Gay innamorato dell'impossibile

Ho 32 anni. Sono gay direi da sempre. L'ho ammesso a me stesso solo all'età di 24 anni. Prima facevo di tutto per pensare alle ragazze perchè non volevo capacitarmi del fatto che quella che consideravo una fomra di suicidio sociale potesse capitare a me. Poi smessi i panni del falso etero 8 anni fa mi sono accettato. Non sono dichiarato pubblicamente. Solo i miei pochi amici. C'è un problema a cui io non riesco a dare una spiegazione razionalee. La frase che sto per dire non ha un senso logico. E' un ossimoro. Io vorrei avere come fidanzato un etero. Non ha senso lo so. Nel momento in cui andassi a letto con un etero lui tale non lo sarebbe più. Mi innamoro degli etero. Non riuscirei a fare sesso con un gay (con un mio simile), non mi sentirei coinvolto. Non mi ecciterei neppure (c'ho provato). E a parte questo, vorrei avere l'affetto di un ragazzo etero. Ecco perchè mi sono ridotto a cercare in rete degli etero che magari dietro compenso si facciano fare del sesso orale. SOlo un etero che ha bisogno di arrotondare accetterebbe una cosa del genere. A parte il discorso sessuale, quello che mi preoccupa seriamente è il fatto che non capisco, non riesco a capire il perchè. Perchè non mi interessano i miei simili? Non sono forse uomini anche loro? O forse no?....Forse mi interessano gli etero perchè li vedo come uomini veri, maschili....ma tutto ciò non mi porta da nessuna parte se non alla ricerca di qualcosa che a parte la linguistica è veramente impossibile....aiuto.....
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, forse il suo è un ossimoro solo in apparenza. Le propongo due possibilità, che le chiedo di prendere con il beneficio dell'inventario, dato che non la conosco.
Una spiegazione potrebbe essere che andare con un etero farebbe sentire un po' più etero anche lei. In questo caso potrebbe esservi alla base un'ancora non completa accettazione della sua condizione di gay.
Un'altra possibilità è che lei voglia un uomo vero perché forse, dentro di sé, sente di appartenere più al genere femminile che a quello maschile.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
oh Dio...mi spaventa un po' la seconda ipotesi...
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
"voglio amare un uomo che non ama gli uomini" gentile ragazzo questa è una condizione senza uscita nella quale si sta mettendo e, probabilmente, perchè lei stesso attribuisce al Gay una componente femminile che rifiuta e che non vuol vedere in uno suo potenziale partner.
Questo attegiamento però le crea una condizione, come lei stesso definisce, quasi impossibile, ed è proprio questa condizione , secondo me, degna di attenzione da parte di un clinico.
Lei stesso sta mettendo dei paletti alla sua vita di coppia con un altro uomo.
Forse è il momento di confrontarsi con un terapeuta per venire a capo di un paradosso da lei costruito.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Le chiedo solo una cosa, Dr De Vincentiis. Una psicoterapia o una terapia farmacologica, a cosa potrebbe portarmi? Quale sarebbe il traguardo che potrei raggiungere? Riuscire ad amare un gay?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
No, riuscire a comprendere il perchè sta creando dei paletti. Sembra quasi che lei voglia inconsapevolmente essere rifiutato cercando partner impossibili.
E' possibile ipotizzare una sua non completa accettazione della sua sessualità o che voglia procrastinare il più possibile una relazione con un altro uomo.
La psicoterapia le darebbe la possibilità di capirsi meglio e di conseguenza fare scelte meno condizionate da probabili difese psicologiche.
saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se l'ipotesi della femminilità la spaventa, probabilmente è vero che ancora non ha completamente accettato la sua condizione di gay. Del resto inizia il suo racconto parlando proprio di accettazione, segno che per lei la questione è centrale.
Il suo essersi creato un modello di partner impossibile - perché è chiaro che nessun uomo etero, per definizione, va con un uomo gay - potrebbe significare proprio che lei non accetta la sua omosessualità.
Un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarla a rimuovere i suoi blocchi, e a fare delle scelte basate su ciò che sente, non su ciò che crede.

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
un'ultima cosa. secondo voi alla psicoterapia per questa mia situazione occorre anche abbinare una terapia farmacologica? grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Non per il problema che ha descritto.

Cordiali saluti