Cos'è l'omosessualità?

Gentili medici, ho bisogno ancora una volta dei vostri pareri, ora per una cosa davvero importante: oggi ho detto ai miei genitori di essere gay. Dopo tanti anni di dubbi sono arrivato a questa consapevolezza ma vorrei sapere se quest'ultima è quella giusta:
ho sempre cercato una ragazza e ho sempre voluto stare con una ragazza, ma anche se a volte ne avevo trovata qualcuna che lì per lì poteva piacermi, non ho mai approfondito la cosa, questo perchè dentro di me, alla fine, sentivo che non ne ero attratto; se sono fuori casa (quindi se esco per fare una passeggiata, se sto in giro con i miei amici, se sono all'università...) cerco di guardare le ragazze ma...la mia attenzione e il mio sguardo alla fine va sempre verso il mio stesso sesso; se mi capita di guardare un nudo femminile non ho reazioni...
Tutte queste cose (e altre che magari ho scordato, magari ne aggiungerete altre voi) significano essere omosessuali?
Se si, questa situazione può dipendere dall'ambiente in cui si è cresciuti? Vi chiedo questo perchè mia madre si è chiesta se tante volte il motivo possa essere stato il suo troppo preservarmi.
Son sempre stato comunque un tipo timido e, diciamolo, anche impacciato, questa cosa ha delle connessioni con l'omosessualità?
Io sento di esserlo, come se lo sapessi da sempre, ma parlare oggi con i miei genitori, confusi, ha messo confusione anche a me. Mio padre ha detto che può capitare, magari si cerca il confronto osservando persone dello stesso sesso...e prima la pensavo così anche io, ma dopo tutti questi anni...non so se si può parlare ancora di ricerca di confronto.
Si è presa in mano la possibilità di parlare, se voglio, con qualcuno, per aiutarmi a capire se questa consapevolezza è davvero giusta oppure no.
Intanto però vi chiedo delle risposte: sono omosessuale come mi sento di essere? Se lo sono, potrei mai cambiare qualcosa? Se non lo sono, perchè una donna non mi attrae (anche se mi son sempre immaginato con una donna vicino, ma penso sia una cosa comune quando non si ha la consapevolezza di essere gay).
Aiutatemi a fare ancora un pò di luce su questi fatti, grazie
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Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 221 6
Gentile ragazzo,

l'omosessualità è caratterizzata non solo dall'assenza di desiderio verso l'altro sesso, ma di presenza di desiderio per il sesso cui si appartiene.

Quindi dovrebbe capire se si sente sessualmente attratto da un ragazzo, se l'idea di avere (non solo in fantasia, ma nella realtà) rapporti sessuali con un ragazzo le piace e l'attrae.

Guardare i ragazzi, o persino fantasticare, non è condizione sufficiente per riconoscersi gay, in quanto questi atteggiamenti potrebbero avere origine diversa dall'attrazione sessuale vera e propria.

Analogamente, l'assenza di attrazione per le ragazze in alcuni casi è dovuta a forte timidezza e insicurezza, ed inibizione del desiderio ad esse connessa.

Bisognerebbe quindi chiarire in primis aspetti come questi, per capire il proprio orientamento sessuale. I suoi genitori le hanno dato il consiglio migliore, invitandola a parlare con uno specialista che l'aiuti ad acquisire maggior consapevolezza in merito al suo orientamento.

Per quanto riguarda le altre sue domande:

1. può dipendere dall'ambiente in cui si è cresciuti?

Attualmente le ricerche indicherebbero, alla base dell'orientamento sessuale, sia fattori costituzionali che ambientali, nonché psicologici. Nessun fattore però, preso singolarmente, è in grado di plasmare in toto l'orientamento sessuale, quindi tranquillizzi sua madre.

2. potrei mai cambiare qualcosa?

Se l'orientamento sessuale è fortemente polarizzato (nettamente gay o nettamente etero), pare sia sostanzialmente stabile. Nei casi in cui è meno polarizzato e tendenzialmente bisex, tende ad essere più plastico ed a subire maggiormente l'influenza dell'ambiente, dei desideri e dei timori della persona.

