Relazione con persona depressa/alcol/cocaina

Buongiorno,
Da circa 6 mesi vivo con una nuova compagna. Da 3 aspettiamo un bimbo. I primi mesi sono stati davvero meravigliosi poi poco a poco la mia comagna a incominciato a spiegarmi come la sua vita si era articolata prima di conoscerci. Premetto lei ha 39 anni. Fin da bambina ha avuto enormi difficolta nella comunicazione dovuta al fatto che e cresciuta in una famiglia di alcolizzati (oggi i genitori sono separati e con lo stesso problema). Ha conosciuto diverse esperienze amorose senza mai riuscire a farle durare nel tempo. A fatto uso di cocaina per quasi 4 anni e piu recentemente largo uso di alcol. 4 anni fa conosce un uomo da cui a un bimbo. Mi descrive questa relazione come di sudditanza da parte sua verso quest'uomo. Ne esce a fatica dopo 2 anni. Poi ha una relazione con un collega sposato (che mi dichiara solo pochi giorni fa) pur sapendo che non vi era alcun futuro per loro. Ne esce nuovamente male e a una profonda crisi depressiva da cui apparentemente ne e' uscita (senza tuttavia aiuto psicologico ma unicamente dal medico di base).
Per venire a noi, dopo i primi mesi, ecco che di colpo le attenzioni nei miei confronti scendono. Gli hobby prendono il soppravvento sulla nostra coppia. Entrami viaggiamo e apprezzavo molto all'inizio il fatto di passare dei momenti di qualita quando insieme. Oggi non e piu possibile. 3 giorni alla settimana durante le sera, mi dice di necessitare uno sfogo. Non mi chiama piu al telefono. Si e gettata sul lavoro e frequentemente ignora le mie emails. Cerco veramente di starle vivino, parlarle ma sovente rinuncia al dialogo, chiudendosi in un mutismo esasperante. Ogni qualvolta ceerco di spiegarle che mi farebbe piacere di scambiare piu momenti insieme senza dover dipendere da un taiming serrato, e la guerra. Mi dice che la soffoco. Io la amo molto e credo di essere ricambiato ma vedo una deriva pericolosa del nostro rapporto dopo soli 6 mesi. La creatura in arrivo non so come potra e se potra riequilibrare il nostro rapporto. Gradirei volentiri un vostro aiuto
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente da quello che racconta e i precedenti della sua ragazza sembra che si abbia a che fare un possibile disturbo della personalità. Uso di cocaina, alcool, relazioni sconsiderate, attenzioni verso qualcuno dal quale, all'improvviso, ci si sente soffocati.
Purtroppo lei non potrà fare nulla se non consigliarle un percorso terapeutico.
Per quanto riguarda lei (lei che scrive) anche una consulenza psicologica potrebbe esserle utile soprattutto per confrontari sul fatto che, se confermata la diagnosi della sua ragazza, quanto è disposto a sostenere una relazione che ha tutte le premesse per essere particolarmente difficile.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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dopo
Utente
Utente
Grazie x la sua risposta. quello che mi sembra incredibile e che cerco davvero in ogni modo di starle accanto. L'aiuto in casa, la spesa, cerco di sostenerla ogni qualvolta esistano dei dubbi o problemi, mi dedico a lei con molta attenzione ma e come se tutto questo non avesse un impatto. Puo uscire la mattina e rientrare la sera senza avermi detto una parola durante la giornata e poi 2 ore dopo partire per la palestra. Alla fine della serata, con grande stupore vede la mio cattivo umore e da li quanto ho gia spiegato
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,
l'uso ci cocaina per quattro anni genera una dipendenza che la sua compagna sembra non aver affrontato attraverso percorsi terapeutici finendo sol per sostituire una sostanza all'altra (l'alcol con la cocaina).
Lei cerca di starle accanto ma la sua partner sembra non sentire il bisogno di condividere il suo tempo con lei.
Spesso ci si illude che l'arrivo di un figlio possa "magicamente" polverizzare le difficoltà esistenti nella relazione di coppia, affidando al bambino un
"compito" che non gli compete.

Sarebbe opportuno che la sua compagna valutasse sia la possibilità di frequentare gruppi di di auto-aiuto (alcolisti anonimi)da associare parallelamente ad una psicoterapia di coppia per avere uno spazio all'interno del quale verificare se state costruendo un progetto condiviso o si è creata una "distanza emotiva" tra di voi che non vi consente di comunicare in modo efficace.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it