Pensiero adolescenziale?

Gentile Medici Italia
chiedo un vostro supporto in merito a una situazione che si sta creando nella mia vita che non riesco a gestire emotivamente e in cui non riesco a prendere una decisione. Il problema è la relazione che si sta insaurando con mio cugino. Lui 26 anni, fidanzato, abita a 600 km a me, 2 anni fa si dichiara dicendo che prova un attrazione per me e che mi pensa spesso. Questa sensazione pienamente corrisposta mi ha resa felice. Io non sono fidanzata, ho 27 e in cuor mio ritengo che la nostra sia una pura attrazione fisica, in quanto abitiamo distanti, ci conosciamo poco e abbiamo dei caratteri e uno stile di vita direi quasi antitetici. Le occasioni per vederci ultimamente sono state molte in quanto mi sono trovata spesso nella sua città per lavoro però purtroppo tutte in ambito familiare. Dopo 2 anni di messaggi con dichiarazioni esplicite, battute, occhiatine la scorsa settimana ci siamo ritrovati ( forse un pò volutamente) da soli.A fine serata siamo rimasti a parlare, guardarci negli occhi, pensando entrambe la stessa cosa. Nessuno ha fatto però il primo passo o meglio io l'avrei fatto ma mi sentivo frenata dal fatto che fosse fidanzato(e stranamente non da quello di essere cugini).Nei giorni successivi ci siamo scritti e mi ha detto che anche lui avrebbe voluto baciarmi ma che aveva paura di quello che sarebbe successo e che se avesse cominciato non si sarebbe più fermato e mi ha lasciato intendere che se avessi fatto io il primo passo magari sarebbe stato diverso. Ha inoltre aggiunto che non c'è giorno che passa che non mi pensa. Mi rendo conto di quanto possa sembrare infantile un atteggiamento del genere tra due cugini alle soglie dei 30 anni, ricordo di scene adolescenziali, ma io non riesco a controllare la situazione pensando che è mio cugino e non provo senso di colpa. Provo un'attrazione così forte che vorrei avere la stessa possibilità per stare con lui anche adesso per agire in modo diverso.Il mio problema è che mi scontro ora con una realtà in cui non riesco a capire se farei meglio a raffreddare i rapporti seguendo la razionalità o fare io primo passo decisivo questo perchè in realtà non capisco cosa voglia lui. Le sue parole e i messaggi che mi manda sono forti e questo alimenta sempre di più l'attrazione, ma al momento di agire sembra sfuggire ( non so se più per la un senso di colpa verso la ragazza o per il fatto che siamo cugini).
Mi scuso per essermi dilungata ma mi rendo conto che questo pensiero mi sta logorando quotidianamente e dato che si tratta di una persona che mi sarà legata dalla paentela a vita vorrei trovare un mondo per superarlo.

Grazie anticipatamente per quanto potrete fare,
Distinti Saluti Francesca
[#1]
Dr. Giannantonio Cassisi Psicologo, Psicoterapeuta 19 1
Gentile signorina,

il quesito che lei pone è alquanto singolare.

Comprendo la sua perplessità dovuta al grado di parentela esistente fra voi unitamente al fatto di appartenere ad una cultura in cui vige l'esogamia, cioè la ricerca del partner al di fuori della cerchia dei propri parenti. I clan, in passato e da qualche parte ancora oggi, funzionavano diveramente.

Non mi sento nè di incoraggiarla nè di dissuaderla dall'assecondare questo suo slancio nei confronti del cugino.

Le consiglio, però, di consultare uno psicologo della sua zona e di analizzare con lui la situazione ed i suoi sentimenti ad essa relativi, per prendere una decisione consapevole sul da farsi.

Cari Saluti

Dr. G.Cassisi

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Francesca,
non credo onestamente tu abbia bisogno di uno psicologo (almeno per ora!), basandomi ovviamente solo su quanto ci hai scritto.

Secondo me invece hai bisogno di fare chiarezza, e in questi casi il principio cesariano "divide et impera" appare fondamentale (che poi altro non è che la base teorica del problem solving...).