Lei è ancora molto giovane, quindi è possibile che il suo orientamento sessuale sia ancora in corso di strutturazione.

Cordiali saluti,

Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org

[#2]
Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Gent.le ragazzo
sembra che nella vita sia stato accompagnato da un forte dubbio circa il suo orientamento sesusale.
Come se da un lato si è sempre immaginato con una donna al fianco e dall'altro in maniera spontanea e inrefrenabile si è sentito invece attratto da persone del suo stesso sesso.
E sembra inoltre che più si sforza di perseguire la sua immagine ideale di sempre (ossia stare con una ragazza) e più invece lo sguardo va in direzione opposta.
Sembra inoltre dalle sue domande che abbia un forte bisogno di avere delle risposte per fare chiarezza rispetto a questa confusione, allora il mio consiglio è di farsi aiutare da uno psicoterapeuta che l'aiuti a dipanare la nebbia. Le domande che fa hanno delle risposte ma il punto è torvare quelle risposte che raccontano di lei e della sua storia personale.
Immagino che per lei è stato difficile dare quella comunicazione ai suoi genitori e la loro opinione inevitabilmente porta a riflettere ancora di più su di sè, genrandole però anche più confusione e dubbi.
Quindi forse dopo tutti questi anni di interrogativi può provare a trovare le SUE risposte che l'aiutino a fare chiarezza dentro sè.
In bocca al lupo

Dott.ssa Maria Cristina Bivona
Psicoterapeuta e Sessuologa
Roma- Tivoli 347 0550866
www.psicologotivoli.com

[#3]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23 51


Gentile Utente,

Non mi pare sufficiente quello che dice per poter affermare che lei sia omosessuale.

Intanto non ci dice se ha mai avuto dei rapporti con una ragazza.
Ci ha mai provato?
E' andato a letto con una ragazza?

Tralascio la risposta su cosa è l'omosessualità. La rimando ad un articolo che potrà leggere anche lei, ma che per dovrò rivedere con un po' di tempo.
Non credo, ripeto, che quello che ci ha detto possa significare che lei abbia tendenze onosessuali.
Ha mai avuto dei rapporti con dei ragazzi?

Insomma, a 23 anni, se è omosessuale, delle esperienze avrebbe dovuto averle. O no? Sbaglio io?

Mi sembra che la risposta di suo padre sia stata la cosa più saggia e sapiente di tutta la discussione.

A risentirci.

Cordialità.



Dott. Antonio Vita
62019 - Recanati (Mc)
antonio.vita@psicovita.it
sito web: www.psicovita.it



[#4]
dopo
Utente
Utente
Alla dottoressa Di Mauro:
dunque, si, posso dire che provo del desiderio verso un altro ragazzo se a prima vista mi piace (o almeno mi verrebbe, prima di tutto, approfondirne la conoscenza), ad esempio (mi viene da pensare a questa cosa) se sono al mare in spiaggia, pur vedendo entrambi i sessi mi son sempre sentito attratto da quello maschile, avendo delle "risposte", cosa che non succede guardando le ragazze...
Penso però che, spesso anche ragazzi timidi, provano interesse per le ragazze, hanno delle "risposte fisiologiche" guardandole, poi se non fanno il primo passo è un altro conto...io queste risposte non le ho mai avute, ecco perchè dopo tutti questi anni alla fine sono arrivato a questa conclusione, anche confrontandomi con altri amici (virtuali per ora, ma comunque gay anch'essi).
Penso poi che, si, potrebbe lo stesso essere utile parlare con qualcuno, magari ha incontrato altri ragazzi con lo stesso "problema" e alcune risposte alle sue domande potrebbero essere rivelatrici al 100%.

Aggiungo una cosa relativa al mio ambiente di crescita, o al mio modo di crescita: son sempre stato un bambino parecchio sensibile, a scuola stavo sempre di più con le mie compagne di classe, guardavo diversi cartoni ma tanti erano per lo più indirizzati alle bambine (l'esempio tra gli esempi? Sailor Moon...), avendo una sorella più grande mi son trovato a giocare anche con le bambole (non solo, adoravo anche le macchinine e i lego, tanto), non ho mai amato il calcio. Questi son solo alcuni esempi, luoghi comuni? Forse, però spesso fanno la differenza, poi non so...

