Aiuto ad uscire da una brutta situazione familiare

Salve,
vorrei esporvi un problema riuardante una mia cara amica. Vive in una brutta condizione familiare in cui sono presenti una madre "schizzofrenica" e un padre completamente assente. La madre fa di tutto per non farla uscire e la cosa peggiore e che si dimostra spesso con scatti d'ira incontrollata che si vanno a sfogare sulla figlia di 16 anni che ne risente sia fisicamente che psicologicamente. Per quest'ultimo, questa ragazza non riesce più ad andare daccordo con nessuno, in quanto ha paura di tutto e non parla con nessuno. Questo l'ha portata ad isolarsi da molte persone con conseguenze abbastanza sgradevoli anche per lei. Quando non riesce a parlare o non trova con chi sfogarsi si allontana da casa per giornate intere e poi ritorna più stanca di prima. Lo stress psicologico della famiglia l'ha portata a bruschi cambiamenti caratteriali e non riesce a rendere neanche a scuola come prima. E' molto condizionata dalla madre e la sua unica salvezza è il padre che non c'è mai. Come fare a darle una mano? Mi ha chiesto aiuto tante volte, e neanche gli psicologi le sono riusciti a dare una mano perchè nel momento in cui parlavano con la madre lei voleva subito uscirne perchè presa a male parole e costretta al pianto e all'umiliazione totale. Se riusciste a dirmi un modo per aiutarla penso che lei ne sarebbe felice, perchè, anche come mi ha detto lei, una ragazza di 16 anni non può trascorrere così desolatamente gli anni più brutti della sua vita. Grazie dell'alttenzione..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, umanamente è lodevole e apprezzabile il suo tentativo di prendersi cura in prima persona della sua amica, ma deve comprendere che questo è un compito che spetta alle persone adatte, e soprattutto dev'essere fatto di persona. È escluso, purtroppo, che si possa intervenire da qui, senza nemmeno conoscere l'interessata.
La sua migliore possibilità consiste nel cercare di far sì che questa ragazza riceva aiuto specialistico di persona. È importante, in ogni caso, che lei per prima manifesti la volontà e la convinzione di essere aiutata.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le sign.na,
la sua amica potrebbe rivolgersi al Consultorio familiare della sua ASL da sola o accompagnata da lei, per avere un colloquio con lo psicologo che gli consenta di individuare l'intervento adeguato alle circostanze.
Ad esempio se la presenza della madre ai colloqui in questo momento è controproducente bisognerebbe creare le condizioni
favorevoli a proseguire il percorso psicologico individuale.
Cordialmente.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Utente
Utente
Allora, prima di tutto grazie per aver risposto. In secondo luogo mi rivolgo al Dr Santonocito dicendo che è stata proprio lei a chiedermi di aiutarla; e alla Dr Camplone che per arrivare al Consultorio dell'Asl ci sono un bel pò di km di distanza e dovrebbe comunque o informare uno dei genitori o, in modo praticamente impossibile, andare da sola, ma di nascosto non penso sia nel migliore dei modi. Ringrazio per le vostre risposte e ne terrò conto, sperando che almeno portandola all'ASL potrebbe cambiare qualcosa..
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Se è preferibile provate a cercare uno psicologo-psicoterapeuta vicino a voi, ma la sua amica per andare Al Consultorio non è obbligata a dirlo ai genitori, successivamente insieme allo psicologo potrà concordare le modalità di coinvolgimento della madre in un percorso di psicoterapia.
Saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dell'informazione, siete stati gentilissimi! Vedrò di seguire i vostri consigli..