Disturbo da somatizzazione

Buongiorno,
da un anno è mezzo che sto curando un disturbo alla testa diagnosticato come disturbo da somatizzazione, dopo vari accertamenti quali, eeg, RM ed esami vari.
Ho preso per un anno e mezzo il farmaco dropaxin e devo dire con buoni risultati durante la cura. da 15 gg ho smesso questa cura decrementando le dosi nell'arco di un mese; Prima 20ggt giornaliere, poi 10, poi 5 ed infine nulla.
Dalla sospensione del farmaco ho ricominciato subito a riavere questo fastidio alla testa, così ho consultato il mio medico Neurologo per una consultazione e mi ha suggerito di ricominciare una nuova cura con un nuovo farmaco: Remeron 30g , 1/2 cps al giorno.
Sono due giorno che assumo questo farmaco ma vedo soltanto effetti collaterali: Sonno pesante durante il giorno,bruciore agli occhi, intontimento generale, irritabilità e mancanza di concentrazione.
Ho trovato alcune informazioni su questo farmaco ed ho scoperto che è un farmaco abbastanza forte e che viene somministrato per la cura di persone realmente depresse. Io mi ritengo una persona felice e tutt'altro che depressa, ho soltanto questo fastidio che potrei descrivere come delle pulsazioni alla testa che sembrano come degli impulsi di "micro-svenimenti" o "micro-vertigini" e li ho costantemente.
Sostanzialmente la questione che vorrei affrontare è questa:
Io questo Remeron non voglio più prenderlo perchè mi impedisce di fare tutto, guidare,lavorare, vivere in generale. Sto proprio male.
Volevo sapere se per questa diagnosi esistono dei rimedi diversi da un farmaco antidepressivo, perchè non capisco come può essere che una persona come me che non ha problemi di nessun tipo, solare e nel complesso felice, debba assumere farmaci antidepressivi. Io spero e sono sicuro che ci possa essere una via diversa per risolvere questa mia situazione.
Sperando di ricevere qualche buona indicazione, rimango in attesa di una vostra risposta.
Grazie anticipatamente e complimenti per il lavoro che fate.
Saluti.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, innanzitutto una domanda: se con il farmaco precedente stava ottenendo buoni risultati, come mai ha deciso d'interromperlo? È una scelta che ha fatto autonomamente?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della celere risposta.
Il farmaco l'ho iniziato ad interrompere dietro suggerimento del mio medico di famiglia e del Neurologo stesso che mi ha dato la cura. La speranza era che il problema si fosse risolto e che quindi potevo far a meno di assumere questo farmaco.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
E il neurologo, le ha detto con quale motivazione avrebbe deciso di cambiarle il farmaco, visto che il primo aveva funzionato? Voglio dire, se un farmaco funziona, e se interrompendolo i sintomi ritornano, come mai si decide di provarne un altro, invece di tornare al primo?

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Certo, le spiego subito.
Ha deciso così dicendo che sicuramente non era il farmaco che mi avrebbe guarito perchè dopo un anno e mezzo, interrompendo il trattamento non avrei dovuto piu avere questi disturbi, quindi mi ha dato un altro farmaco per provare a vedere se questo potesse tra qualche mese risolvere la cosa. Inoltre al neurologo gli ho detto che con il dropaxin avevo preso peso e che da quando ho iniziato a prendere questo farmaco avevo qualche "problema " a livello sessuale.
[#5]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
la terapia farmacologica che lei ha praticato è indicata per il tipo di disturbo descritto. Se alla sospensione si sono ripresentati i sintomi, la spiegazione più verosimile è che il dosaggio sia stato troppo basso per garantire una remissione completa. A mio parere, sarebbe stato più razionale ottimizzare le dosi di un farmaco che già in prima battuta aveva dato effetti positivi. Per quanto riguarda il remeron questo non è un farmaco di prima scelta nella terapia di questo tipo di disturbi; non vedo la giustificazione dell'aumento di peso nel cambio di terapia in quanto anche il remeron notoriamente può essere accompagnato da aumento di peso in misura pari se non maggiore a quella della paroxetina. Per inciso, la competenza di questo tipo di disturbi è dello psichiatra e non del neurologo.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Bene, allora, per quanto riguarda i farmaci e la loro assunzione dovrebbe inserire la domanda in area Psichiatria o Neurologia, oppure attendere che dei colleghi psichiatri le rispondano qui. Per ora le dico che gli antidepressivi, anche se si chiamano così, non sono usati solo per la depressione, ma per moltissimi altri tipi di disturbi e sindromi. Quindi non è detto che gliel'abbiano prescritto pensando che lei fosse depresso.

Per quanto riguarda le somatizzazioni, la psicoterapia si rivela spesso molto utile, quindi, se ancora non l'ha fatto, sarebbe opportuno che facesse un colloquio di valutazione anche con uno psicologo/psicoterapeuta.

Cordiali saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio sia il Dr.Santonocito che il Dr.Vassilis.
Chiederò comunque una consulenza medica ad un vs collega in ambito Psichiatrico.
Grazie delle risposte molto esaudienti.
Saluti
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