Da quest'estate accuso gravi difficoltà di concentrazione

Salve a tutti. Sono una ragazza di ventun'anni e vi scrivo per un problema che ormai sta devastando la mia vita. Da quest'estate accuso gravi difficoltà di concentrazione. Sono una studentessa universitaria, iscritta al terzo anno di Medicina. Dentro di me voglio studiare, con tutto il cuore, ma una volta davanti al libro la mia mente non è presa come lo era un tempo. E' una lotta tra la mia volontà e la mia mente: sono distratta e non c'è niente che io possa fare per recuperare l'attenzione. Questa mattina, ad esempio, la frustrazione di non riuscire a concentrarmi seriamente mi ha causato un forte stato di agitazione e dopo qualche minuto ho avvertito un fastidiosissimo senso di confusione, di irrigidimento del pensiero.
Ho dedicato tutta la mia vita allo studio. Ho studiato senza troppi problemi anche di notte se era necessario. Mi sono diplomata con 100 ed infine sono riuscita a vincere il concorso per la facoltà di Medicina. Mi ritengo anche una persona molto intelligente, sono sicura di avere delle potenzialità, sono certa di avere tanto da dare. Lo studio è stato da sempre la mia unica fonte di gratificazione ed è per questo che sono disperata.
Temo di dovervi dire però che proprio quest'estate ho ricevuto una forte delusione in amore e da allora non sono ancora riuscita a riprendermi del tutto dal punto di vista emotivo.
Vi prego di voler alleviare le mie pene, dandomi dei consigli sul da farsi.
Vi ringrazio per la Vostra cortese attenzione e aspetto con ansia delle risposte.
Cordialità.
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Dr. Domenico Bumbaca Psicologo, Psicoterapeuta 143
gentile signorina

"...Temo di dovervi dire però che proprio quest'estate ho ricevuto una forte delusione in amore e da allora non sono ancora riuscita a riprendermi del tutto dal punto di vista emotivo...."

Forse questo è il motivo che la distrae?
Quando una persona non riesce a concentrarsi (nel suo caso, nello studio), in genere il motivo è uno solo:

La psiche, è invasa da contenuti che esigono attenzione. Un'attenzione che sovrasta quella che uno vorrebbe (nel suo caso lo studio), non quello che uno desidera (il suo amore perduto).

In questo momento, forse, la delusione d'amore vince 100 a zero sul desiderio di studiare.

E' così o potrebbero esserci altri 'pensieri' invasivi?

Dr. Domenico Bumbaca - Psicologo Psicoterapeuta
ad indirizzo Junghiano
https://www.PsicoanalistaRoma.it/

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
"ho dedicato tutta la mia vita allo studio""lo studio è stato da sempre la mia unica fonte di gratificazione"
"la frustrazione di non riuscire a concentrarmi mi ha causato un forte senso di agitazione"

Gentile utente,
sembrerebbe che, oltre allo studio, non abbia aperto spazi alternativi che fanno parte della vita dei ragazzi della sua età. E' solo un'ipotesi, basata sui pochi dati che ha riferito qui.
C'è probabilmente una parte di lei che ora preme e chiede attenzione. La delusione amorosa di questa estate ha un suo ruolo che però qui non è possibile definire meglio (non ci ha spiegato se si trattasse di un rapporto coltivato nel tempo).
In ogni caso "la lotta tra la volontà e la sua mente" potrebbe rischiare di consolidarsi in un meccanismo sterile che la blocca.
Sarebbe utile che lei riuscisse ad ascoltare e comprendere quello che si cela dietro al suo disagio, se è solo la delusione amorosa a cui ha fatto riferimento oppure altri suoi bisogni inascoltati.
Se vuole aggiungere qualcosa per aiutarci a comprendere e fornirle indicazioni, siamo qui.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2011
Ex utente
Vi ringrazio innanzitutto per le gentili risposte.
Posso dirVi che la relazione con questo ragazzo è stata coltivata per circa nove mesi e che si è conclusa con un suo tradimento. E' stato lui a decidere di chiudere: nonostante il tradimento, io ero ben disposta a continuare la nostra storia. Gli ho persino chiesto di continuare a vederci, cosa che abbiamo smesso di fare solo poco tempo fa, quando c'è stato un riavvicinamento fisico: l'accaduto mi ha provocato un'ulteriore delusione - visto che tra i due sono l'unica coinvolta emotivamente - così, di comune accordo, abbiamo deciso di non vederci per un po'.
Io probabilmente sono ossessionata: leggo spesso il suo blog e le sue recenti allusioni a una nuova relazione mi stanno uccidendo. Quando sono di passaggio, controllo se sotto casa sua c'è la sua macchina. Non posso fare a meno di pensarlo ogni giorno. Ho il terrore che voglia cancellarmi per sempre dalla sua vita.
Credevo di essere una persona forte che mai si sarebbe fatta condizionare da questioni sentimentali (con cui, per altro, finora non avevo mai avuto a che fare), invece mi scopro vulnerabile e mi sento impotente.
Ora vorrei solamente riprendere in mano la mia vita, guardare avanti e soprattutto vorrei studiare in pace.
Non mi stupirei se questa mia esposizione adolescenziale del problema Vi facesse desistere dal rispondere. Rimango comunque fiduciosa di ricevere presto Vostre indicazioni.
Cordialità.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
"credevo di essere una persona forte che mai si sarebbe fatta condizionare da questioni sentimentali (con cui finora non avevo mai avuto a che fare)invece mi scopro vulnerabile e mi sento impotente.
Mi verrebbe da chiederle come mai per lei la forza si identifichi con la rinuncia ai sentimenti e con la dedizione allo studio.
A volte succede che si indossi una corazza dura e forte per difendersi da ciò che fa più paura, da ciò che ci può rendere estremamente deboli.
Non so se questo sia il suo caso, però, poiché non conosco la sua storia di vita.
Questo ragazzo ha probabilmente colmato un suo bisogno importante, tanto che nonostante il tradimento, l'avrebbe voluto ancora accanto a sé e sente di dipendere da lui. Ciò che conta per lei in questo momento è ritrovare la serenità, andare avanti, riprendere a studiare.
Non ci sono purtroppo ricette né sterili consigli da dispensare, se non suggerirle di andare a fondo con l'aiuto di un collega nella questione per me fondamentale in merito ai suoi bisogni affettivi, se crede.

Molti auguri