Problemi con mio figlio

Buon giorno ho un problema con mio figlio.
Sta frequentando la 1 superiore e ha molti problemi scolastici. Non studia non si impegna e' sempre assente col pensiero, parla Poco. E' uscito dalle medie col sufficiente, e nella pagella il collegio docenti ha scritto: rendimento incostante al di sotto delle sue possibilità , si consiglia una scuola a medio termine.!!!( cosa si intende) Ha fatto anche il test qi e d e' risultato di 120, gli insegnanti mi dicono che ha tutte le capacita ma non si applica... Non ha amici e. Si sente inferiore.... Cosa posso fare?
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Dr.ssa Lucia Palombella Psicologo, Psicoterapeuta 3
Gentile utente,
come già accennato dalla collega, suo figlio sta attraversando una fase particolare della sua vita, la preadolescenza.
Ansie, tensioni, inibizioni e frustrazioni sono caratteristiche tipiche di questa trasformazione che porta con sé anche il bisogno dell’isolamento, il rifiuto di un mondo che l’adolescente considera responsabile della perdita dell’identità precedente, con conseguente abbandono della dipendenza dai genitori in vista di una propria relativa indipendenza e autodirezione.
Personalmente le consiglio di condividere questo momento di cambiamento con suo figlio, magari parlandone con uno psicologo che ben conosce queste dinamiche e che può aiutare entrambi ad accogliere questi cambiamenti inevitabili nella vita di entrambi, naturalmente con il consenso di suo figlio.
Vi saluto e vi auguro ogni bene.

Dr.ssa Lucia Palombella

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
le difficoltà di suo figlio, scolastiche e altre, possono dipendere da più fattori e andrebbero comprese alla luce del percorso evolutivo del ragazzo, alla specifica fase evolutiva che sta attraversando (l'adolescenza ricca di profondi mutamenti fisici e psichici, come hanno espresso le colleghe) e in relazione ai contesti nei quali è calato (scuola, famiglia, sociale).

Inoltre bisognerebbe anche comprendere come sia avvenuta la scelta della scuola superiore (ha deciso il ragazzo? In quale modo?) e come si senta e si ponga rispetto alle sue difficoltà.

Condivido il parere delle colleghe sull'opportunità di rivolgersi ad uno psicologo parlandone preventivamente con suo figlio.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie per la risposta, volevo capire cosa si intende per scuola a medio termine? Pur avendo un qi elevato ? ma con risultati al di sotto delle sue possibilità ?
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Dr. Luigi Gileno Psicologo, Psicoterapeuta 211 2
gentile signora, non è inusuale che un ragazzo che con spiccata intelligenza incontri delle difficoltà in ambito scolastico...i motivi potrebbero essere tanti, non ultimo il periodo dell'adolescenza che è alle porte (anche se i risultati non erano eccellenti neanche io precedenza).
per scuola a medio termine probabilmente intendevano un istituto professionale o un corso di formazione professionale, in cui l'impegno è più breve rispetto ad una formazione di scuola superiore...
ma come dicevano i miei colleghi in precedenza, prima di prendere qualsiasi decisione io mi rivolgerei ad uno specialista del settore (con competenze anche di psicologia scolastica).
per noi, non conoscendo il ragazzo, la situazione, la famiglia sarebbe troppo azzardato dare un consiglio diretto.
la ringrazio e la saluto cordialmente.

Dr. Luigi Gileno

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
mi scusi ma dire che deve frequentare un corso di formazione professionale non si intende dire che non ha le capacita?
mi hanno detto detto che ha le qualita' per farcela ma non si applica.
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
Gentile signora,
gli elementi da prendere in considerazione sono decisamente molti e contestualizzati in una fase della vita con numerosi cambiamenti.
Contattare uno psicologo scolastico che sappia individuare le ragioni di uno scostamento tra le potenzialità e i risultati scolastici potrà di sicuro essere utile a lei per tranquillizzarsi dalle preoccupazioni e a suo figlio per potersi orientare su future scelte scolastiche.

Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
i fattori che hanno a che vedere con una riuscita scolastica non brilllante, possono essere diversi e anche interrelati tra loro, non è solo questione di QI e di capacità, come ho meglio specificato nella mia risposta precedente, nella quale le avevo posto un paio di domande.

Vale la pena comunque rivolgersi ad uno specialista direttamente per poter comprendere meglio le difficoltà che ha esposto e poterle affrontare in modo idoneo.

Auguri




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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Ma puo un ragazzo con un qi elevato non rendere bene a scuola e spicengere i suoi insegnanti a consigliare una scuola a medio termine?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
lei appare molto preoccupata, da qui non abbiamo i molti elementi necessari per darle risposte più precise e poterla aiutare in modo migliore, come invece può avvenire attraverso un consulto diretto.
Provi magari a rileggere le risposte che le abbiamo già fornito. Le difficoltà scolastiche possono dipendere da una serie di fattori sia personali, sia relativi ai contesti nei quali il ragazzo è calato (scuola, famiglia). Ogni situazione ha una sua specificità, per questo è necessaria una valutazione in presenza.

Cordialmente
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Vi spiego la situazione della mia famiglia, purtroppo mio marito e ' tedesco ed e ' molto autoritario, lo sgrida di continuo, lo picchia anche spesso . Mio figlio non ha amici, nOn parla molto, viaggia di continuo con la fantasia, ha difficoltà ad avere un contatto con la realtà . E' nervosissimo , ed ha una bassa autostima.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
ora la situazione è un po' più chiara.
I significati dei comportamenti dei ragazzi sono appunto meglio decodificabili anche in rapporto alla situazione familiare che, a quanto pare nel caso specifico, sembra non essere la migliore per accompagnare in modo soddisfacente la crescita di suo figlio.

Dal mio punto di vista, sarebbe opportuno che lei si rivolgesse ad uno psicologo/psicoterapeuta (le suggerisco l'orientamento sistemico-relazionale) per un'attenta valutazione delle difficoltà in atto e al fine di intervenire in modo idoneo per poter aiutare il suo ragazzo.
Non esiti a farlo per il benessere di suo figlio.


Di nuovo i miei migliori auguri
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Dr. Cristian Livolsi Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 100 5
Gentile mamma,

nei casi come suo figlio è a mio parere assolutamente necessario effettuare dei colloqui psicologici con suo figlio nel quale si crea in primo luogo un bilancio delle competenze (analisi della personalità, motivazione, attitudini etc) e non un QI.

Lo scopo è prima di tutto quello di verificare l'affinità tra il percorso formativo intrapreso con l'attitudine e la reale motivazione del soggetto.

Solo in secondo luogo verificherei anche la possibilità di svolgere una consulenza più approfondita di tipo clinico-psicoterapeutico.

Mi contatti per qualsiasi dubbio.

Dr. Cristian Livolsi
Psicologo/Psicoterapeuta e Ipnologo
www.cristianlivolsi.com
cell. 3387425971

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le sig.ra,
gli aspetti da lei evidenziati descrivono un rapporto molto disfunzionale tra suo figlio e suo marito al quale forse lei si è abituata e lo considera normale, in realtà lo scarso rendimento scolastico di suo figlio è l'aspetto più superficiale di un disagio più profondo che sta condizionando negativamente la formazione della sua personalità lo sviluppo di un'adeguata rete relazionale.
La invito a parlare con suo marito di questi aspetti eventualmente facendogli leggere questa consulenza on line.
Sarebbe opportuno un intervento psicoterapeutico rivolto all'interno nucleo familiare per ripristinare una comunicazione efficace e mettere suo figlio in condizioni di esprimere il suo disagio, al fine di individuare le strategie più adeguate ad un'adeguata gestione delle dinamiche relazionali familiari.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it