Piange sempre dopo l'arrivo del fratellino

Buongiorno,ho un problema con mio figlio di 21 mesi. Da quando è nato il fratellino (che attualmente ha 5 mesi) ha iniziato ad avere episodi di pianto continuo,a volte con lacrime vere e a volte senza. Spesso capisco che lo fa per ottenere attenzione,o per ottenere qualcosa che sà che non può avere (ad es. oggetti del papà).Ho sempre cercato di farlo partecipare al cambio del pannolino del fratellino, al bagnetto e ad altro,ma evedentemente ho sbagliato in qualcosa. Ho iniziato a lavorare da circa 1 mese e mezzo e la cosa è peggiorata (lui resta con i nonni mentre sono via).Sono preoccupata perchè il lamento continuo inizia dal momento in cui si sveglia fino a quando va a dormire e spesso anche la notte si sveglia piangendo. Potete aiutarmi a superare questo problema? Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Gentile utente,
è difficile dare dei consigli sulla base di poche informazioni ma mi sentirei di dirle quanto segue:

- è molto probabile che con il pianto (vero o presunto) suo figlio stia chiedendole attenzione...un'attenzione che adesso, per ovvi motivi, vede per lo più indirizzata verso il fratellino di 5 mesi;
- è carino che lei lo coinvolga nel cambio del pannolino o nel bagnetto del fratello ma, nonostante ciò, il bambino probabilmente percepisce che è comunque il piccolino al centro dell'attenzione. E' possibile che suo figlio stia invece reclamando dei momenti esclusivi, in cui può avere la mamma (o il papà) solo per sè, senza la presenza del nuovo arrivato.

So che è difficile da chiedere, vista l'età del più piccolino, ma vi consiglierei di trovare dei piccoli momenti durante la giornata da dedicare esclusivamente al più grande, mentre l'altro coniuge si occupa del fratellino. Le attività possono essere molteplici ma l'importante è che vostro figlio in quei momenti possa tornare a sentirsi totalmente al centro della vostra attenzione. Probabilmente ha solo bisogno di percepirsi ancora come il vostro unico cucciolo...

Cordialmente.

Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
l’inconsapevole timore di perdere l’attenzione e l’amore dei genitori in seguito all’arrivo di un fratellino può scatenare sentimenti di gelosia nei bimbi.

Per aiutare il suo bambino a superarla è utile, come sta facendo, coinvolgerlo nell’accudimento del più piccolo (cambio, bagnetto, allattamento, pappa), così come non cambiare troppo il suo stile di vita, evitare di farlo sentire escluso, non allontanarlo in malo modo quando è un po’ “appiccicoso”, non sgridarlo se si comporta in modo regressivo, dare uguali attenzioni a entrambi i bimbi e raccomandare la stessa cosa anche ai famigliari e agli amici.

Quando si sveglia la notte va calmato e rassicurato con dolcezza affinché possa riprendere il sonno.

Un ambiente familiare sereno è poi fondamentale.

Quanto esposto è da intendersi a livello generale, poiché naturalmente, ogni situazione ha le proprie specificità.

Una domanda, quando lei è al lavoro a chi è affidato il bimbo più piccolo?



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Il bimbo più piccolo resta con la nonna, purtroppo non avendo un lavoro fisso (ho un contratto a tempo determinato interinale) non mi consentono di usufruire nemmeno delle 2 ore di allattamento giornaliere.
Mentre mio figlio più grande di 21 mesi va all'asilo nido. Proverò senz'altro ad intensificare i momenti di attenzione nei confronti del più grande e di dedicargli qualche ora in più, come da suo consiglio. In ogni caso devo dire che lui è anche molto testardo e difficilmente demorde quando vuole ottenere qualcosa (quasi sempre di proibito) così per dissuaderlo a volte sono costretta a sgridarlo. Lei dice che dovrei evitare anche questo?
grazie in anticipo.
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Dr.ssa Graziella Tornello Psicologo, Psicoterapeuta 217 4 16
Gentile utente,
dedicare più tempo al suo bambino non significa che possa fare tutto ciò che vuole. Sia costante sulle regole che ritiene buone per suo figlio...se riesce (i bambini a volte ci provocano sino all'inverosimile) cerchi solo di mantenere un atteggiamento fermo, spiegando con dolcezza il motivo dei suoi no magari provando a non alzare la voce. Se il suo piccolo vedrà che la mamma non cede e non viene "turbata" dai suoi capricci, smetterà di farli.

Saluti.