A proposito invece del cambiare, ora come ora...non mi sento in nessun modo bisessuale. Quel che intendo dire è: potrei anche voler bene ad una ragazza, ma se non c'è attrazione sessuale...non credo si possa costruire qualcosa. E' proprio questa mia consapevolezza che mi ha portato adesso a capire che potrei arrivare ad amare un ragazzo (che abbia dei valori come me, certamente).

Pensavo anche io che il mio orientamento fosse ancora in fase di strutturazione, adesso però la vedo più una soluzione possibile...
Spero di averle dato altre informazioni dottoressa per lasciare magari un'altra risposta, intanto la ringrazio molto
[#5]
dopo
Utente
Utente
Alla dottoressa Bivona:
ha ragione, pienamente ragione, da sempre...sintomo anche il fatto che, spesso, da piccolo mi hanno anche preso in giro (fatto che mi ha reso più forte però con l'avanzare degli anni).
Vero, e posso dirle che anche altri ragazzi gay prima si vedevano, giustamente, al fianco di una ragazza, poi maturando questa consapevolezza invece hanno capito di poter stare con e amare un ragazzo.
Non discuto il fatto che potrei voler parlare con uno psicoterapeuta per aiutarmi a comprendermi ancora di più, ci avevo pensato in passato proprio perchè sentivo in me questo problema...Tuttavia sono sicuro che questa cosa sarebbe più utile per i miei ora come ora.
Ci tengo ad aggiungere che questa mattina ho visto mio padre molto..come dire, tranquillo, e questo mi ha aiutato a rimettere un pò ordine alla confusione generale di ieri sera.
Ha ragione anche qui, non credevo sarei riuscito a dirlo ai miei, avevo come un blocco e finalmente questo blocco ora non c'è più. Forse ieri , di primo impatto, siamo rimasti tutti confusi, me compreso ovviamente, ecco perchè son venuto qui a postare, tuttavia se penso a tante situazioni della mia vita non posso rimettere in discussione ciò a cui sono arrivato.
Ne riparlerò quindi sicuramente con i miei per vedere se conviene davvero parlare con qualcuno.
La ringrazio tanto dottoressa
[#6]
dopo
Utente
Utente
Al dottor Vita:
grazie anche per il suo intervento dottore.
Allora, no, non ho mai avuto rapporti con una ragazza, era come se...non so come dire, come se non ne sentissi il bisogno, se non cercassi quel tipo di rapporto.
Non ho avuto nemmeno rapporti con altri ragazzi...nel senso, sono ancora vergine.
Si, forse avrei dovuto già avere delle esperienze, questo non lo metto in dubbio, ma c'è da calcolare anche il fatto della mia situazione psichica di prima: credere di essere qualcuno per poi scoprirsi qualcun altro...stare come chiusi in un sacchetto di plastica che non ti porta nè da una parte nè tantomeno dall'altra, però pur sentendo (magari con ingenuità, e forse per la società in cui viviamo e per tutte le cose che mi hanno sempre detto) di voler avere l'affetto dall'altro sesso, provavo attrazione per l'altro, sempre (senza pensare quindi alla possibilità di instaurarci un rapporto di fiducia e amore).

Spero davvero di aver fornito (con la maggior lucidità mentale di stamattina) delle risposte utili.
Mi farebbe piacere avere altre vostre risposte o domande, per ora grazie davvero