Cesare suggeriva di "dividere" un grande esercito in tanti piccolo battaglioni, separandoli uno dall'altro, in modo da sovrastarli

La stessa cosa potresti farla anche tu, a tavolino, carta e penna ovviamente, col tuo problema. Ad esempio una prima suddivisione potrebbe essere: "non riesco a fare il primo passo con mio cugino perchè":

1) è mio cugino
2) è fidanzato
3) abita lontano
4) abbiamo solo attrazione fisica MA due vite piuttosto opposte
5) faccio fatica a fare io il primo passo con un ragazzo

...e così via. Poi, immagina di eliminare un sottoproblema per volta, ad esempio cosa faresti se i punti 2-3-4-5 fossero veri ma NON il punto 1, ovvero se lui non fosse tuo cugino, ma fidanzato, lontano ecc?

E così fai con gli altri punti, sempre sul tuo foglio.

Secondo me scoprirai delle cose molto interessanti!

Fammi sapere, buon lavoro!

Daniel Bulla

dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale attivo dal 2006 al 2008
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Carissima Francesca,
credo le risposte tu le abbia già date, concordo con quanto scritto dal Dott Bulla.
Definisci cio' che provi, mera attrazione fisica,due personalità antitetici, una grande distanza mentale tra voi .
Mi viene spontaneo chiederti di riflettere sull'attuale rapporto che hai con il fidanzato,se ci sono problematiche tra voi, se l'attrazione fisica è cambiata ultimamente.Colgo un tuo disagio che si proietta in questa attrazione nei confronti del cugino,rivaluta la tua femminilità e cio' che la relazione affettiva attuale di coppia ti dona.
Cari saluti
Di Sipio Incoronata,
[#4]
dopo
Attivo dal 2004 al 2007
Ex utente
Ringrazio tutti voi per le preziose risposte inviate e per il tempo che avete voluto dedicarmi. Dott Bulla, da parte mia ho provato a sposare il principio cesariano "divide et impera". Ammetto però di aver avuto un dubbio sulla sua applicazione. Mi scuso anticipatamente se la domanda possa sembrare banale. Dovrei procedere eliminando in progressione i vari punti o dovrei eliminarne ogni volta uno diverso lascando validi gli altri 4?
Seguendo il secondo metodo(che credo sia quello giusto) ho ottenuto delle risposte positive in ciascuna delle condizioni che si sono venute a creare. Tutte esprimono il desiderio di fare io il primo passo.
L'unica cosa che ho notato però è che il punto 2) è quello che più frena il mio slancio. Io non sono fidanzata quindi non devo rendere conto a un'altra persona di ciò che faccio. Però allo stesso tempo credo si possa sviluppare in me un senso di colpa nei confronti di questa ragazza a cui è legato e che ovviamente sarà presente nella nostra famiglia in molte occasioni future. Mi sentirei un pò "la causa" di una scelta sbagliata fatta da mio cugino nei sui confronti.

Colgo l'occasione ancora una volta per ringraziarvi del tempo dedicato, Distinti Saluti Francesca
[#5]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Esatto, quindi vedi che in questo modo qualcosina riesci ad identificarla: effettivamente il sentirsi in colpa "rubando" tuo cugino alla fidanzata potrebbe essere un punto di partenza.

Poi inizia a chiederti se intendi comportanti coerentemente ai tuoi sentimenti oppure no, e così via

Purtroppo non riesco a dirti di più via mail, ma mi sembri abbastanza lucida per ora, per cui puoi continuare a fare i tuoi ragionamenti

Sarebbe bello sapere come va a finire!

Ciao

Daniel Bulla

dbulla@libero.it
[#6]
dopo
Attivo dal 2004 al 2007
Ex utente
Gentile Dott Bulla,
grazie ancora una volta per il suo consulto. Sicuramente aver già fatto chiarezza sui primi punti mi è stato molto d'aiuto. Non le nascondo che questo mi ha portato a riflettere, come lei mi ha indicato, sulla parte più difficile ovvero sul conflitto interiore tra quello che sento sia moralmente giusto fare e quello che invece desidero forse per puro "egoismo". Anche perchè mentre cerco di farmi strada in questo percorso mio cugino continua a cercarmi e questo ovviamente alimenta sempre di più il mio interesse verso di lui.
Cercherò di fare ulteriore chiarezza procedendo come lei mi ha consigliato e mi riprometto di farle avere notizie a riguardo.

Le auguro una serena serata e la ringrazio per il tempo che ha voluto dedicarmi, Distinti Saluti
Francesca