Non capisco il mio comportamento

Ho 20 anni, e i miei genitori vorrebbero che andassi da uno psicologo poichè ho abbandonato gli studi, non trovo un lavoro ma soprattutto verso i 14 anni mi sono chiuso sempre di più, parlo poco sono timido e pochissimo affettuoso, secondo voi cosa mi è successo?, grazie, se volete fatemi qualche domanda per sapere più info, so che non si può azzardare una diagnosi ma almeno un parere e non un "vada da uno psicologo".
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo, probabilmente i tuoi genitori non si riferiscono solo agli studi, ma alla tua "chiusura".
Ce ne vuoi parlare?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
certo so che non si riferiscono agli studi, bè io ho pensato a varie ipotesi, come la sindrome di asperger, vi parlo brevemente della mia vita, da piccolo i miei dicono che ero affettuoso e a 14 anni mi sono chiuso, io non so perchè, forse perchè verso quell'età mi sono venuti i brufoli e mi vergognavo ancor più? boh, comunque intorno alla 3 media ricordo che ero interessato al nazismo ( e questo mi faceva pensare alla sindrome di a.), le mie insegnanti dicevano che disturbavo la classe, alle superiori in classe mi facevo amici solo quelli più "buoni", sono stato un pò preso di mira dai bulli, alle superiori invece simpatizzavo per la chimica (ma in modo molto superficiale) boh credo siano solo passioni che hanno tutti, io ne ho avute molte, con i miei amici che ho sono un tipo solare e allegro, in famiglia non molto e mi affezziono a pochissime persone, se volete farmi domande per capire meglio desidero che me le faccia!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Ma oggi c'è qualcosa che ti fa soffrire? E se sì, cosa ti fa soffrire di più?
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
mmm bella domanda, direi che non mi sento soddisfatto della mia vita, sono anche arrivato al punto di non capire perchè vivo, avrei voluto studiare e diventare qualcuno, e forse in fondo mi piacerebbe dimostrare ai miei che gli voglio bene, penso a voi e provo molta invidia, mi sento inferiore, voi avete il vostro bel lavoro, una bella famiglia e gli amici, io potrò avere questo?, ho 20 anni e ho passato solo la prima superiore, mi sento un fallito
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Quello che riferisci potrebbe essere ricondotto a una bassa autostima, che probabilmente ti ha impedito anche di continuare negli studi.

Così come il fatto di isolarsi. Spesso, per evitare di attraversare le fasi della crescita (che a volte richiedono impegno, sforzi e talvolta sofferenza) è più semplice-apparentemente-isolarsi.

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazzo, soddisfazione, gioia e serenità derivano dalle cose che facciamo e che ci piacciono. L'invidia, la sensazione di essere un fallito e le altre sensazioni negative che hai sono probabilmente la conseguenza di tutte le rinunce che stai facendo, un giorno dopo l'altro.

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
che cosa mi consigliate di fare?, non so prendere alcuna decisione da solo, mi sento perso
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Alla tua età, una delle scelte che tutti i ragazzi fanno è fra studi e lavoro. Se non capisco male, attualmente non stai né studiando né lavorando, ed è ovvio che questo ti faccia sentire parcheggiato e messo da parte.

Uno psicologo del lavoro e delle organizzazioni potrebbe darti un orientamento professionale e aiutarti a prendere delle decisioni migliori in questo senso.

Ma se vuoi fare tutto da solo, e se non vuoi proseguire gli studi, allora credo che dovresti trovarti un lavoro, anche se non sarà inizialmente quello che ti piacerebbe fare. Intanto è un primo passo concreto. Poi potrai fare esperienza, e sulla base di quella, potrai decidere cosa ti va di fare e cosa no.

Cordiali saluti