PS-aspetto l'articolo allora, senza fretta
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dopo
Utente
Utente
Mi ero scordato di aggiungere una cosa: non metto assolutamente in dubbio il fatto che, magari, in futuro possa provare attrazione per l'altro sesso, tutto può succedere, ho sempre sentito del fatto che la sessualità è comunque un qualcosa di soggetto a tante sfumature, tante variazioni e possibilità. Tuttavia, questo è quello che sento ora (e...da sempre direi).
[#8]
Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Gent.le ragazzo
da quello che lei mi scrive sembra che oggi si sia dato più tempo per così dire "metabolizzare" l'importante comunicazione ai suoi genitori. A volte dire qualcosa di così importante di sè a qualcuno che si ama, produce la sensazione di averlo detto a se stessi a "voce alta"!
Si vuole prendere tempo quindi per sedimentare queste consapevolezze ormai troppo evidenti per far finta che non ci siano o abbiano uno scarso effetto sulla sua vita e sulle sue scelte.
Allora le faccio di nuovo l'in bocca al lupo per questo momento di contatto con ciò che sente di più vero in sè e nella sua vita!
Saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Si, assolutamente, spero infatti poi che ne potremo riparlare magari diversamente, con una consapevolezza maggiore da parte loro, più che da parte mia. Dopotutto, come ho dovuto pensare io a questa cosa tutti questi anni, è anche comprensibile che ora debbano rifletterci anche loro (i quali mi hanno comunque detto che per loro non cambia nulla nei miei confronti, e questo mi rincuora).
Ha detto bene, sedimentare, adesso è passata l'onda sulla sabbia, poi l'onda va via e restano le conchiglie...
La ringrazio moltissimo dottoressa Bivona, la tengo aggiornata, voi tutti
Un cordiale saluto
[#10]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23 51


Gentilissimo,

Lei dice:
""stare come chiusi in un sacchetto di plastica che non ti porta nè da una parte nè tantomeno dall'altra"".

Esatto.
A mio avviso, ma lo prenda con le molle quello che le dirò:

Lei ha bisogno d'affetto, di tenerezza (e in questo caso le ha risposto bene sua madre), di dolcezza, di protezione.
Deve combattere la sua timidezza, deve tuffarsi nel mondo con gli occhi aperti.
Lei ha bisogno di AMORE. Non si preoccupi da che parte venga.

Con tantissimi auguri.
[#11]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Vita, non lo prendo con le molle quel che dice ma...lo afferro in modo saldo poichè è esattamente la verità quello che ha detto! Non ho mai pensato a delle "avventure", son fatto così, sono un tipo fedele, che sa ascoltare, simpatico e credo anche intelligente (non lo dico per non essere modesto, ma solo perchè me lo dicono in tanti..), mi darei in tutto e per tutto alla persona che potrei avere accanto, uomo o donna che sia. E ha ragione nel dire che devo tuffarmi..magari ora che so (almeno per quello che sento) da che parte andare, se incontro qualcuno proverò a fare il primo passo io!
La ringrazio davvero per le sue parole, un cordiale saluto
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Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 221 6
(..) Penso però che, spesso anche ragazzi timidi, provano interesse per le ragazze, hanno delle "risposte fisiologiche" guardandole, poi se non fanno il primo passo è un altro conto...io queste risposte non le ho mai avute (..)

In genere è così, ma non sempre. Nel senso che "assenza di risposte" non equivale automaticamente ad essere gay. Ci possono essere altri motivi. In futuro, queste risposte potrebbero anche manifestarsi (per questo non escluderei una possibile bisessualità), anche se al momento né lei né noi abbiamo elementi per poterlo supporre, oppure escludere.

Nemmeno la forte sensibilità, le preferenze per certi tipi di giochi o di attività o per le amicizie femminili sono indicative. Oggi, con un'educazione sempre più uniforme fra ragazzi e ragazze, è facile trovare ragazzi etero con le stesse caratteristiche, così come ragazze etero che in tempi passati sarebbero state definite come maschiacci!

E' molto più significativo, invece, rispetto all'ipotesi di omosessualità, il fatto che lei abbia di fatto "risposte" nei confronti dei ragazzi.

Leggendo tutte le risposte che ha dato ai colleghi, attualmente ho come la sensazione che lei voglia quasi essere "rassicurato" di poter essere gay. E che tale rassicurazione la cerchi soprattutto in rapporto ai suoi genitori, che pur avendo reagito positivamente, un po' coltivano la speranza che non si tratti realmente di omosessualità (non a caso, lei pensa che dei colloqui con uno psicologo potrebbero essere più utili a loro che a lei.)

