Metodo di comunicazione errato

Salve vi scrivo per chiedere la vostra considerazione.

E' ormai da qualche anno che andava avanti una situazione complicata (senza specificare,voglio però precisare che non riguarda il rapporto tra due partner ma mi riferisco a qualcosa che può riguardare una situazione tra familiari o amici), in cui una persona ha conosciuto qualcuno a cui si è molto legato e che lo ha allontanato sempre più, spingendolo ad agire e pensare in modo completamente diverso rispetto alla persona che era prima(si cambia nella vita ma se drasticamente vuol dire che è accaduto qualcosa che non va,credo). So che a voi nessuno può dire che ho ragione ma vi chiedo di assumerlo a priori.

Poco tempo fa ho deciso di dirgli tutto (perchè tengo a specificare anche che parlare come si era trasformata la situazione era fondamentalmente un tabù) e ho detto quello che pensavo a proposito di quello che era diventata e di come avrebbe dovuto cominciare a pensare per capire quello che stava facendo e scegliere coscientemente cosa voleva davvero - tengo a precisare che il mio atteggiamento non è stato quello di qualcuno che voleva insegnare a vivere ma di quello che diceva 'rifletti su questo e quando sinceramente l'hai fatto,capisci se è davvero questo quello che vuoi' -.

MI RENDO CONTO CHE QUESTO NON E' UN CONFESSIONALE,MENTRE LA MIA DOMANDA MOLTO PROBABILMENTE PUò SEMBRARE VERTA IN QUELLA DIREZIONE...
Quello che voglio dire è che sono davvero preoccupato perchè so di aver detto delle parole forti ma mi aspettavo una reazione diversa,invece,quello che è successo è che mi ha attaccato dicendomi che sono presuntuoso e che credo di sapere tutto.

Quello che vi chiedo è di cogliere quanto più possibile l'aspetto scientifico della mia richiesta.

Quello che vorrei capire,dal momento che non so d'ora in avanti cosa ne sarà del nostro rapporto e da un lato non me ne importa niente se sapessi che fosse servito a qualcosa...
Insomma la mia domanda si riduce nel sapere,nonostante la grande aggressione che questa persona ha manifestato contro di me, se è possibile che questo sia un comportamento tipico e che nonostante l'ostilità, ripenserà a quello che ho detto e potrà rifletterci sopra oppure se,data la contraddizione,sarà stato inutile e deleterio.

Chiedo davvero scusa per la scorrettezza della domanda,se ci fosse. Capirò se non l'accettiate.
Mi chiedo solo se anche voi potete inviare messaggi privati ad un utente e magari rispondermi in questo modo. Grazie
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,
a parte il fatto che è sempre rischioso etichettare un comportamento come "tipico", specialmente attraverso una consulenza on line.
Premesso ciò consideri che se riteniamo che l'altro abbia equivocato il senso del nostro messaggio dobbiamo chiederci se la nostra comunicazione non verbale e quella verbale fossero in sintonia, il dato che lei riporta è che l'altra persona ha avvertito un atteggiamento giudicante da parte sua, provi a chiedersi se il suo modo di comunicare può aver generato quell'impressione.
Per quanto riguarda la previsione di ulteriori reazioni da parte della sua ragazza è a dir poco fanatascientifico pensare che noi possiamo farne.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
La maniera migliore di ottenere che l'altro prenda almeno in considerazione il consiglio che gli stiamo dando è non parlargliene in maniera aggressiva. Questo lo porta solo a chiudersi per difendersi, come forse ha fatto la persona della quale lei ci parla.
Oltre ad esprimersi con calma è importante non chiedere una risposta immediata e dare all'altro sia il tempo di pensare (cosa che lei ha fatto), sia modo di seguire il consiglio senza che pensi che poi gli comunicheremo messaggi del tipo "hai visto che avevo ragione?" ecc.
E' quindi fondamentale sia la calma, sia una comunicazione che non dia l'impressione di essere un ordine o di costituire un braccio di ferro fra due punti di vista, dei quali uno è destinato ad essere "perdente".
Questi sono alcuni presupposti utili, ma ovviamente ogni situazione è a sè stante e i risultati non sono per nulla garantiti.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it