causa di una forte timidezza, anche se molte volte riesco a concentrarmi e a farmi coraggio e a comportarmi in un modo più normale. Ad ogni modo, pratico almento una volta al giorno autoerotismo, e anche se riesco a pensare alle donne in maniera più tradizionale, provando piacere, sento come un impulso veramente forte e difficilemte controllabile il bisogno sfogarmi con queste fantasie, che mi fanno sentire in parte malato e anormale; vorrei limitarne in generale anche la frequenza. Premetto che negli ultimi mesi ho frequentato diversi psicologi, tra i quali un sessuologo, che dopo aver notato dei tratti di disturbi di personalità, mi aveva consigliato di lasciar sfogare queste mie fantasie, e mi aveva prescritto anche dei fiori di bach. Per diversi motivi, successivamente non ho più frequentato questo psicologo. Il turbamento e l'insicurezza nei confornti degli altri per me aumentano in quanto sono cosciente di non essere totalmente al pari della gente normale. Voi che consigli potreste darmi in proposito? Potreste spiegarmi magari in maniera generica eventuali percorsi che posso seguire?
grazie infinite
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
il percorso migliore in questi casi è rappresentato dall'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia.

La prima cosa da fare, a mio avviso, sarebbe prenotare quindi una visita psichiatrica: riportare lìumore in asse potrebbe permetterle di affrontare in modo più adattivo la società, e quindi il mondo femminile sotto una luce differente.

Ma è chiaro che il lavoro psicoterapeutico non può essere tralasciato: se un'esperienza è andata male non significa che Lei non debba più rivolgersi ad uno psicologo. Tenga presente che a volte può essere difficile trovare la persona giusta, in grado di approcciarsi correttamente ed empaticamente alla Sua persona.

Coraggio, contatti le persone che le ho indicato, vedrà che le cose miglioreranno.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo, per quanto possano essere strane le sue fantasie deve tenere in considerazione che queste, alla sua età, sono abbastanza fisiologiche così come la tendenza a rivolgersi all'autoerotismo. Sempre che questo non diventi il centro della sua vita e le crea problemi anche in altri ambiti.

Ma se lei atribuisce un significato di perversione ai suoi comportamente è ovvio che li vive con una maggiore conflittualità, soprattuto se parte da un presupposto che tutto sia cominciato da una condizione traumatica che, non è detto, abbia una reale relazione di causa ed effetto con le sue fantasie.

Torni a confrontarsi con lo psicologo.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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