Mi unisco, quindi, all'invito che le ha fatto il Dr. Vita. Lei ha bisogno di sperimentarsi, non solo di riflettere (lo sta già facendo da tanto tempo!).

Tanti cari auguri per la sua vita,


[#13]
dopo
Utente
Utente
Aspettavo anche la sua risposta dottoressa Di Muro (scusi, l'altra volte avevo scritto Di Mauro...capita a volte di leggere una cosa quando invece è un'altra).
In effetti ci avevo pensato a volte...quali potrebbero essere, ad esempio, questi altri motivi? Lo chiedo giusto per capire meglio e non ho escluso anche io questo fatto..dopotutto, possono succedere tante cose nella vita di una persona e l'orientamente sessuale non è da meno.

E' vero, in effetti anche mia madre lo ha detto, che non vuol dire poi molto il fatto di com'ero e cosa facevo da piccolo. Si, le "risposte" verso il mio stesso sesso ci son state e...non so se può essere indicativo ma, ci sono anche avendo provato a vedere qualche video gay...ora non so se effettivamente questo voglia dire che uno lo sia al 100%, però finora con un nudo femminile non è successo ahimè..

Allora, si, forse in parte, più che altro perchè mi rigetterebbe, come dire, nel "caos" la possibilità di sapere che questa consapevolezza che ho acquisito dopo anni di pensieri alla fine non sia fondata...ma certamente non rifiuterei l'ipotesi di poter provare attrazione per l'altro sesso, anzi! Diciamo che è una situazione molto...complessa, ho capito da che parte stare ma forse, alla fine...potrebbe lo stesso non essere questa.
Comunque si, mio padre preferisce che io parli con qualcuno e lo farò di sicuro, penso sia ora di dedicare tutta l'attenzione possibile a questa cosa...se sono davvero gay, lo saprò in modo certo, altrimenti mi saprà dire cosa devo fare e quale blocco devo superare.

La ringrazio di nuovo dottoressa, un cordiale saluto, vi terrò aggiornati se volete
[#14]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 221 6
(..) ...quali potrebbero essere, ad esempio, questi altri motivi? Lo chiedo giusto per capire meglio (..)

Ad esempio, un'inibizione molto profonda nei confronti delle ragazze o del corpo femminile. Senza conoscere approfonditamente la sua situazione, è difficile escludere quest'ipotesi.

(..) non so se può essere indicativo ma, ci sono anche avendo provato a vedere qualche video gay...ora non so se effettivamente questo voglia dire che uno lo sia al 100% (..)

E' molto più indicativo il fatto che lei abbia avuto "reazioni" nei confronti di persone reali, che non davanti a un video gay...

(..) più che altro perchè mi rigetterebbe, come dire, nel "caos" la possibilità di sapere che questa consapevolezza che ho acquisito dopo anni di pensieri alla fine non sia fondata (..)

Dopo aver tanto pensato, come le suggerivamo, la cosa più utile sarebbe anche sperimentarsi, per capire quali sono di fatto le emozioni che può provare all'interno di una relazione. Se una persona le piace, uomo o donna che sia, provi gradualmente a conoscerla, ad avvicinarsi sempre più, e inizierà a comprendere meglio anche i suoi sentimenti e il suo trasporto a livello fisico.

Il consiglio di suo padre mi sembra ottimo.

Di nuovo un cordiale saluto, ci aggiorni pure quando vuole.
[#15]
dopo
Utente
Utente
Salve dottoressa. Un'inibizione verso il corpo femminile quindi?...Fosse così, sembra una cosa veramente complessa.

Si, mi viene da pensare ad esempio all'estate in spiaggia o anche quando, durante gli anni del liceo, andavo in piscina..però magari potrebbe voler dire altro?
Non saprei proprio.

