Elaborare lutto

Salve,
l'altro giorno ho appreso della scomparsa di un mio conoscente,
un parroco, che mi ha sconvolto anche e soprattutto per il
modo in cui è avvenuta. Si è ...........
circa un anno fa stavo vivendo un momento molto fragile della
mia vita, dovuta alla prima gravidanza di mia moglie extrauterina,
con ansia, paura di morire, di fare del male a me stesso,
pensieri ossessivi, dubbi sulla fede.
Grazie a questo prete, ad una terapia farmacologica e psicoterapica,
ho ritrovato un riavvicinamento alla religione,
ho rafforzato la mia fede, ho capito quanto è preziosa la vita.
Purtroppo questa notizia mi ha dato molto dolore, mi sono crollate
tutte le mie certezze che avevo acquisite.
Come posso fare per superare questo momento e per ritrovare le mie
certezze acquisite e la fiducia in me?
Grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amico,

capisco che la scomparsa prematura di una persona davvero molto importante per lei la stia sconvolgendo, e forse anche facendola interrogare sul fatto che un uomo che sembrava forte e capace di sostenere gli altri si sia poi rivelato in tutta la sua fragilità.
Anche i sacerdoti sono persone come le altre, possono soffrire come tutti e non riuscire a trovare una via d'uscita.
Penso che possa continuare ad essergli grato e a conservare l'immagine che aveva di lui in precedenza, perchè nulla cancellerà le sue azioni: il suo comportamento in vita e la disponibilità ad aiutare le persone possono anzi diventare per lei un modello nel rapporto con gli altri.

Dal momento la crisi che ha attraversato è relativamente recente penso che lei sia ancora in contatto con il suo psicoterapeuta, o che possa richiamarlo: le consiglio di parlare con lui di come si sente in questo momento, in modo tale che il suo intervento le possa essere di nuovo d'aiuto.

Tanti cari auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa,
la ringrazio per la sua risposta.
Sinceramente in questi giorni mi sto tormentato
la mente sui motivi di quel gesto; e non ne riesco
a trovarne.
sinceramente sono arrabbiato con lui e stavo cercando di rimuovere tutto dalla mia mente;
ma il suo ricordo, il suo volto, il suo sorriso, le sue parole confortanti sono sempre presenti.
sono d'accordo su quello che lei dice: ricordarlo per il
suo comportamento in vita; su quanto di buono ci ha lasciato.
ma come faccio a smantellare dalla mia mente quello che ha fatto a se stesso? lui che mi ha fatto capire l'importanza della vita e quanto sia preziosa; lui che ha pregato tanto per me e mia moglie affinchè avessimo un figlio(infatti mia moglie è in attesa ed avevamo persino deciso di farlo battezzare da lui).

Grazie!!!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Forse nascondeva un dolore così forte da non poterlo più tollerare: è ingiusto giudicare chi compie questi gesti, non è mai un'azione compiuta alla leggera e per questo penso che l'ultimo atto della vita di questa persona non dovrebbe inquinare tutti i ricordi positivi che ha di lui e tutto il bene che ha fatto.
Non si senta neanche deluso dal fatto che ha predicato a lei quello che lui poi non è riuscito a fare, forse è stato capace di esserle così vicino proprio perchè la capiva più profondamente di quanto lei immaginasse.
[#4]
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Utente
Utente
ho contattato la mia psicoteraputa ed anche lei mi ha detto di ricordare le cose buone che ha fatto per tutti i suoi fedeli.
andrò lunedì a trovarla.
nel frattempo in questi giorni sto avendo delle crisi di ansia che mi spaventano più di quello che è successo. la mia paura è che ciò che ho costruito anche grazie a lui
svanisca e rimanga indifeso.
non ruesco a fermare i miei pensieri ossessivi e mi immagino la scena di quello che ha fatto (anche se non l'ho effettivamente visto).
come posso tranquillizzarmi?
secondo Lei ho fatto bene ad andare ai funerali (non ho visto la salma) o sarebbe stato meglio non andarci?
[#5]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Credo che sia stata la scelta giusta per lei, e il fatto che ci sia andato testimonia che quello che è successo non ha in fondo modificato l'immagine positiva che si era creato del suo sacerdote, basata su molto più che un singolo evento.
Si ricordi che quello che lei ha costruito grazie a questa persona è solo suo, e nessuno glielo potrà mai portare via: capisco che l'accaduto la faccia molto soffrire, ma non ha il potere di cancellare tutto quello che c'è stato prima.
[#6]
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Utente
Utente
Grazie Dott.ssa per le sue risposte. Le auguro tanta serenità.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Altrettanto a lei, se vuole mi faccia sapere come va!
[#8]
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Utente
Utente
Buongiorno,
sono andato dalla mia psicoterapeuta per affrontare il problema e devo dire che dopo il colloquio mi sentivo bene.
però dopo un giorno l'ansia è tornata forse devo affrontare la problematica altre volte.
la cosa che mi succede e che non sopporto è che sono talmente impressionabile dalle cose, brutte, che capitano agli altri al punto da pensare, osssessivamente,
che le stesse cose possano capitare a me. così si innesca un circolo di paura, ossessioni, ansia da cui non riesco ad uscirne. Peraltro la forte paura oltre a far venire pensieri ed immagini strane affievolisce le certezze che mi sono creato come valori personali ed attacca la mia autostima.

Come posso vincere questa paura e non spaventarmi?

Grazie!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso che un solo colloquio non sia sufficiente e che dovrebbe rivedere altre volte la dottoressa.
Quanto lei aveva scritto sul disagio di una anno fa è infatti molto simile a quello che scrive in riferimento a questo momento:

1- ansia, paura di morire, di fare del male a me stesso,
pensieri ossessivi, dubbi sulla fede

2 - un circolo di paura, ossessioni, ansia, forte paura, pensieri ed immagini strane

Credo che la sua psicoterapeuta, che conosce bene anche la sua storia passata, potrà intervenire nuovamente e riprendere il discorso, se quanto accaduto l'ha portata a soffrire nuovamente di alcuni dei sintomi del passato.

Vi siete accordati per rivedervi?
[#10]
dopo
Utente
Utente
è da quando sto avendo questi problemi, un anno e qualche mese,
che non ho mai smesso di fare psicoterapia (1 volta a settimana di tipo
transazionale) e farmacoterapia (1 cp. cipralex 10 mg al mattino e 1 cp. pasaden 0,5 mg al
mattino e sera).
quando faccio psicoterapia mi capita che durante le sedute riesco a
stare bene ma poi appena esco mi ritornano le paure.
devo dire però che, prima di questo ultimo episodio, stavo benissimo ed avevo chiesto addirittura di iniziare a vederci
con meno frequenza.
spono anche un pò scoraggiato dal fatto che anche durante le terapie
abbi queste ricadute che sembrano essere sempre peggiori degli
episodi precedenti.

Grazie!
[#11]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non avevo capito che era attualmente in psicoterapia, meglio così: non si scoraggi, il fatto accaduto è molto grave ed è più che comprensibile che l'abbia colpita così tanto.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Approfitto della sua disponibilità per farle una domanda secca: come si fa a non avere paura della paura ed a interrompere i pensieri ossessivi?
La Saluto
[#13]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Si va in psicoterapia!
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