Questo cercherò di farlo, anche se non nascondo che la cosa che più mi preme al momento è parlare con qualcuno.
L'unica cosa che ho capito però e che, riparlando con mio padre, lui vuole che io parli e capisca per cercare di "risolvere" questa cosa, nel senso per combatterla...quindi (non gliel'ho chiesto esplicitamente ma) credo voglia dire che lui non sarebbe molto contento se io fossi davvero così...magari sbaglio, però dalle sue parole ho capito questo, mi ha detto che tanti lo accettano senza fare niente ma se uno ne parlasse questa "cosa" si verificherebbe di meno..
Non so che pensare.
Grazie ancora per i suoi consulti dottoressa
[#16]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 221 6
La questione del "cambiamento", come già le accennavo, è controversa e molto complessa. Se l'orientamento sessuale è nettamente polarizzato (rigorosamente gay o etero), cercare di "direzionarlo" è poco realistico, oltre a rappresentare una forzatura (bisognerebbe anche indagarne le motivazioni di questa domanda di cambiamento, che spesso affondano in forme di omofobia interiorizzata, pressioni familiari, stigma sociale, paura di deludere o di perdere le persone care, e non in un reale desiderio di "cambiare" della persona).

In ogni caso, i colloqui con lo psicologo le serviranno in primis per chiarire meglio a se stesso la sua situazione, valutando anche le ipotesi di inibizione cui le accennavo, nonché il tipo di desideri omosex che lei avverte, e una serie di altre cose. Se nota in suo padre pressioni verso il "cambiamento", sarebbe utile anche a lui avere dei colloqui chiarificatori con lo psicologo. Sono cose che spesso un genitore non si aspetta, e che facilmente creano qualche difficoltà soprattutto nei padri, quando la situazione coinvolge il figlio maschio.

Non dimentichi, però, che la vita è sua. La cosa più importante è che lei possa viverla con serenità, orientamento sessuale incluso. Qualsiasi esso sia.

Di nuovo auguri per tutto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Gentile ragazzo, le conviene abbandonare i tentativi di risalire alle cause che potrebbero aver dato luogo alla sua (presunta?) omosessualità. Spendere energie alla ricerca delle cause rischierebbe di trasformarsi in un gioco "a chi diamo la colpa". Oltretutto i fattori che contribuiscono a formare l'orientamento e l'identiità sessuale di una persona sono tali e talmente sfumati per cui è praticamente impossibile sapere con certezza come sono andate davvero le cose.

Se nulla è possibile fare sul passato, dato che non è possibile cambiarlo, molto si può fare invece per il futuro. Ad esempio per tranquillizzarla, per capire bene che cos'è che davvero l'attrae negli uomini, per un'eventuale accettazione dell'omosessualità e per interagire nel modo più opportuno con i suoi genitori e le altre persone.

Tutte cose che potrebbe ottenere attraverso una consulenza con uno psicologo/psicoterapeuta.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#18]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa Di Muro, so infatti alla fin fine che cercare di direzionare questo orientamente è poco realistico, tanto più perchè mi rendo conto che in un modo o nell'altro l'ho sempre avuto, fin da piccolo..
Non penso mio padre abbia una sorta di omofobia interiorizzata, più che altro a lui sembra strana la cosa...oppure si riferiva a me?
Si questo è sicuro, infatti la cosa non deve riguarda solo me, come devo capire meglio io, devono capire anche loro, entrambi, quindi non soltanto mio padre.
La ringrazio poi per l'ultima frase...sa, mi piacerebbe magari anche condividere adesso questa cosa con qualche amico ma i miei preferiscono prima affrontare gli incontri con lo psicologo..quindi aspetterò.
Grazie ancora una volta
[#19]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Santonocito,
pensa davvero che non serva risalire alle cause? In effetti, al giorno d'oggi ancora si conoscono bene, non si hanno risposte certe...
Comunque, se mi dice questo, è proprio ciò che non pensano i miei, visto che si sentono loro stessi un pò in "colpa" per questo mio aspetto..
Mi ricordo una cosa di quando ero piccolo, se verrà fuori la domanda durante i consulti la dirò sicuramente: mi ricordo che mentre guardavo i cartoni animati, ad esempio i Disney, mi soffermavo spesso ad osservare più attentamente i personaggi maschili, poi non ho bene in mente però cosa pensavo.
Condivido pienamente il suo pensiero riguardo il costruire qualcosa partendo da ora...dopotutto, riflettendoci bene, si può parlare con qualcuno a proposito del proprio vissuto personale ed "espiare" qualcosa ma...non verrà mai cancellato niente.
Mia madre comunque si è rivolta a chi mi aveva detto, all'inizio della prossima settimana andrà a sentire informazioni per il da farsi.
Grazie mille anche al lei e un cordiale saluto
[#20]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> è proprio ciò che non pensano i miei, visto che si sentono loro stessi un pò in "colpa" per questo mio aspetto
>>>

Ed è proprio per questo che andare alla ricerca delle cause rischia di trasformarsi nella ricerca delle colpe. Invece, abbandonando la ricerca, i suoi si sentiranno meglio e quindi di riflesso anche lei.

Cordiali saluti e molti auguri
[#21]
dopo
Utente
Utente
Cercherò di spiegare questa cosa ai miei genitori in modo da rendere le cose più "leggere" e confortevoli piuttosto che come un'inchiesta sulla scoperta del "colpevole".
La ringrazio di nuovo dottore, come già scritto vi terrò informati
[#22]
Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Gent.le ragazzo
da quello che lei scrive vedo sempre di più la voglia di dipanare la nebbia e avere più chiaro in lei e sopratutto nei suoi genitori quei movimento interni che da anni la caratterizzano rispetto al suo orientamento sessuale.

Lei scrive: "Mia madre comunque si è rivolta a chi mi aveva detto, all'inizio della prossima settimana andrà a sentire informazioni per il da farsi."

Da queste parole mi sembra di capire che il coinvolgimento dei suoi genitori rispetto a questa sua dimensione di vita sia forte, il mio consiglio è che lei scelga liberamente di fare questo percorso e che la persona che sceglierà sarà proprio quella con cui stabilire un alleanza libera da condizionamente esterni, compresi quelli dei suoi genitori.
In questo caso è importante che facciate chiarezza: lei vuole fare un percorso per se stesso, con il chiaro auspicio che questo serva anche nel processo di accettazione di se stesso (qualunque sia il suo orientamento) ai suoi genitori?
oppure le piacerebbe che oltre al suo percorso anche i suoi genitori lo facciamo per conto loro?
in fine le piacerebbe affrontare un percorso di familia per un processo non solo individuale ma anche familiare?

Secondo il mio parere è importante farsi questa ulteriore chiarezza per capire meglio qual'è il percorso d'elezione per lei!
In bocca a lupo comunque per qualsiasi direzione scelga di percorrere!
[#23]
dopo
Utente
Utente
Salve di nuovo dr.essa Bivona,
grazie per questa sua ultima risposta, le dico che proprio stasera ho riparlato con i miei genitori, in particolare con mio padre e mi ha detto che questo consulto non servirebbe solo per capire meglio questa cosa, quanto per farmi parlare e capire come agire meglio un pò in tutti gli aspetti della mia vita.
Sono un ragazzo molto creativo che mette tanta voglia di fare in quello che fa però spesso sono molto insicuro, anche per quanto riguarda a volte il relazionarmi con gli altri, nel senso a volte resto un tipo piuttosto introverso anche se sono simpatico e ironico..insomma, servirebbe per fare chiarezza in me un pò su tutto, ad aiutarmi a capire cosa voglio fare davvero di me, un pò in tutti i sensi..e a me va bene, penso mi farà bene di sicuro.
Non so poi se parleranno anche i miei con questa persona a cui dovrò rivolgermi, io voglio farlo e ne sono convinto.
Quindi se devo dare una sorta di "nome" al mio percorso, lo chiamerei "comprendi te stesso fino in fondo e abbi fiducia in te".

Vi ringrazio davvero per il vostro aiuto, vi chiedo gentilmente di controllare ogni tanto il mio profilo visto che vi aggiornerò sulla situazione,
Un cordiale saluto e ancora grazie
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23 51


Gent.mo utente

Scusi non funziona nel mio PC una lettera, non posso proseguire.
Mi scusi